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Rai, storie di un’italiana” su Rai2 con Maurizio Costanzo e Umberto Broccoli

Dagli Anni Cinquanta ad oggi con le immagini preziose degli archivi Rai

(Roma)- Maurizio Costanzo e Umberto Broccoli rivisitano la storia del nostro Paese attraverso il pregiatissimo materiale delle Teche Rai con il programma “Rai, storie di un’italiana” che Rai2 propone da sabato 16 maggio alle 14.00. Grazie ai filmati degli archivi della Tv di Stato, il giornalista e l’archeologo e saggista – con l’intento di narrare storie della nostra storia – ripropongono uno spaccato culturale dell’Italia. Attraverso ricordi, aneddoti e filmati d’archivio ci raccontano i grandi protagonisti del nostro paese dagli anni Cinquanta ad oggi. Dalla ricostruzione al boom economico, dalle complessità degli anni Settanta fino alle vicende più recenti di fine Millennio. Non solo immagini di spettacolo, benché anch’esso chiave di lettura e di interpretazione della nostra storia, ma anche grandi inchieste giornalistiche, appuntamenti culturali e frammenti di trasmissioni innovative per (ri)scoprire momenti, personaggi… dell’Italia. “Rai, storie di un’italiana” è scritto da Maurizio Costanzo e Umberto Broccoli con Marzia Vellucci. La regia è di Claudia Seghetti.

«Abbiamo pensato di realizzare il programma – spiega Costanzo in video-conferenza – per gli italiani chiusi in casa. Gli anziani avranno piacere a rispolverare la memoria di tanti fatti che hanno visto con i loro occhi e i giovani magari scopriranno cose che non sanno». «Pupi Avati – sottolinea Broccoli – ha richiamato l’attenzione sul fatto che la tv di Stato deve garantire più cultura, e noi cerchiamo di dare una risposta anche al suo appello». Ma Costanzo, pur molto contento dello spazio ricevuto, avanza anche delle rimostranze: «Mi appello alla Madonna dei palinsesti – dice – perché possa intercedere per cambiare l’orario della replica del programma, in terza serata al giovedì, quando la gente si alza per andare a lavorare». Insomma, quasi a dire, la Rai crede in lui ma fino a un certo punto: si valuterà come la trasmissione sarà accolta dal pubblico per decidere se cambiare orario.

SEDE RAI DI CORSO SEMPIONE PH:DEL PUPPO/FOTOGRAMMA ATT. FARAVELLI REDAZIONE CRONACA
Intanto, per comprenderne il sapore, ecco cosa si vedrà nella prima puntata, dedicata «all’inizio», cioè al 1954, anno di nascita della Rai: il primo annuncio di Fulvia Colombo (che in realtà è un falso perché non si facevano registrazioni e fu fatto rifare anni dopo), la sigla del Telegiornale (che era stata ripresa dal varietà radiofonico degli anni ’30 I quattro moschettieri), la Domenica Sportiva, i pettegolezzi con Arrivi e partenze di Mike Bongiorno, l’antesignano dei talk Teleclub, la musica leggera con Settenote. Chicche come il matrimonio tra Edy Campagnoli e Lorenzo Buffon, zio di Gianluigi. Insomma, in nuce, tutto quello che si sarebbe visto negli anni successivi.

Dalla ricostruzione al boom economico, dalle complessità degli anni Settanta fino alle vicende più recenti di fine Millennio. Non solo immagini di spettacolo, benché anch’esso chiave di lettura e d’interpretazione della nostra storia, ma anche grandi inchieste giornalistiche, appuntamenti culturali e frammenti di trasmissioni innovative per (ri)scoprire momenti, personaggi dell’Italia. Scritto da Maurizio Costanzo e Umberto Broccoli con Marzia Vellucci. Regia di Claudia Seghetti.

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