
È uno dei personaggi più amati del panorama televisivo italiano, con il suo sorriso e la sua simpatia ha conquistato tantissimi telespettatori. Patrizia Rossetti ha rappresentato per tanti anni il volto simbolo di Rete 4, grazie a programmi di successo come “Buon Pomeriggio”, “A casa nostra” e “Vivere meglio”, ma nella sua lunga carriera, durata oltre 30 anni, ha lavorato anche in teatro, con Enrico Beruschi, e in radio, conducendo il programma “Amichevolmente vostra…Patrizia”, dal 1994 al 2003 su Radio Italia.
Attualmente si sta dedicando all’ideazione di un format per giovani talenti che vogliono avvicinarsi al mondo dello spettacolo, “School & Production”, un laboratorio di preparazione per la carriera televisiva.
Lei è un personaggio molto poliedrico, ha lavorato in vari ambiti, dalla tv, alla musica, al teatro. Qual è il progetto lavorativo che è stato più importante per lei, a cui resta più legata?
Ce ne sono due. Sicuramente il Sanremo del 1982, quando, senza saper far nulla, dopo un concorso, ho avuto la possibilità di salire su quel palco e di presentare insieme a Claudio Cecchetto. Poi ovviamente a Mediaset ho iniziato a fare il primo talk show della storia delle televisione su Rete 4, che era “Buon pomeriggio”. Il primo mi ha fatto intraprendere una lunga carriera, il secondo mi ha dato tanta popolarità facendolo per 15 anni, ero su Rete 4 dalla mattina fino al tardo pomeriggio. È stato il primo talk show delle reti Mediaset, dove si parlava di amore, di telenovele, si faceva compagnia al pubblico a casa con tante rubriche, dalla moda, alla medicina, alla cronaca.
Altri progetti importanti sono il programma a Radio Italia, la radio è completamente diversa dalla televisione, poi il rapporto con il pubblico è ancora più diretto e sincero
Poi è arrivata l’esperienza in teatro, grazie ad un caro amico, Enrico Beruschi, che mi ha coinvolto in questa avventura, la prima volta un po’ per scherzo, poi sono andata avanti per molti anni con tante coppie teatrali come Ric e Gian, Gigi Sammarchi e poi di nuovo Enrico Beruschi.
Qual’è il personaggio con cui ha lavorato a cui resta più legata?
Sicuramente Claudio Cecchetto, perché lui mi ha aiutato quando ero all’esordio, non avevo mai fatto niente, Sanremo era un appuntamento molto importante, a lui devo moltissimo. Poi il mio padrino è sicuramente Pippo Baudo, che mi ha veramente insegnato i primi passi in questo mestiere, da “Domenica In” a “Sanremo”, mi ha trasmesso le prime nozioni, ad esempio come tenere un microfono in mano. Poi ho lavorato con tanti personaggi nella mia carriera con cui ho avuto sempre un ottimo rapporto, ma questi due sono quelli che mi hanno dato tantissimo.
A quale progetto lavorativo si sta dedicando?
Adesso di progetti particolari non ce ne sono. La televisione dagli anni ’80 e ’90 è cambiata tantissimo, per certi aspetti non è cambiata in meglio. Io guardo al passato per migliorare il futuro, nella mia testa c’è tanta voglia di fare delle cose più carine, però non dipende sempre da noi, ma dagli altri. Adesso avendo fatto una bella carriera di oltre 30 anni di lavoro sono contenta dei risultati, e se devo fare una cosa tanto per accontentarmi non la faccio, perché reputo che andare in tv solo per dire ci sono anche io sia assurdo. Se ci saranno occasioni le prenderò in considerazione, tante volte le opportunità piccole sono più belle di quelle grandi, però io intanto faccio le mie apparizioni, le ospitate, le televendite, sono sempre aperta alle nuove collaborazioni. Il pubblico mi continua a seguire con affetto, nei social ho più giudizi positivi che negativi.
Come ama trascorrere il tempo libero?
Faccio sport, delle belle camminate, però mi piace molto anche stare a casa a vedere film, io sono una mangiatrice di televisione e di film, amo il cinema, mi leggo i libri da cui sono tratti i film. La televisione, da quando ero ragazzina, mi coccola, io e la televisione siamo un tutt’uno.
Parliamo del suo nuovo format tv “School & Production”, di che si tratta?
Abbiamo ideato questo progetto, che si può fare in ogni momento, è un corso che ha un piccolo costo, quindi finché non raggiungo un certo numero di persone iscritte per poter fare un reality non lo posso fare, però io a mia volta faccio qualsiasi corso di conduzione, di preparazione al teatro in privato. Mi serve un quantitativo numerico di almeno 15-20 persone, aspettiamo che si formi il numero giusto.
Che consigli vuole dare ai giovani che desiderano intraprendere la carriera televisiva?
Oggi questi giovani che arrivano da “Amici” o “Uomini e donne” secondo me fanno benissimo a prendere al volo queste occasioni, è un modo per farsi conoscere, ma quando finiscono si devono ricordare che il baratro è lì, quindi bisogna imparare. Io credo che quando uno va in televisione ed è a servizio del pubblico debba almeno saper parlare l’italiano. Bisogna avere le idee chiare e non smettere mai di imparare, perché la bellezza è il primo aspetto che ti apre tutte le porte del mondo, ma di ragazzi belli ce ne sono tantissimi, quindi bisogna dimostrare di saper intrattenere. Questi reality possono essere dei provini, ma poi devi dimostrare qualcosa, devi trasmettere qualcosa al pubblico.
Un augurio ai lettori di Twikie.
Voglio fare un augurio di buone feste, che sia un nuovo anno più sereno, pensando a tutto quello che ci circonda, smettiamo di farci del male l’un altro, dovremmo rispettare di più gli esseri umani, impariamo a rispettarci, senza omicidi e femminicidi.