ESCLUSIVE

GRAZIE AD UN VOLANTINO , OGGI SONO UN’ ATTRICE

La nostra Intervista a Giulia Greco grande interprete eclettica e poliedrica

Attrice  talentuosa , per il cinema, la televisione e il teatro. Debutta al cinema con Io, loro e Lara di Carlo Verdone, che la dirigerà anche in Posti in piedi in paradiso, per interpretare Marika, la figlia di Marco Giallini, al fianco di Pierfrancesco Favino, e L’abbiamo fatta grossa, al fianco di Antonio Albanese. Per il teatro si forma presso l’Accademia di Augusto Zucchi, studiando con docenti come Giuliana De Sio, Massimo Popolizio, Enrico Lo Verso.  Attrice brillante e comica, viene scelta da Rolando Ravello per interpretare Patrizia in Immaturi – la serie, una ragazza dal look vintage e i capelli azzurri, e poi da Luca Manfredi per la serie Cuore matto, al fianco di Gigi Proietti. Per la tv recita in serie popolari come Il commissario Rex e Carabinieri.Al cinema la vediamo in Al posto tuo di Max Croci, al fianco di Luca Argentero, Ambra Angiolini e Stefano Fresi. Lavora anche all’ultimo film di Claudio Caligari Non essere cattivo, insieme a Luca Marinelli e Alessandro Borghi. Presente nel cast di Come un gatto in tangenziale 1 e Come un gatto in tangenziale 2 – ritorno a Coccia di morto di Riccardo Milani e Paola Cortellesi, in cui interpreta Silvia, una collaboratrice del team di Antonio Albanese. Impegnata anche nel mondo dell’audio-editoria è lettrice di molti testi per le piattaforme Audible e Storytel.  Da aprile 2022 la vedremo nel cast dell’attesa serie Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek. Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con Giulia , parlando del suo percorso attoriale,  ma anche dei suoi prossimi progetti e di molto altro.

Come nasce questa tua grande passione per la Recitazione ?

“Se vi dico che è una passione che ho da quando ero piccola, sarebbe una bugia. In realtà la recitazione è stata una scoperta che non definirei “passione”, più che altro una “fatalità” che nel tempo si è trasformata nel mestiere più meraviglioso e nella condanna più faticosa che mi potesse capitare! Già perché il mio non è affatto un lavoro romantico e “solo” divertente, ma (“come tutti i lavori del resto”) è fatto di fatica, sacrificio, attesa e resistenza. Vi chiederete “ma allora perché continui imperterrita questa strada”? Beh, perché è una vita che ti sceglie ed è talmente ricca di esperienze, di emozioni, di confronti col mondo che diventa la tua droga e non puoi più farne a meno. Ero già grandicella quando un giorno, in realtà uno dei primi giorni in cui andavo all’università, mi capitò tra le mani un volantino che pubblicizzava un’accademia di recitazione. Quando chiamai per avere delle informazioni (fino a quel momento non avevo mai avuto alcun approccio con questo studio) pensai che era troppo cara e strappai quel famoso volantino. Mia madre, persona estremamente riservata e discreta come la maggior parte dei friulani, quella volta mi stupì: ricompose i pezzi, chiamò al mio posto, mi fissò un’audizione e… vinsi la borsa di studio che la Regione Lazio metteva a disposizione! Quando si dice “era destino…”.

 

Ci racconti l’ esperienza lavorativa con Il grande Carlo Verdone nel film ” Io  Loro  e Lara” ?

“Indimenticabile… il giorno in cui Carlo mi convocò per incontrarmi personalmente (avevo superato una prima selezione) mi accompagnò Sara, mia sorella; anzi, per la verità la mia gemella. Carlo è una persona così gentile, garbata, un vero signore credetemi e mi mise subito a mio agio, nonostante l’immensità e la genialità che ti trasmette e che ti ricorda ogni secondo la sua grandezza. Mi disse quasi subito che la sua scelta sarei stata io e che ora avrebbe dovuto “trovare mia sorella”, nel senso che era prevista proprio la presenza di una sorella del mio personaggio. Fu spontaneo per me dirgli che avevo una gemella e che era proprio sotto ad aspettarmi. Mi disse di farla salire. Allora la chiamai senza preannunciarle nulla. Chiaramente aveva una tuta (tra l’altro si era appoggiata ad un muretto e si era tutta sporcata di calce), era totalmente struccata e aveva i capelli scombinati tirati su alla buona con un mollettone mezzo rotto. Quando si trovò difronte Carlo sbiancò e tremando le porse la mano presentandosi… Prese anche lei. Grazie al cielo fu la sua prima e unica esperienza attoriale! Per quanto ci divertimmo tantissimo tutto sommato è meglio se continui a fare l’avvocato! “.

 

Invece la passione per il teatro?

“Il teatro è uno stile di vita. È il pubblico. È l’adrenalina vera. È la sorpresa continua. È l’energia che cambia e si trasforma continuamente. Più che per le meraviglie che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo e che hanno confermato la titanicità di questo tempio sacro, è la sensazione che ho provato quando mi sono esibita davanti ad un pubblico vero per la prima volta che mi ha congelato l’anima in un incantesimo dal quale difficilmente mi riprenderò”.

 

Nel tuo percorso attoriale tante fiction di successo, a quale ruolo svolto  sei più legata di questi progetti lavorativi ?

“Domanda troppo difficile. Ogni personaggio che ho interpretato ha respirato con me; ho difeso persino i ruoli che mi hanno dato non poche difficoltà… davvero, anche se mi concentro non riesco a rispondere e la favella non mi manca! Ahaha (ride ndr) “.

 

Ci racconto invece della tua esperienza nel mondo dell’ Audio-editoria e lettrice di molti testi per le piattaforme Audible e Storytel?  

“L’audiolibro e in generale il lavoro vocale dell’attore è meraviglioso. Non hai luci, trucco, costumi. Sei solo tu che con la tua voce, il tuo cuore e la tua tecnica devi bastare per far vivere una storia e creare quel filo irresistibile con chi ti ascolta. Bella scommessa eh! Grazie ai miei capi stupendi (Romeo e Federica) ho potuto dirigere dei colleghi bravissimi perché il lavoro che svolgo non lo faccio “solo” al microfono ma anche in regia e in redazione. Mi occupo di seguire le registrazioni di progetti molto ambiziosi come “Kobane Calling” di Zero Calcare, per citarne uno. Immergermi nella lettura è un lusso, poi se ti confronti ogni giorno con professionisti (perché attenzione con la voce non si può camuffare nulla!) ti rendi conto di quante possibilità hai di imparare e rubare costantemente…”

 

Tre cose nella tua vita a cui non puoi rinunciare?

“Non sarò originale lo ammetto ma è la verità: famiglia, lavoro, libertà”.

 

Invece quali sono le tue passioni oltre la professione?

“Mi piace tanto insegnare, fare trekking con il mio cagnolino Choco, cazzeggiare con gli amici e arredare le case!”

 

Progetti futuri da realizzare?

“Ce n’è uno “in fase embrionale” che molto ma molto presto rivelerò”.

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