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Campioni d’Italia: 50 anni fa lo scudetto del Cagliari

Cagliari, 50 anni fa lo scudetto che ha regalato un sogno alla Sardegna: dai gol di Riva alle feste in centro, storia di un miracolo sportivo

Era il Cagliari di Gigi Riva e Manlio Scopigno. La squadra dello scudetto. Era il 12 aprile 1970. Da quel giorno sono passati 50 anni.il Cagliari è campione d’Italia 1969-70! Il sogno dei tifosi rossoblù è divenuto realtà: è bastato superare 2-0 il Bari in uno stadio Amsicora caldo e appassionato come non mai per portare a casa il titolo con due giornate di anticipo sulla fine del campionato, approfittando della contemporanea sconfitta della Juventus contro la Lazio. Una giornata indimenticabile, vissuta con gli occhi fissi sul prato dell’Amsicora e le orecchie alle radioline, in attesa di buone notizie provenienti dall’Olimpico. Minuti che scorrevano lenti, interminabili, i battiti del cuore che acceleravano. Quindi l’esplosione di gioia liberatoria, al raddoppio di Chinaglia e a quello di Gori: il segnale dell’inizio della festa. Cagliari 42, Inter e Juventus 37: la classifica certifica il nostro trionfo ed è una vittoria limpida, cristallina, senza ombre: semplicemente, ha vinto la squadra più forte.

In vetta sin dalle prime giornate, il Cagliari ha condotto con la mano ferma di chi sa cosa vuole e come ottenerlo. Tutte le dirette concorrenti che strada facendo hanno provato a sbarrare il cammino ai rossoblù piano piano sono state distanziate; ultima ad arrendersi, la Juventus, protagonista di una spettacolare rincorsa ma stoppata nel tentativo di aggancio, nell’indimenticabile scontro diretto di Torino. Il Cagliari ha funzionato come una macchina perfetta: ha contato su una difesa bunker (soltanto 11 reti al passivo finora, finisse così sarebbe un record assoluto per i campionati a 16 squadre), è volato sulle ali di un attacco-boom, nobilitato dal magico tridente Domenghini-Gori-Riva. Quest’ultimo, con 19 gol, è il capocannoniere del torneo, ad un passo dal suo primato personale di 20 marcature: un fuoriclasse assoluto, leader designato anche della Nazionale pronta a partire per il Messico.

Oltre alle prodezze di Gigi, il Cagliari ha potuto contare sulle qualità di una rosa affiatata e bene assortita. La duttilità e l’intercambiabilità degli uomini ha permesso di superare alcuni sciagurati contrattempi capitati in corsa: ad esempio, l’infortunio di Tomasini, tra i migliori nel primo scorcio di campionato. Per sostituirlo, Scopigno è ricorso all’arretramento di Cera e il capitano ha risposto presente dando una rivoluzionaria interpretazione del ruolo: le sue avanzate portate in maniera costante hanno fatto sì che il centrocampo potesse contare su un uomo in più a sostegno.

Albertosi, Martiradonna, Zignoli; Cera, Niccolai, Tomasini; Domenghini, Nené, Gori, Greatti, Riva, Mancin, Poli, Brugnera e Nastasio, senza dimenticare il secondo portiere Reginato: questi sono gli uomini che hanno scritto una pagina leggendaria dello sport sardo. Tanti i meriti del tecnico Manlio Scopigno, il “Filosofo”, un personaggio mai banale, capace di gestire al meglio le risorse di una rosa ricca di giocatori dalla forte personalità. Ha pagato la decisione di puntare sulla responsabilizzazione: Scopigno ha così alleggerito la pressione e la testa dei suoi ragazzi, mentre sul piano tattico, oltre alla scoperta di Cera come libero, ha saputo rimescolare le carte a seconda del bisogno, aiutato anche dalla disponibilità e della polivalenza di molti giocatori. Impossibile poi non tributare il giusto onore ad un dirigente illuminato come Andrea Arrica: le sue scelte di mercato si sono rivelate azzeccate, ha portato in rossoblù giocatori di alto livello tecnico e funzionali al gioco della squadra. In modo particolare, Domenghini e Gori si sono subito integrati con Riva e hanno alzato la qualità complessiva dell’attacco e aggiunto soluzioni alternative ai gol del Bomber.

Una vittoria che diventa anche un evento di portata storica: per la prima volta lo Scudetto va ad una squadra del Sud. Nessuno scudetto italiano è mai arrivato a tali livelli, diventando epopea. Una conquista sociale prima ancora che sportiva. Una delle canzoni più belle scritte sopra l’impresa di Scopingno & C è “Quando Gigi Riva tornerà” di Piero Marras. “Tornerà la voglia di sognare quando Gigi Riva tornerà. Crescerà la solidarietà, ci sarà un po’ più di umanità quando Gigi Riva tornerà”. Quello scudetto si porta dietro una grande felicità ma anche un’infinita malinconia.

Fra le mille cose che scrisse Brera di quell’impresa: “Il Cagliari è la primissima squadra vittoriosa nell’area dello scirocco…” Cagliari è all’altezza di Taranto, non fu solo l’isola, ma anche il meridione che si faceva avanti. Il vento del sud che arrivò a scompigliare l’Italia intera.

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