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È morto Ferdinand Piëch, storico ex capo di Volkswagen

L'UOMO CHE HA RESO VOLKSWAGEN UN COLOSSO MONDIALE

È morto a 82 anni Ferdinand Piëch, imprenditore austriaco che fu per molti anni a capo del gruppo automobilistico Volkswagen. Piëch, che era nipote di Ferdinand Porsche, fondatore sia di Porsche che di Volkswagen, fu amministratore delegato del gruppo dal 1993 al 2002 e presidente del consiglio di sorveglianza dal 2002 al 2015. Piëch iniziò la sua carriera in Porsche nel 1963, dove fu prima responsabile del settore sviluppo e poi a capo del settore tecnico.  Nel 1975 entrò nel consiglio di amministrazione di Audi e nel 1983 ne divenne amministratore delegato: in Audi contribuì allo sviluppo della trazione integrale “Quattro” e dei motori turbodiesel a iniezione diretta (TDI). Si dimise dal consiglio di sorveglianza di Volkswagen nel 2015 dopo un duro scontro con il CEO Martin Winterkorn.

Piëch, nipote di Ferdinand Porsche, è stato amministratore delegato del gruppo tedesco e, quindi, presidente del consiglio di sorveglianza. Incarico che aveva lasciato poco dopo la deflagrazione, nel settembre del 2015, del Dieselgate.In più occasioni, il super manager di origini austriache aveva cercato di accaparrarsi l’Alfa Romeo, marchio del quale era innamorato. Di italiano, il colosso di Wolfsburg ha nel suo ricco portafoglio Automobili Lamborghini, Ducati e Italdesign, cedutagli dalla famiglia Giugiaro. Tra i suoi colpi, l’acquisizione di Porsche nel 2012, ma anche dei marchi Bentley e Bugatti.

Grazie a lui che si sono uniti sotto la stessa azienda i marchi Audi, Lamborghini, Seat, Bugatti e Porsche, dando vita ad uno dei gruppi industriali più ricchi ed importanti del mondo.La fuoriuscita dal gruppo era avvenuta a seguito dello scandalo Dieselgate. Secondo quanto osservato da molti, infatti, sarebbe stato proprio lui uno dei principali accusatori del suo successore alla guida del gruppo, Martin Winterkorn. Nel 2017 aveva venduto per un miliardo di Euro la sua quota in Porsche.

Una coincidenza: Piëch scompare a poche settimane dal Salone dell’auto di Francoforte durante il quale, proprio Volkswagen, aveva messo in calendario il lancio del nuovo logo, come segno di svolta dopo la brutta storia del Dieselgate.

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