Arte & Cultura

L’arte resiste ed entra nelle case online

La tecnologia in aiuto all'arte: tante mostre a disposizione online

Mentre cresce la sensibilizzazione “anticontagio” per far fronte con responsabilità al coronavirus, con l’adesione di tutti i settori della cultura alla campagna #iorestoacasa anche il mondo dell’arte, seppur in “quarantena”, non rinuncia alla propria funzione educativa e di diffusione della bellezza aprendo i propri spazi virtualmente per raggiungere il pubblico ovunque si trovi, a portata di click.

Quindi, se i luoghi di cultura sono chiusi in tutta Italia fino al 3 aprile per decreto, è la tecnologia a venire in aiuto dell’arte: dai musei reali di Torino al sito di Pompei, dal Colosseo al Palazzo Reale di Napoli, sono tante le istituzioni culturali che riorganizzano le proprie attività sul digitale, utilizzando i social per postare in rete i propri capolavori.

Oggi, non solo i sacelli delle antichità greche, romane, etrusche, i tesori del rinascimento italiano, le Chiese barocche sono inaccessibili, ma anche tutti i siti archeologici a cielo aperto, come i fori imperiali, archi, acquedotti, sono irraggiungibili, non visitabili. Come è ovvio l’emergenza sanitaria giustifica la chiusura di luoghi culturali e religiosi, come chiese, moschee e sinagoghe, ma se il lavoro continua con tele-working e l’insegnamento si sposta online, come garantiamo l’accesso alla cultura ai cittadini Italiani? Sul web.

FIRENZE – Alle Gallerie degli Uffizi dal 10 marzo si è aperta la campagna #UffiziDecameron, ispirata all’opera di Boccaccio in cui 10 giovani sfuggono al contagio della peste nera rifugiandosi in una villa sui colli sopra Firenze: su Instagram, Twitter, Youtube e sul sito web ampliato e potenziato con l’apertura della nuova pagina Facebook, il pubblico potrà combattere la noia del ritiro forzato a casa grazie a foto, video e storie dedicate ai capolavori custoditi nella Galleria delle Statue e delle Pitture, in Palazzo Pitti e nel Giardino di Boboli.

Nell’ambito della campagna anche “La mia Sala”, serie di “minitour virtuali” nei quali gli assistenti museali illustrano in video alcuni più suggestivi angoli delle Gallerie nonché approfondimenti su Raffaello e i suoi capolavori, nell’anniversario dei 500 anni dalla morte.

ROMA – Le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma (Palazzo Barberini e Galleria Corsini) intensificano la narrazione del museo e delle mostre su Facebook, Twitter e Instagram con un programma ricchissimo, che riguarda l’approfondimento da un lato delle collezioni permanenti, dall’altro delle mostre temporanee, come “Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio” e “Rembrandt alla Galleria Corsini: l’Autoritratto come san Paolo”.

VENEZIA – Anche la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia è pronta ad affrontare la chiusura forzata con un palinsesto ad hoc lanciando l’hashtag #larteresiste, tra presentazioni virtuali attraverso i social dedicate alla vita di Peggy Guggenheim e ad alcuni capolavori della sua collezione, approfondimenti affidati allo staff e ai tirocinanti del museo, che restituiscono con immagini originali il loro punto di vista sulla Collezione, focus dedicati alla mostra temporanea Migrating Objects, e qualche “Art Quiz” per tenere desta l’attenzione del pubblico.

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