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HAPPY BIRTHADAY VANESSA

La splendida attrice Vanessa Redgrave , moglie di Franco Nero, compie 85 anni il 30 gennaio

(Londra)-Vanessa Redgrave compie 85 anni: nata a Londra il 30 gennaio 1937, sposata con Franco Nero, che ha conosciuto sul set di Camelot, vanta una carriera ricca di ruoli e di riconoscimenti. Tra i premi che ha ottenuto grazie alla sua eleganza e alla sua travolgente sensualità, unite a uno straordinario talento e a una capacità interpretativa rara, che la rendono una delle migliori attrici del nostro tempo, ci sono un Premio Oscar, due Golden Globe, un BAFTA (alla carriera), uno Screen Actors Guild Award, due Emmy, due Prix a Cannes e una Coppa Volpi a Venezia. Nel 2018 le è stato conferito un Leone d’Oro alla carriera.

Nel suo palmares può appuntare quasi un centinaio di pellicole: i migliori registi l’hanno voluta alla loro corte. Basta pensare a Michelangelo Antonioni che l’ha diretta in Blow-Up, Elio Petri in Un tranquillo giorno in campagna, Fred Zinnemann. E ancora Sidney Lumet ne Il gabbiano, Karel Reisz, che l’ha diretta più volte. Che dire poi di Tinto Brass, che l’ha scelta come interprete del suo La vacanza, James Ivory nel suo I bostoniani o Franco Zeffirelli in Storia di una capinera. E ancora John Irvin, Brian De Palma, Al Pacino, Tim Robbins, Sean Penn. Nel 2017 è lei che decide di mettersi dietro la macchina da presa e dirige Sea Sorrow – Il dolore del male. E poi la tv, il teatro, il doppiaggio. Ecco i lavori che hanno reso grande quella che è considerata una delle più grandi attrici britanniche di sempre.

Interprete shakespeariana per tutti gli anni Sessanta, negli anni successivi porta in scena altri grandi autori come Henrik Ibsen, Eugene O’Neill, Tennessee Williams, Anton Čechov, Bertolt Brecht.Capelli rossi, occhi azzurri, volto spigoloso, alta statura e portamento fiero, insieme ad un’intensa attività teatrale porta avanti, dalla metà degli anni Sessanta, una brillante carriera cinematografica che ne farà, nel giro di pochi anni, una fra le più apprezzate e raffinate attrici europee.

Esordisce al cinema in un ruolo secondario nella commedia Behind The Mask (1958) di Brian Desmond Hurst. Nel ’66 comincia ad essere conosciuta a livello internazionale con il ruolo della misteriosa Jane in Blow up di Michelangelo Antonioni e con Un uomo per tutte le stagioni di Fred Zinnemann, tratto dall’opera teatrale omonima (1960) – sulla vita di Thomas More – di Robert Bolt, ambientata nell’Inghilterra del Cinquecento.

L’impegno politico – insieme a registi quali Lindsay Anderson, Tony Richardson e Karel Reisz, e colleghi quali Richard Harris, è stata fra le più convinte sostenitrici del Free Cinema inglese degli anni Sessanta -, il lavoro a teatro e la partecipazione a numerosi sceneggiati televisivi non la ostacolano nello scegliere copioni e ruoli adatti per le sue corde.

Sarà  l’anticonformista e rivoluzionaria ballerina Isadora Duncan in Isadora (1968) di Karel Reisz, con James Fox e Jason Robards, la sovrana di Maria Stuarda, regina di Scozia (1971) di Charles Jarrott, con Glenda Jackson – nel ruolo di Elisabetta I -, Patrick McGoohan e Trevor Howard, suora in preda a deliri nell’allora “scandaloso” I diavoli (1971) di Ken Russell, con Oliver Reed, la coraggiosa e volitiva Giulia nell’omonimo film (1977) di Fred Zinnemann, in cui recita con Jane Fonda, Jason Robards (Oscar come Miglior Attore non Protagonista), Maximilian Schell e con una giovane Meryl Streep al suo esordio cinematografico, e con cui vince l’Oscar come Miglior Attrice non Protagonista.

Impersona la scrittrice Agatha Christie nell’enigmatico Il segreto di Agatha Christie (1979) di Michael Apted, che racconta una breve parentesi “misteriosa” della vita della scrittrice medesima, è l’insegnante che soffre di solitudine in Il mistero di Wetherby (1985) di David Hare, la sensibile Ruth Wilcox di Casa Howard (1992) di James Ivory, con Emma Thompson, Anthony Hopkins e Helena Bonham Carter, la malinconica protagonista di Mrs Dalloway (1997) di Marleen Gorris, la nonna della piccola Chrissy in La promessa (2001) di Sean Penn, con Jack Nicholson.

