Inps, bufera su Tridico per il raddoppio dello stipendio
Bufera sullʼistituto: la retribuzione del presidente Pasquale Tridico passa da 62mila euro del 2019 a 150mila nel 2020. Più dello stipendio del suo predecessore Boeri. Salvini: "Paghi cig e si dimetta"
(Roma)- Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico prima guadagnava 62mila euro l’anno, ora la sua busta paga è lievitata, anzi, più che raddoppiata, per arrivare a circa 150mila. Un aumento considerevole ma tutto a norma di legge, visto che tale incremento fa parte di un decreto interministeriale firmato dai ministri del Lavoro, Nunzia Catalfo, e dell’Economia, Roberto Gualtieri. “Non ero informato, ho chiesto una verifica”, ha commentato il premier Conte.
La posizione di Conte – Al Festival dell’Economia di Trento, il presidente del Consiglio ha sottolineato di voler “approfondire la questione dello stipendio di Tridico. Permettetemi diì comprenderla bene, poi formulerò una valutazione più compiuta. Sono abituato a parlare seriamente: fatemi fare una verifica e alla fine parlerò”.La polemica – Lo stipendio del presidente Inps prevedeva circa 60mila euro lordi, cifra che gli era assegnata in “fase commissariale”. Con l’insediamento del nuovo Cda, per effetto della legge voluta dal governo M5s-Lega nel 2019, sono stati parametrati tra loro gli stipendi dei dirigenti degli enti pubblici, tenendo conto del tetto dei 240 mila euro l’anno. L’aumento concesso a Tridico però non manca di far discutere, considerando che il presidente dell’Inps è stato uno degli ideatori del reddito di cittadinanza, il sussidio per i più bisognosi voluto dai pentastellati e oggi nell’occhio del ciclone per i tanti casi dei cosiddetti “furbetti”, che lo avrebbero intascato irregolarmente.
In tempo di Covid – Il documento che ha sancito il grosso balzo in avanti della retribuzione del presidente dell’Inps, è datato, 7 agosto, anche se il ministero aveva già deciso l’adeguamento in aprile, in seguito alla legge approvata a marzo. Così, a determinare l’importo da aggiungere alla busta paga di Tridico – secondo il quotidiano La Repubblica – sarebbe stato il Consiglio di amministrazione dell’INPS, in una seduta specifica per ridiscutere la questione stipendi. Poi l’ammontare di quei 150mila euro, è stato trasmesso d’ufficio ai ministri competenti.Le cifre (e gli arretrati) – A conti fatti, adesso Pasquale Tridico incassa la metà in più dei circa 100mila euro del suo predecessore Tito Boeri. Ma c’è anche un altro aspetto che alimenta la polemica: la questione degli arretrati. Sempre ai sensi del decreto ministeriale il nuovo stipendio di Tridico è retroattivo, cioè con decorrenza alla data della sua nomina a capo dell’Inps, a far data da marzo 2019. In pratica al presidente spetterebbero altri 100mila euro circa, oltre ai 12.500 di stipendio mensile. Un aspetto che potrebbe aver contribuito a spingere i sindaci dell’Inps a chiedere ulteriori accertamenti, sia sul maxi-aumento, sia sugli arretrati.
Reazioni politiche – Insomma, una bufera che sta spazzando l’Istituto nazionale di previdenza e che ha già provocato reazioni politiche. Tra i primi a passare all’attacco, il leader della Lega Matteo Salvini: “Invece di aumentarsi lo stipendio – ha detto il numero uno di Via Bellerio – Tridico paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta”. Sulla questione è intervenuto anche il ministro Luigi Di Maio, affermando: “Chiederò chiarimenti”.La repilca dell’Inps – “La Direzione Risorse Umane dell’Inps comunica che non ha corrisposto al Presidente Tridico compensi arretrati in seguito all’emanazione del Decreto del 7 agosto 2020 e, in ogni caso, gli Uffici dell’Istituto non hanno mai previsto l’erogazione di un compenso arretrato al Presidente per il periodo che vada maggio 2019 al 15 aprile 2020”.