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Coronavirus: seconda vittima italiana, 51 contagiati in Lombardia e Veneto

Nel Pavese contagiati due medici. A Voʼ Euganeo pronto il cordone sanitario. Conte: "Valutiamo misure straordinarie".

(Milano) – Un’anziana di Casalpusterlengo è la seconda vittima del coronavirus in Italia. Intanto è salito a 51 il numero dei pazienti positivi ai test del corovinarus tra Lombardia e Veneto. Di questi, 39 risiedono in Lombardia, mentre 12 sono i casi accertati in Veneto: sono tutti a Vo’ Euganeo, due sono familiari dell’uomo morto nella serata di venerdì. L’appello della protezione civile: “In ospedale solo se necessario”.

Il coronavirus ha fatto la prima vittima in Lombardia: si tratta di una donna di 75 anni. Era andata al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, nel Lodigiano, per una crisi respiratoria, proprio nei giorni in cui si è fatto visitare anche il cosiddetto «paziente uno», il 38enne trovato per primo «positivo» al virus. Un incrocio con ogni probabilità risultato fatale alla pensionata: sarebbe quella, infatti, la fonte del contagio. La 75enne, dopo essere stata visitata dai medici, era tornata casa, dove le sue condizioni erano poi peggiorate, fino a precipitare nelle ultime ore: la donna si è spenta nella propria abitazione e la conferma del contagio è arrivata dopo la morte: le analisi, infatti, sono state eseguite sul corpo dopo il decesso. Intanto, il conto dei contagi è aumentato nella regione, dove venerdì è stato scoperto il primo focolaio italiano: il numero dei casi accertati ora è salito a 32. Il virus è arrivato anche nella zona di Cremona e Pavia.

Intanto è  salito a 39 il numero di contagiati da coronavirus in Lombardia: lo ha spiegato in conferenza stampa il presidente della Regione Attilio Fontana, sottolineando che si sono “tutti verificati” nella stessa area a sud di Lodi, confermata come centro di un focolaio. In Veneto il bilancio delle persone risultate positive al coronavirus è salito a 12.

“Il messaggio che ci teniamo a dare è che nell’area del focolaio le misure messe in campo sono efficienti e positive. La gente non gira, resta nel proprio domicilio, ed è questa la cosa che ci interessava”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, parlando della situazione nei dieci comuni del lodigiano dove è in vigore l’ordinanza per contenere i contagi da coronavirus. “L’obiettivo è contenere il più possibile la situazione, evitare il più possibile la veicolazione del virus”, ha detto Gallera, aggiungendo che “ieri il comune di Cremona ha deciso di chiudere le scuole e di cancellare le manifestazioni come il Carnevale e il comune di Pavia sta valutando adozione delle stesse misure”.

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