Lavora poi con la sorella Lynn Redgrave, con la figlia Natasha Richardson e Ralph Fiennes in La contessa bianca (2005) di James Ivory ed offre altre grandi prove drammatiche in Un amore senza tempo (2007) di Lajos Koltai, di nuovo con N. Richardson ed in Espiazione (2007) di Joe Wright, tratto dal libro omonimo di Ian McEwan, in cui recita con Keira Knightley e Brenda Blethin.   

Ma se il cinema è importante, al centro della vita di Vanessa  c’è il legame infinito con Franco Nero   Galeotto fu, nel 1966, il set di Camelot: lui era Lancillotto, lei Ginevra, lui aveva 25 anni, lei 29. Sembrava impossibile un’intesa tra un attore di western di modeste origini e una Redgrave, figlia d’arte, sposata con Tony Richardson e madre di due figlie (Natasha, scomparsa nel 2009 a seguito di un incidente in montagna, e Joely). Per Franco, peraltro, non fu certo colpo di fulmine: «Quando la incontrai la prima volta sul set, dissi al regista Logan: quanto è brutta! Era magra, struccata, indossava jeans strappati. Io ero abituato alle floride bellezze italiane!». Ma Vanessa lo invitò a cena con altri attori: «Suono alla porta e mi viene ad aprire una donna stupenda, non la riconosco e dico: buonasera, sono stato invitato dalla Redgrave. Lei ride ed esclama: sono io! Poi il nostro legame ha preso il volo in una serata romantica a San Francisco: unione sentimentale e di lavoro».

Un anno dopo Vanessa divorziò da Richardson e si sistemò con Franco in una casa di St. Peter’s Square. Innamorati e felici, i due attori erano inseparabili. Girarono insieme un altro film, Un tranquillo posto di campagna di Elio Petri, si fecero vedere insieme al Festival di Cannes del 1967 e alla cerimonia degli Oscar nel 1969, anno in cui nacque il loro unico figlio, Carlo.

Sembrava l’amore della vita e, invece, dopo poco, i due si lasciarono: Vanessa Redgrave ebbe una storia durata ben 15 anni con il collega Timothy Dalton (iniziata sul set di Mary, Regina di Scozia) e Franco Nero nel 1987 diventò padre per la seconda volta: dalla relazione con la giovane afrocolombiana Mauricia Mena nacque Franquito. Ognuno per la sua strada? Macché. A ogni richiamo di Vanessa, Franco accorreva, e non solo per il normale confronto come genitori di Carlo. Come quando lei lo chiamò da Parigi e gli fece interrompere le riprese di un film a Vienna. «Aveva bisogno della mia presenza sul palco durante un suo recital in teatro per una settimana. Alla fine mi salutò e se ne andò, senza preoccuparsi del fatto che io intanto avevo perso il mio film a Vienna», ha ricordato Nero. Raccontando l’episodio senza acrimonia ma con affetto. «In realtà tra Vanessa e me non c’è mai stata una vera rottura definitiva».

E infatti i due, nel 2010, rivelarono di essersi sposati in segreto nel 2006, 50 anni dopo il loro primo incontro. Una cerimonia semplice nel Villaggio don Bosco a Tivoli. «Mio figlio Carlo ha avuto un ruolo fondamentale: è stato lui a mettermi l’anello al dito», raccontò Vanessa alla Bbc.  La Redgrave e Franco Nero si sono separati, a volte non si sono sentiti per un periodo, spesso hanno avuto scontri feroci, si sono abbandonati e ritrovati più volte. Ma, appunto, non si sono mai lasciati davvero. Di lui Vanessa ammira la generosità, la passione per il cinema, lo definisce «il più bel vecchio che esista al mondo». Lui definisce la moglie, paladina di mille battaglie – per l’indipendenza palestinese, per il Kosovo, per la Cecenia, per i diritti umani, per i profughi, per le donne – «la pasionaria, la madre Teresa di Londra, la Giovanna d’Arco del nostro tempo». La vita «a volte è molto complicata», ha ammesso Nero parlando col Los Angeles Times. Ma Vanessa l’ha «sempre amata».

 

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