Senza categoria

Addio al compositore Ryuichi Sakamoto

Premio Oscar nel 1987 per L'Ultimo imperatore di Bertolucci

(Tokyo, Giappone)-Il musicista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto è morto all’età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Lo ha reso noto la sua agenzia, a distanza di qualche giorno dalla scomparsa, avvenuta martedì. Nato a Nakano nel 1952, e considerato uno dei primi sperimentatori tra la musica etnica orientale e i suoni elettronici dell’Occidente, Sakamoto aveva ricevuto numerosi riconoscimenti in carriera tra cui il premio Oscar nel 1987 per la colonna sonora del film L’Ultimo imperatore, diretto dal regista italiani Bernardo Bertolucci, realizzata insieme all’inglese David Byrne e al cinese Cong Su.Il musicista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto è morto all’età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro.Lo ha reso noto la sua agenzia, a distanza di qualche giorno dalla scomparsa, avvenuta martedì.

La collaborazione musicale con David Sylvian

Sakamoto ha vinto premi internazionali – oltre all’Oscar, un Grammy e un Bafta – per il suo lavoro come artista solista e come membro della Yellow Magic Orchestra. Il suo primo lavoro cinematografico di rilievo, “Furyo” di Oshima Nagisa, risale al 1983: una scommessa vinta non solo sul piano musicale, grazie soprattutto alla canzone “Forbidden colours” (composta con David Sylvian, ex cantante dei Japan): in questo film Sakamoto ha esordito come attore, rivelando doti non comuni mentre si contrappone sul grande schermo a David Bowie (coprotagonista del film).

Nato a Nakano nel 1952, e considerato uno dei primi sperimentatori tra la musica etnica orientale e i suoni elettronici dell’Occidente, Sakamoto aveva ricevuto numerosi riconoscimenti in carriera tra cui il premio Oscar nel 1987 per la colonna sonora del film L’Ultimo imperatore, diretto dal regista italiani Bernardo Bertolucci.L TE’ NEL DESERTO, due grandi lavori di Bernardo Bertolucci, e poi FURYO (Merry Christmas, Mr.Lawrence), diretto dal giapponese Nagisa Oshima, REVENANT – REDIVIVO di Alejandro González Inárritu nel 2015 – alle sue rare prove d’attore, come quella nello stesso Furyo (1983) a fianco di David Bowie.
Figlio di Kazuki Sakamoto, editore della Kawade Shobo Shinsha, Sakamoto aveva studiato scrittura musicale all’età di 10 anni rimanendo affascinato dai Beatles e da Debussy. Nel 1978, Sakamoto formò gli YMO con Haruomi Hosono e Yukihiro Takahashi che con la loro musica techno-pop, che faceva pieno uso di sintetizzatori, era in sintonia con i tempi della fine degli anni ’70. Ha lavorato con molti artisti, specie con Alva Noto con cui ha stretto un sodalizio longevo e ricco di cinque album. Nel 2017 aveva pubblicato il suo album solista intitolato Async, mentre a gennaio di quest’anno è uscito il suo ultimo lavoro 12.
cript async src="https://pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js">

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio