Arte & Cultura

Quarantena non frena aste, vendite boom per fotografia

Incasso record di 400mila euro, +40% rispetto a ottobre

ROMA, 20 MAR – Quasi 40mila euro per uno scatto senza titolo firmato nel 1980 dall’americana Cindy Sherman, oltre 7mila 600 euro per una foto di Luigi Ghirri, più di 21mila euro per un’immagine di Peter Beard. Costretta dall’emergenza coronavirus a rilanciarsi sul web, la Finarte, nota casa d’aste milanese, porta a casa addirittura un record di vendite con l’appuntamento dedicato alla fotografia che ha prodotto un incasso vicino ai 400 mila euro, il 40 per cento in più rispetto all’asta di ottobre.

Succede anche questo nella Milano blindata che si prepara alla guerra al Covid 19. Con una pletora di collezionisti (tantissimi gli stranieri, sottolineano dagli uffici di Finarte) che fin dalle prime battute si sono litigati una dopo l’altra le rarità che il dipartimento di Fotografia della casa d’aste era riuscito a raccogliere in questi mesi nel suo catalogo.

E’ stato così per lo scatto di Cindy Sherman, uno dei ritratti concettuali per i quali l’artista statunitense è particolarmente conosciuta (questa volta una giovane donna con cappottino giallo nello sfondo metropolitano di Ney York), ma anche per il bel ciba chrome di Franco Fontana, che ritrae un angolo inusuale e assolato della città di Zurigo (aggiudicato a 3.584 euro) o per il ponte silente della nave da crociera di Ghirri, venduto a 7.620 euro, la veduta di Roma con l’isola tiberina di Gabriele Basilico (5.856 euro), scatto inusuale per il grande fotografo milanese per la presenza di figure umane. E un ottimo risultato lo ha raggiunto anche Massimo Listri con Il castello di Rivoli, venduto a 6.380 euro , cifra che costituisce il record italiano per il fotografo fiorentino.

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