Arte & Cultura

Il 14 aprile 1980 moriva Gianni Rodari

Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Gianni Rodari, Omegna (Verbania) 23 ottobre 1920, e il quarantesimo della sua morte, Roma 14 aprile 1980.

Gianni Rodari nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna sul Lago d’Orta in cui i genitori originari della Val Cuvia nel Varesotto si trasferiscono per lavoro. Gianni frequentò ad Omegna le prime quattro classi delle scuole elementari. Era un bambino con una corporatura minuta e un carattere piuttosto schivo che non lega con i coetanei. È molto affezionato al fratello Cesare mentre a causa della notevole differenza di età è poco in confidenza con il fratello Mario.
Il padre Giuseppe fa il fornaio nella via centrale del paese e muore di bronco-polmonite quando Gianni ha solo dieci anni. In seguito a questa disgrazia la madre preferisce tornare a Gavirate il suo paese natale.

Gianni Rodari è stato un maestro elementare, un clandestino, un giovane partigiano, un giornalista, autore – irriverente – di libri per ragazzi, maestro di fantasia, scrittore di fiabe, e tanto altro. Una volta i ragazzi di una scuola gli chiesero di autopresentarsi per lettera. Ed egli fece di sé questo ritratto:<
I suoi libri di favole e di racconti sono delicati, intelligenti, pieni delle cose belle e intriganti dell’Italia quotidiana del secondo dopoguerra. Al centro delle storie ci sono lavoratori tranquilli, bambini distratti, mentitori ambiziosi, bambine di cristallo o con poco equilibrio, capi che si sciolgono al sole, coccodrilli sapienti, postini che sollevano navi e anfiteatri, uomini che si trasformano in pesci. Questi personaggi prendono il posto degli animali, dei boschi, dei castelli e delle casette di marzapane. Per il Nostro, la chiave magica per penetrare il mondo della fantasia e dell’immaginazione è l’interrogativo che bisogna sempre porsi <>. Rodari non ebbe timore di affermare il suo anticonformismo nel quadro di un’Italia segnata da forti passioni politiche e civili e riuscì con la sua scrittura ad andare oltre la letteratura per ragazzi incentrata fino a quel momento su Cuore e sulla retorica carducciana.

Gianni Rodari è il sesto autore italiano più tradotto nel mondo e si trova in buona compagnia con “mostri sacri” come Dante, Calvino, Eco e Moravia. Non per caso, nel 1970 gli fu conferito il premio Andersen, che è considerato il Nobel per la letteratura per ragazzi, unico italiano a ricevere l’ambito riconoscimento.

La sua produzione letteraria è ricchissima e spesso ha ispirato anche il cinema, e tra tutti i suoi scritti ci permettiamo di suggerire la splendida Grammatica della fantasia.

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