Sonia Mariotti
Di Antonio Vistocco
Sonia si avvicina al mondo della musica all’età di 6 anni, studiando organo classico teoria e solfeggio. Nel 1994 arriva la sua prima, vera, esperienza in uno studio di registrazione con il brano dance Take My Heart, in vendita sul mercato estero. Nel 2000 comincia una collaborazione con la PolyGram, successivamente fusa conUniversal Music Group, durata 8 anni.Nel 2009 partecipa al Festival degli Autori di Sanremo dove presenta il singolo Cristalli di carte che darà il nome al suo primo EP, in uscita nel 2010. Firma, da autrice, Tagli di una dea, brano presente alle selezioni del 60º Festival della Canzone Italiana.Nel giugno 2015 ha lanciato un singolo dal sound decisamente più “estivo” rispetto a quelli che hanno caratterizzato i suoi precedenti brani, dal titolo Così semplicemente, che ha conquistato la prima pagina di Deezer al suo debutto. L’Abbiamo intervista per farci raccontare la sua passione per la musica e la sua carriera artistica e non solo.
Come nasce la tua passione per la musica?
Esploro il mondo musicale molto presto, a 6 anni circa… Ho sempre cantato a squarciagola fin da bambina, ovunque mi trovassi, nonostante la mia timidezza. Poi i miei genitori si fecero venire la brillante idea di regalarmi un organo classico, un Farfisa a due tastiere. Iniziai da lì, suonicchiavo… tanta teoria e solfeggio fino ai 10 anni. i maestri una volta erano terrbili, poche canzoni e troppa teoria. Fu così che lasciai, troppo piccola per appassionarmi a quell’insegnamento musicale. Ripresi dopo, tra una pausa e l’altra, con il canto, la scrittura e l’interpretazione.
Una bella domanda questa… ci sono un sacco di cose che ancora vorrei realizzare musicalmente, ma da ex sognatrice ti dico semplicemente che mi piacerebbe vivere di musica. Cosa che ad oggi risulta molto difficile, soprattutto per chi non ha un nome che conta.
Come ami trascorrere il tuo tempo libero?
Mi piacerebbe andare al mare almeno 4 volte all’anno (rido) ma mi sono ritagliata una sola settimana per me in ben 10 anni. Ne ho pochissimo di tempo libero purtroppo, tra lavoro e musica non mi rimane molto. Sono scelte… d’estate quando riesco, invece di partire per le vacanze, mi rinchiudo in uno studio di registrazione per lavorare a nuovi progetti. Come sto facendo ora… ma quest’anno conto di chiudere il cerchio realizzando il mio 4 Album… poi penserò di più alla mia vita privata.
Quale protagonista della musica ammiri?
Non ho un singolo riferimento in particolare, sono cresciuta con la musica West Coast, il rock Americano… Neil Young, gli America, Eagles. Ma anche gli Scorpions, Aerosmith, Journey, il blues raffinato di Robben Ford… amo il suono della chitarra, acustica ed elettrica. Spaziando dagli U2 ai Muse. Per la musica Italiana invece arrivo dal cantautorato dove ammiro Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, Lucio Dalla, Battisti… nel pop seguo molto Alex Britti, Francesco Renga, Samuele Bersani, Vasco, gli Stadio… e via dicendo.
Ci racconti la tua esperienza al festival di Sanremo?
La mia esperienza Sanremese riguarda il Festival Degli Autori di Sanremo, in pratica mi sono iscritta all’ultimo campus dell’edizione 2009 laddove, in collaborazione con un altro autore partecipante abbiamo realizzato un singolo “Cristalli di Carte” che ha riscontrato un esito molto positivo in giuria. Da lì è partita tutta la mia produzione discografica,sino ad oggi con Advice Music. Per quanto riguarda l’altro Sanremo, quello del Festival della canzone italiana, mi è capitato più volte di realizzare i testi per le giovani proposte presenti alle selezioni.
Aspettative certe come futura partecipante alla manifestazione non ne ho… ma non avendo la sfera di cristallo dico sempre mai dire mai.