Jeff Bezos è il benefattore numero uno al mondo
Nella classifica di The Cronicle of Philantropy, dopo il fondatore di Amazon compare Phil Knight, seguito da Fred Kummer

(New York)- E’ l’uomo più ricco del mondo, ma anche il numero uno per beneficenza nel 2020. Il capo di Amazon Jeff Bezos, secondo l’elenco annuale di The Chronicle of Philantropy, si conferma al primo posto tra i Grandi benefattori con i suoi 10 miliari di dollari destinati a donazioni legate a solidarietà, non profit, aiuto ai più poveri. E’ la cifra più significativa registrata quest’anno.
I Bezos hanno scalzato dal primo posto un’altra coppia hi-tech, Bill e Melinda Gates, che nel 2017 avevano destinato alla beneficienza quasi 5 miliardi di dollari e che l’anno scorso hanno invece ridotto di gran lunga le donazioni a 138 milioni di dollari, scivolando alla 12ima posizione, fondi destinati a progetti globali a favore della sanità e dell’istruzione. Al secondo posto della classifica figura l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg con donazioni per 767 milioni per cause varie, all’interno di un programma specifico che prevede entro il 2019 1,8 miliardi per finanziare programmi di istruzione per studenti. Sul terzo gradino c’è il fondatore di eBay Pierre Omidyar con la moglie Pam con donazioni triplicate a 392 milioni.
Tra gli altri grandi filantropi del settore hi-tech ci sono anche i coniugi Ballmer, ex Ceo di Microsoft con 295 milioni, il cofondatore della stessa Microsoft Paul Allen scomparso in ottobre dopo aver comunque stanziato donazioni per 261 milioni, e i coniugi Zuckerberg. Come i Gates, anche Marc Zuckeberg e Priscilla Chan hanno ridotto drasticamente il loro contributo: l’anno scorso hanno finanziato la loro fondazione con 1,4 milioni di azioni Facebook, pari a circa 214 milioni di dollari. L’anno precedente avevano messo sul piatto delle buone azioni ben due miliardi di dollari.
Bezos Earth Found per i cambiamenti climatici – Bezos, che può contare su un patrimonio di circa 188 miliardi di dollari, ha lanciato quest’anno il Bezos Earth Fund. Si tratta di un fondo che sostiene le organizzazioni non profit impegnate nella lotta al cambiamento climatico, fino ad oggi ha erogato 790 milioni di dollari andati a 16 organizzazioni, aggiunge il Chronicle. Escludendo il contributo di Bezos, la somma totale delle prime 10 donazioni del 2020 ammonta però a 2,6 miliardi di dollari, la cifra più bassa dal 2011.
Phil Knight secondo benefattore – Phil Knight, che con la moglie Penny ha fatto la seconda e la terza donazione più generosa nel 2020, ha accresciuto la sua ricchezza di circa il 77% nello stesso periodo, tra marzo e dicembre. Knigh, imprenditore e produttore cinematografico statunitense oltre che cofondatore di Nike, con la moglie ha donato più di 900 milioni di dollari alla Knight Foundation e altri 300 all’Università dell’Oregon.
Fred Kummer sul terzo gradino del podio – Fred Kummer, fondatore della società di costruzioni Hbe Corporation, e sua moglie June, hanno donato 300 milioni di dollari per stabilire una fondazione a sostegno dei programmi presso la Missouri University of Science and Technology.
Al quarto posto Mark Zuckerberg – Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e sua moglie Priscilla Chan sono al quarto posto del Chronicle con una donazione da 250 milioni di dollari al Center for Tech and Civid life, che ha lavorato su questioni di sicurezza del voto nelle elezioni del 2020. Zuckerberg, la cui ricchezza è quasi raddoppiata fino a 105 miliardi nel periodo marzo-dicembre, secondo Americans for Tax fairness e Institute for Policy studies, è stato ampiamente criticato e chiamato a testimoniare davanti al Congresso degli Usa per la gestione della disinformazione da parte della sua azienda nel periodo precedente alle presidenziali del 2020.
In quinta posizione c’è Arthur Blank, co-fondatore di Home Depot, che attraverso la sua fondazione ha donato 200 milioni di dollari alla Children’s Healthcare di Atlanta per costruire un nuovo ospedale. Altri due miliardari che l’anno precedente avevano fatto ingenti donazioni in beneficenza, MacKenzie Scott, ex moglie di Bezos, e Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter, non compaiono nella classifica del Chronicle perché nessuna loro donazione era abbastanza grande da qualificarsi.