RACCONTANDO LA STORIA
La nostra intervista Esclusiva con la giornalista scrittrice Eleonora Davide

Eleonara Davide, giornalista, geologa e laureata in discipline storico-musicali, vive in provincia di Avellino; dirige la testata giornalistica on-line WWWITALIA (www.wwwitalia.eu). Si è interessata di storia locale, scrivendo un libro sulle origini del paese in cui vive. Ha ricostruito la storia trentennale dell’Associazione musicale in cui canta nel volume Trent’anni di polifonia dal cuore. Ama la lettura. È appassionata di Storia. Organizza eventi letterari, promuovendo in particolare gli autori irpini.Ha approfondito in questi anni lo studio della vita medioevale ricostruendo uno spaccato di quel mondo del suo libro Il Normanno che ha riscontato grande successo che ha permesso al grande pubblico di conoscere la sua penna brillante . Abbiamo fatto due chiacchiere con lei , per farci raccontare il suo professionale e non solo .
Come nasce la tua passione per la Scrittura? In modo particolare per i romanzi storici?
“Prima di tutto ti ringrazio per avermi chiesto questa intervista, sono felice di rispondere alle tue domande. Devi sapere che mi è sempre piaciuto scrivere ma, da quando ho incontrato il giornalismo, e tu capisci di cosa parlo, con questo mezzo ho nutrito il mio desiderio di comunicare. Passare alla scrittura di romanzi storici, ovviamente, ha richiesto un cambio di registro narrativo, ma non ho rinunciato al mio precedente approccio alla ricerca e all’approfondimento delle notizie con cui mi confrontavo di volta in volta, con uno sguardo, in questo caso, rivolto al passato. Onestamente, essendo laureata in scienze geologiche, il metodo scientifico mi ha indubbiamente aiutata ad affrontare questa avventura, rischiosa per una persona che non ha specifiche competenze storiche e che deve confrontarsi con degli esperti di storia locale, ben più preparati. Sono approdata a questo genere nel 2019 col mio romanzo di esordio Il Normanno, ambientato nel paese in cui vivo, Monteforte Irpino, ma nel Medioevo. Fortunatamente il libro ha ricevuto l’approvazione di chi ne capiva e la cosa mi ha riempito di gioia, dopodiché un lungo tour mi ha portata in giro per castelli per incontrare i miei lettori”.
Adesso a quale progetto editoriale stai lavorando?
“Dopo un romanzo dal titolo Il Fiore del Carso, una linea tra due mondi, uscito nel 2020, e che sarà presentato il prossimo 7 settembre a Trieste, e un altro romanzo, sullo stesso tema del primo, dal titolo Dominus, il codice del destino nel 2021, a breve uscirà il terzo capitolo della saga dedicata al signore normanno di Monteforte. Siamo alla stretta finale, in realtà. Non ti nascondo che sono emozionata”.
Ci parli della rivista online www.wwwitalia.eu che dirigi?
“Certo e ti ringrazio per la domanda. Tengo molto a questo progetto editoriale; ideato nel 2013, quello che inizialmente era solo un portale, ha preso sostanza nel 2015 con la registrazione come testata giornalistica, dal nome WWWITALIA, al Tribunale di Avellino. Nato come laboratorio formativo per i più giovani e spazio libero per i colleghi che erano con me o che si sono aggregati all’avventura, in dieci anni ha informato il nostro Paese su cultura, politica, sport, scovando realtà locali e chicche nascoste nella nostra bella Italia. I rapporti con gli enti pubblici, le associazioni e le università italiane hanno regalato a noi, e lo fanno ogni giorno, molte soddisfazioni e ai nostri lettori una buona e corretta informazione. Abbiamo anche molte collaborazioni con colleghi ed esperti sia sul territorio nazionale che oltreoceano, che fruttano la presenza costante di rubriche culturali molto seguite”.
Tre cose nella vita a cui non puoi rinunciare?
“Se si parla di vita in senso lato, non rinuncerei alla mia fede religiosa e agli affetti famigliari. Nel lavoro: all’indipendenza e alla possibilità di essere creativa, soddisfacendo la mia curiosità. Dal punto di vista sociale: alle buone e sincere amicizie e alla fiducia nell’uomo e nella donna, nonostante tutto”.
Invece altre tue passioni oltre la scrittura?
“Il piacere della scoperta, che coniugo con i viaggi, ma anche con la lettura; accompagno volentieri anche altri autori alla realizzazione dei loro sogni letterari, scoprendone i talenti nascosti, insieme a collaboratori molto dotati; ho praticato il canto corale fino al periodo Covid e, chissà, forse potrei riprendere un giorno; mi piace cucinare per gli amici”.
Nel tuo percorso d’autore, c’è un punto di riferimento?
“Se scrivi, non può non esserci un autore che ti ha ispirato: io ho amato i libri di Glenn Cooper, i suoi thriller impregnati di storia, vivaci e geniali, ma anche Ken Follett, soprattutto quello delle saghe storiche, poi divoro qualsiasi cosa mi susciti curiosità e conosco personalmente diversi autori, meno noti, ma molto bravi”.
Progetti futuri da realizzare?
“Credo che per il momento mi dedicherò alla realizzazione di alcuni romanzi che mi frullano in testa e incrementerò la mia attività nei servizi editoriali, alla quale, inizialmente per gioco e poi in modo sempre più serio, abbiamo dato il nome di Rossoquadro”.