Personaggi

ETERNA SHARON

Il 24 Gennaio avrebbe compito 80 anni, Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski, fu trucidata dai membri della Manson Family nella sua casa di Cielo Drive, a Los Angeles

(Los Angeles)- Sono passati 53 anni dal massacro di Cielo Drive, in cui perse la vita Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski. Sharon Tate, famosa attrice statunitense, nasce a Dallas il 24 gennaio 1943 , aveva 26 anni e aspettava il primo figlio dal cineasta polacco. Una vicenda tragica che Quentin Tarantino  ha trasfigurato e trasportato sul grande schermo nel film  C’era una volta .. a Holllywood con margot Robbie a vestire i panni di Sharon.

Sharon Tate, prima di 3 sorelle, è figlia di Paul James Tate, colonnello dell’esercito statunitense e di Doris Gwendolyn Willett. Il lavoro del padre costringe la famiglia Tate a continui spostamenti, che impediscono alla piccola Sharon di stringere amicizie solide e durature. Da bambina appare insicura, timida e introversa. A soli 6 anni, quando è ancora un piccolo bocciolo, vince il concorso per Miss Tiny Tot of Dallas Pageant. Pian piano che cresce la sua bellezza ancora acerba inizia a fiorire e partecipa a vari concorsi. Nel 1960 è costretta a trasferirsi in Italia a causa del lavoro del padre.

A compiere materialmente il delitto furono Charles “Tex” Watson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian. La sera del 9 agosto 1969, dopo aver tagliato i fili del telefono per impedire alle vittime di chiamare aiuto, entrarono tutti nella casa di Cielo Drive ad eccezione di Linda Kasabian, che rimase fuori per fare il palo. Armati di coltello e una pistola, aggredirono con violenza tutte le persone che si trovavano nell’abitazione. L’ideatore della strage, Charles Manson, è morto nel novembre 2017 nel carcere californiano in cui stava scontando i sette ergastoli per il massacro di Cielo Drive.

La Tate non era ancora una stella di prima grandezza e per alcuni critici americani la battuta che l’attrice pronunciava nella Valle delle Bambole, “Non ho nessun talento. Tutto quello che ho è un corpo” rappresenta perfettamente la carriera dell’attrice.Sharon era sempre stata bellissima. A sei mesi era stata “Miss Tiny Tot of Dallas “, e in seguito aveva vinto svariati concorsi di bellezza.

Iniziò con la pubblicità e la tv, poi grazie all’incontro con il produttore Martin Ranshoff arrivò il cinema. Il suo primo ruolo importante fu nel 1965 in Cerimonia per un delitto in cui interpretava una giovane strega. Ma il primo successo arrivò nel 1967 con Per favore non mordermi il collo . E proprio su quel set nacque l’amore fra l’attrice e Roman Polanski . Non fu un colpo di fulmine, Sharon all’epoca era fidanzata con Jay Sebring, un parrucchiere di Hollywood e Roman aveva la fama di impenitente donnaiolo. Come confermato da Polanski, solo dopo una serratissima corte, Sharon accetto di fare l’amore per la prima volta con lui.

Si sposarono il 20 gennaio del 1968, dopo che Roman aveva terminato le riprese di Rosemary’s Baby . Oltre al fisico statuario quello che aveva conquistato il regista era la dolcezza di quella ragazza così diversa dalle starlettine dell’epoca. Non era avida, né sessualmente promiscua. Quando voleva fuggire da Hollywood, l’attrice si rifugiava a Big Surm una cittadina sul pacifico in un anonimo alberghetto. I due vivevano in case separate perché Sharon non voleva asfissiare il regista con la sua presenza.

L’attrice raccontava spesso una storiella su suo marito. Roman in automobile per Beverly Hills vede una bella ragazza per strada e grida: “signorina lei ha davvero un corpo stupendo!”. Ma quando la ragazza si gira Roman si accorge che si tratta di sua moglie.

Il 1968 fu un anno molto florido per Sharon Tate. Entra nel cast della commedia Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm. Il film riscontra il favore della critica. Nello stesso anno per il ruolo svolto nel film La valle delle bombole ottiene la nomina ai Golden Globe come attrice rivelazione dell’anno. Alla fine dell’anno Sharon scopre di essere incinta. All’inizio del 1969 con Polański va a vivere nella villa in Cielo Drive, teatro degli efferati e disumani eventi che si svolgeranno pochi mesi dopo. Spinta dall’onda del successo che vive in questo periodo decide di recitare in un film italiano Una su 13 e ha l’occasione di lavorare al fianco di Orson Wells e Vittorio Gassman.

Durante questi mesi Sharon vive a Roma, mentre Polański vola a Londra per valutare i posti in cui girare il prossimo film. Sharon una volta concluse le riprese raggiuge il marito e posano per il fotografo Terry O’Neill, ritratti in scene di vita quotidiana. In un’intervista a Sharon un giornalista le chiede se credesse o meno nel destino e lei risponde prontamente di credere assolutamente in esso e che ogni cosa che le è successo nella vita non è mai stato pianificato. Il 20 luglio 1969 rientra a Los Angeles, mentre il regista resta ancora a Londra per lavoro.

 

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