LE CITTA’ PIU’ SALUTARI D’ITALIA
Cosa rende una città più salutare di un’altra? Uno studio rivela i luoghi d’Italia dove si vive meglio: bassi tassi di mortalità, elevata presenza di strutture ospedaliere e numero di medici e pediatri. Sono alcuni dei parametri che concorrono alla definizione della classifica.
Grazie all’indagine del Il Sole 24 Ore ora sappiamo quali sono le città più salutari d’Italia.
Lo studio valuta tramite 12 indicatori 107 il benessere di 107 province italiane. Per le valutazioni Il Sole 24 Ore prende in esame i dati dell’Iqvia, dell’Istat e chiaramente del Ministero della Salute relativi ad un periodo di tempo variabile per ogni indicatore, in base ai dati disponibili.
Ognuno dei parametri indagati fornisce una classifica che vede in testa la provincia con un valore migliore, alla quale è attribuito il punteggio di 1000.
Le altre province hanno un punteggio che viene attribuito in base alla distanza con la prima in classifica.
Più si scende verso il basso più si incontra un minore benessere ed efficienza dei servizi sanitari.
In questo articolo vediamo alcuni dei principali indici presi in esame durante lo studio e la provincia che ha il maggiore punteggio nella categoria, per arrivare alla classifica finale ottenuta dalla media dei punteggi dei 12 parametri.
Pronti a scoprire le città dove si vive meglio?
Tasso di mortalità
La provincia in testa per quel che riguarda il tasso di mortalità standardizzato per 10 mila abitanti, è Pordenone con il massimo punteggio di 1.000.
Seguono Trento e Rimini, rispettivamente con un punteggio di 998,6 e di 995,3.
Il tasso di mortalità viene misurato sulla base dei decessi rapportati con il numero della popolazione residente in un certo periodo di tempo.
Pordenone risale all’epoca romana quando sorge il primo insediamento presso il fiume Noncello.
La città friulana è una piccola perla dal bellissimo centro storico e dalla posizione strategica, infatti è situata a breve distanza da Venezia.
Con i suoi 51.575 abitanti è tra le città più salutari d’Italia con un basso tasso di mortalità.
Mortalità per tumore
Considerando la mortalità dovuta all’insorgenza di un tumore, le prime tre città che hanno un punteggio più alto e quindi che hanno una minore mortalità per tumore sono:
- Sassari,
- Crotone,
- Barletta-Andria-Trani.
lo studio ha preso in considerazione il periodo temporale tra il 2012 e il 2016 considerando i morti di tumore ogni 1000 abitanti.
La provincia sarda è risultata avere il valore più basso. La città è situata nel punto più alto all’estremo ovest dell’Isola e si trova a pochi chilometri da spiagge incantevoli.
Sassari è di sicuro una delle città dove si vive meglio.
Mortalità per infarto miocardico acuto
Ancora una volta la provincia di Sassari, seguita da quella di Taranto e di Bari ottiene il punteggio di 1.000, questa volta nella categoria relativa alla mortalità per infarto miocardico acuto.
Probabilmente è complice la buona cucina mediterranea, l’aria salmastra e il vivere quieti.
Anche per i dati relativi a questo indice è stato preso in esame il periodo dal 2012 al 2016.
Si sa che la zona è abitata sin dalla preistoria, infatti è possibile ammirare reperti risalenti al 1.000 a.C. unici al mondo, come le tombe prenuragiche, i menhir e i famosi dolmen.
Qui la civiltà umana non ha mai smesso di esistere ed è stata al centro della storia.
L’essere prima in classifica per ben due volte è sicuramente indice della buona salute degli abitanti della provincia sarda.
Aumento speranza di vita
Che cosa si intende per aumento di speranza di vita?
Si tratta di un indicatore statistico utile a determinare in media gli anni di vita che una popolazione può ragionevolmente aspettarsi di vivere.
In genere e anche nel nostro caso si si considera l’incremento dell’età attesa a partire dalla nascita dell’individuo, in un periodo di tempo che va dal 2002 al 2017.
Dallo studio è emerso che le province che vedono un aumento della speranza di vita sono:
- Gorizia;
- Trieste;
- Biella.
Quindi in testa ci sono due città del Friuli-Venezia Giulia e la provincia piemontese di Biella.
Nel periodo di tempo preso in esame le tre città hanno visto un buon aumento della speranza di vita media della propria popolazione e questo le rende senza dubbio tra le città più salutari d’Italia.
Medici di base
Tra gli altri parametri per valutare l’indice della salute per le province italiane si considera la presenza sul territorio di medici di base ogni 1.000 abitanti.
Il medico di base, ovvero il medico specializzato in medicina generale, è una figura professionale molto importante.
Permette di individuare dei problemi di salute tempestivamente, di consigliare esame di accertamento e di occuparsi di molti aspetti burocratici.
Per questo motivo un adeguato numero di medici di base è un indice per valutare la salute di una popolazione.
Le prime tre città dove si vive meglio per questa categoria e quindi che hanno un elevato numero di medici di base ogni 1.000 abitanti sono:
- Nuoro;
- Terni;
- Vercelli.
Nuoro è la città che ha il miglior punteggio per quanto riguarda il parametro in questione. Terni si discosta dalla capofila per soli 8 punti mentre Vercelli vede uno scarto dalla prima in classifica di 55,3 punti.
Pediatri e Geriatri
Come per i medici di base è un indice di salute di un posto anche la presenza di pediatri e di geriatri.
Lo studio del Il Sole 24 Ore valuta separatamente questi due parametri e considera la presenza delle due classi di medici professionisti su 1.000 abitanti.
Per la categoria dei pediatri, ovvero medici specializzati in pediatria che si occupano della salute dei bambini da 0 a 15 anni, le prime tre città in classifica con punteggi più alti sono:
- Cagliari;
- Siena;
- Messina.
Mentre le province con un buon rapporto tra geriatri, medico specializzato in geriatria che si occupa degli over 65 e la popolazione sono:
- Cremona;
- La Spezia;
- Genova.
Anche se va specificato che La Spezia e Genova presentano un punteggio rispettivamente di 799,1 e 682,5, abbastanza distante dai 1000 punti della prima in classifica.
Ricettività ospedaliera
Per ricettività ospedaliera si fa riferimento ai posti letto presenti negli ospedali della provincia per abitanti.
Per questo parametro la classifica vede in testa la provincia molisana di Isernia, seguita da Verbania con 826,5 punti e Cagliari con 811,9 punti.
Di sicuro la disponibilità dei posti letto è un parametro importante per determinare le città più salutari d’Italia.
Classifica finale, indice della salute 2019
In base ai risultati ottenuti dalle diverse province nelle 12 categorie indagate, è stata stilata la classifica finale, potremmo dire delle città più salutari d’Italia.
Con un punteggio di 651,6 punti apre la classifica la provincia di Bolzano.
Riportiamo di seguito le prime cinque province dove pensare di trasferirsi per vivere meglio:
- Bolzano;
- Pescara;
- Nuoro;
- Sassari;
- Firenze.
In conclusione, possiamo dire che in Italia c’è una bella scelta di città salutari.
Dal Trentino-Alto Adige, all’Abruzzo, passando per la Sardegna e approdando in Toscana, mare, montagna e colline fanno da sfondo alle città più salutari d’Italia.