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Nuovo dpcm, Anci: “Coprifuoco è scaricabarile sui Comuni”

Nel provvedimento il presidente del Consiglio ha previsto che siano i sindaci a decidere lʼeventuale chiusura di vie e piazze dove si possano creare assembramenti

(Roma)- “Il governo inserisce in un dpcm una norma che sembra avere il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei sindaci la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica. Questo non lo accettiamo”. Così il presidente dell’Anci, Antonio Decaro sottolineando che “nei momenti difficili le istituzioni si assumono le responsabilità non le scaricano su altre istituzioni con cui lealmente dovrebbero collaborare”.

“I sindaci – prosegue Decaro – sono abituati ad assumersi le loro responsabilità. Vorremmo che tutte le istituzioni facessero lo stesso”. Origine dello scontento dei primi cittadini, la norma contenuta nel dpcm che attribuisce proprio ai sindaci la possibilità, e la responsabilità, di chiudere dalle ore 21 quelle vie e quelle piazze dove si ritiene che possano crearsi assembramenti, imponendo quindi di fatto un “coprifuoco” a determinate zone cittadine.

Sindaco Firenze: “Governo non lasci a noi la scelta sul coprifuoco”Sulla stessa linea anche il sindaco di Firenza, Dario Nardella. “So che la situazione è difficile ma lasciare sulle spalle di noi sindaci la scelta delle zone dove imporre e controllare il coprifuoco è impossibile. Il governo corra ai ripari subito e cambi questa regola”, scrive infatti su Twitter il primo cittadino del capoluogo toscano.

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