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Crisi Covid, Confcommercio: aumentano denunce di usura e di estorsioni | La malavita tenta di prendersi le imprese

Il presidente Sangalli chiede al governo unʼaccelerazione per far giungere "i sostegni previsti dal dl Rilancio alle aziende e al contempo irrobustirli poiché solo così si combatte la cirminalità"

(Roma)- “La crisi economica ha una zona d’ombra dove rischia di rafforzarsi la criminalità. Le nostre imprese in difficoltà denunciano sempre più spesso usura, estorsioni e acquisizioni illecite”. Lo afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando i dati della ricerca svolta dall’organizzazione, sottolineando: “Abbiamo fiducia nella magistratura”, ma “è necessaria più rapidità per far giungere i sostegni previsti dal dl Rilancio alle aziende”.

Il rapporto ConfcommercioDopo liquidità, costi e crollo dei consumi, anche l’usura e i tentativi illeciti della malavita di impadronirsi delle aziende sono tra gli ostacoli all’attività delle imprese del commercio e della ristorazione durante l’emergenza Covid-19.

CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L’ITALIA
Un 11% di imprese, secondo un’indagine di Confcommercio in collaborazione con Format research, indica nella criminalità “un ulteriore, pericoloso ostacolo” allo svolgimento della propria attività; in particolare, circa il 10% degli imprenditori, in questo periodo, “risulta esposto all’usura” o a tentativi di “appropriazione ‘anomala’” dell’azienda. E la percentuale cresce fino a quasi il 20% per quegli imprenditori che sono molto preoccupati per il verificarsi di questi fenomeni nel proprio quartiere o nella zona della propria attività.

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