VACCINI, MEDIASET METTE A DISPOSIZIONI SEDI COLOGNE E ROMA
Il gruppo televisivo è stato inserito nell'elenco delle aziende abilitate alla somministrazione dei sieri anti-Covid. Si procederà nel rispetto della categorie di rischio

(Milano)- Mediaset ha messo a disposizione le proprie sedi di Roma e di Cologno Monzese ed è stata inserita nell’elenco delle aziende abilitate alla somministrazione di vaccini, secondo le norme stabilite per l’inoculazione alla popolazione. In particolare, il gruppo televisivo può allestire due centri con un team composto a Roma da due medici e quattro infermieri, che nella sede lombarda aumentano a quattro medici e 12 infermieri.
Lo rende noto il gruppo televisivo, aggiungendo che lo spirito con cui si esprimerà l’integrazione privata del servizio vaccinale è illustrato dal generale Saverio Pirro, responsabile dell’Area Logistica Operativa del Commissario straordinario per l’emergenza Covid. Si tratta di una funzione “strategica – spiega Pirro – e rientra nel più ampio quadro delle misure in corso di attuazione, mirate ad aumentare le capacità di somministrazione, in relazione all’incremento del flusso dei vaccini”.
“La circostanza che tali punti di somministrazione siano resi disponibili dalle aziende non comporta una modifica delle priorità di vaccinazione fissate per i cosiddetti gruppi target: ciò significa, in altri termini, che non sarà possibile vaccinare personale che non rientra nelle categorie per le quali si sta procedendo alla somministrazione”, conclude il generale citato dal Biscione
Il gruppo televisivo ha sottolineato che lo spirito con cui si esprimerà l’integrazione privata del servizio vaccinale è illustrato dal generale Saverio Pirro, responsabile dell’Area Logistica Operativa del Commissario straordinario per l’emergenza Covid. Si tratta di “una funzione strategica – ha spiegato Pirro – e rientra nel più ampio quadro delle misure in corso di attuazione, mirate ad aumentare le capacità di somministrazione, in relazione all’incremento del flusso dei vaccini”.
La circostanza che tali punti di somministrazione siano resi disponibili dalle aziende non comporta una modifica delle priorità di vaccinazione fissate per i cosiddetti gruppi target: ciò significa, in altri termini, che non sarà possibile vaccinare personale che non rientra nelle categorie per le quali si sta procedendo alla somministrazione“, ha sottolineato il generale.