Arte & Cultura

Non si può fermare l’arte

I pensieri della pittrice Elisabetta Rogai in questi giorni di forzata reclusione

(Firenze)- In questi giorni di forzata reclusione non mi sono lasciata coinvolgere da tristi pensieri, ho intrapreso la ricerca del bello con un itinerario fantastico, sono ritornata bambina e mi sono cimentata in una nuova avventura, come un gioco, usando i colori, guardando con nuovi occhi e attenzione la natura, i fiori, gli alberi, le pietre, fortunatamente vivo in campagna e tutti i giorni ho uno spettacolo nuovo.

Una felicità, la mia, silenziosa, che non fa rumore, spinta dalla curiosità per guardarsi intorno e vedere con nuovi occhi un mondo di verde, che cambia, si anima, colori e odori diversi, suoni diversi, uno scorcio sulle vigne attigue al mio giardino, l’ultima luce aranciata della sera che accarezza il tappeto verde punteggiato di margherite, a casa mia ci si arriva da una vecchia strada, come una storia quasi dimenticata, ripercorrendone i passi attraversole pietre, i sassi e le persone che stanno cercando di salvare campi e tradizioni,un mondo da capire per farlo proprio, per rispettarlo.

Io vivo in un antico casale nel verde, un nascondiglio dei sogni, dove arrivano le grida dei fagiani innamorati, dove i glicini, come amanti, sono avviluppati agli alberi più alti, e il vento, la sera, carezza l’argento degli ulivi.

Tutto mi ispira e lo fisso sulla tela, osservo attentamente il risveglio dei fiori, guardo il tronco d’un albero per scoprire il percorso delle sue fasi di crescita, guardo il glicine fiorito sul cancello di casa, dove il silenzio della natura ha un suono, quel silenzio che oggi viviamo e che sarà la ripartenza per il domani, quando torneranno i rumori, quando torneremo a vivere e a far rumore abbandonando il silenzio del dolore per chi abbiamo perduto, per ricordare, per saperci rialzare, e dunque vado avanti, nel mio mondo di silenzio,in attesa che sia rotto dal suono di una risata di un bambino, guardandolo negli occhi perché l’arte non si deve fermare.

Guarda gli alberi, i fiori, l’erba – perché, come diceva Madre Teresa di
Calcutta – crescono in silenzio, guarda le stelle, la luna e il sole, come si
muovono in silenzio… Abbiamo bisogno di silenzio per essere in grado di
toccare le anime.

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