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Gli 80 anni di Tina Turner, una regina del rock

Super diva dalla voce inconfondibile e dall'irresistibile fascino senza tempo

Ann Mae Bullock, in arte Tina Turner, da Nutbush, Tennessee, compie 80 anni. Una voce inconfondibile, graffiante, immersa nella storia della black music ma perfetta per il pop da classifica, un fascino irresistibile e senza tempo, probabilmente le gambe più belle della storia della musica (e non solo) e la capacità di resistere a un’esistenza piena di eventi, drammi , tragedie, violenza, ascesa e caduta. Insomma una vera e propria leggenda: una delle artiste di maggior successo di sempre e tra le più straordinarie performer mai apparse sui palcoscenici.

Tina è una delle più straordinarie performer mai apparse sui palcoscenici: Mick Jagger, tanto per fare un nome, che è un suo amico fraterno, ha sempre ammesso di averle “rubato” il modo di stare in scena, ai tempi in cui i Rolling Stones erano così giovani da aprire i concerti di Ike & Tina Turner. Le loro performance insieme, a cominciare da quella a Live Aid, sono pagine di storia. Un’icona di bellezza senza tempo, un fascino irresistibile, probabilmente le gambe più belle della storia della musica (e non solo). Una voce inconfondibile, graffiante, immersa nella storia della black music ma perfetta per il pop da classifica, la capacità di resistere a un’esistenza che racchiude almeno tre vite, una naturale empatia sono gli elementi che ne hanno fatto una delle artiste di maggior successo di sempre. Se ora, alla soglia degli 80 anni, fosse necessario trovare una sintesi alla sua vita, si potrebbe dire definirla come un inno alla resilienza. Poco più di un anno fa, suo figlio Craig, avuto quasi adolescente da una relazione precedente a quella drammatica con Ike Turner, si è suicidato a 59 anni.

Il marito con cui aveva messo su una band che è stata determinante per la nascita del rock’n’roll e che l’ha resa famosa, si rivelò un uomo violento, una sorta di schiavista domestico, che, nonostante  onostante il clamoroso successo di brani come “Proud Mary”, “Nutbush City Limits” e “River Deep Mountain High”, trasformò la vita di Tina in un incubo. Come è stato raccontato tante volte, da quell’orrore fuggì senza praticamente nulla, ricominciando da zero. Poi la sua seconda vita da super diva, costruita passo passo con una delle più celebri cover di “Let’s Stay Together” di Al Green, “Private Dancer”, “What’s Love Got To Do With It”, “The Best” in un crescendo clamoroso fatto di record di vendite (si parla di oltre 200 milioni di copie vendute), concerti clamorosi, Grammy Award, il Kennedy Center Honors, gli omaggi di altri artisti (su tutti quello di Beyoncé), ruoli cinematografici indimenticabili, l’Acid Queen di “Tommy”, la Aunty Entity di Mad Max, (accompagnato dal successo mondiale del brano “We Don’t Need Another Hero”).

Da qualche anno vive un’esistenza più ritirata, anche se si concede qualche apparizione alle sfilate dei piu’ grandi stilisti. La donna che visse tre volte non ha ancora smesso di essere una regina del rock., una delle piu’ straordinarie performer mai apparse sui palcoscenici: Mick Jagger, tanto per fare un nome, che è un suo amico fraterno, ha sempre ammesso di averle “rubato” il modo di stare in scena, ai tempi in cui i Rolling Stones erano così giovani da aprire i concerti di Ike & Tina Turner… tanti, tanti anni fa.

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