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Siria: entrata in vigore della tregua russo-turca a Idlib

Gli attacchi aerei russi e siriani si sono fermati nella provincia di Idlib. L'Osservatorio siriano per i diritti umani riporta una calma "relativa".

(Idlib, Siria) – L’accordo annunciato da Russia e Turchia su un cessate il fuoco nel nord-ovest della Siria è entrata in vigore Venerdì di fermare il combattimento pesante che ha causato una catastrofe umanitaria e le paure di un scontro tra i loro eserciti. L’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH) ha riportato una calma “relativa” nella provincia di Idlib, segnata in particolare da un arresto degli attacchi aerei russi e siriani. Idleb è l’ultimo bastione di ribelli e jihadisti nella Siria nord-occidentale, dove la Turchia è intervenuta contro le forze del regime di Bashar al-Assad, sostenuto dalla Russia.

Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan hanno annunciato che il cessate il fuoco inizierà da mezzanotte di venerdì, una decisione dopo un’escalation di violenza nella regione di Idleb . La violenza ha causato una catastrofe umanitaria, con quasi un milione di sfollati verso il confine turco e gravi perdite per la Turchia, di cui sono state uccise diverse decine di soldati.

Il Consiglio di sicurezza ha programmato un incontro a fine venerdì pomeriggio su richiesta della Russia. Mosca ha richiesto che questo incontro si tenga a porte chiuse per informare i membri del Consiglio di sicurezza sull’accordo di cessate il fuoco. Secondo il testo dell’accordo, la Russia e la Turchia organizzeranno dal 15 marzo pattuglie congiunte su gran parte dell’autostrada M4, un asse cruciale per il regime che attraversa la regione siriana di Idleb. Sarà la prima volta che russi e turchi pattugliano insieme in quest’area.

Mosca e Ankara hanno anche pianificato di allestire un “corridoio di sicurezza” profondo sei chilometri su entrambi i lati di questa autostrada, una zona cuscinetto larga 12 chilometri in totale. I parametri che definiscono questa zona saranno definiti entro sette giorni, secondo il testo. L’intensificarsi dei combattimenti a Idleb aveva portato a tensioni diplomatiche tra Russia, alleata del regime siriano e Turchia, che sosteneva i ribelli, ponendo il rischio di uno scontro diretto tra questi due paesi che si imponevano come come principali attori internazionali nel conflitto siriano.

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