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ADDIO MACALUSO

E' morto a Roma Emanuele Macaluso, storico dirigente della Sinistra italiana

(Roma)- All’età di 96 anni è morto all’ospedale Gemelli di Roma Emanuele Macaluso, storico dirigente del Pci, giornalista e intellettuale. Nato a Caltanissetta nel 1924, nel 1941 aveva aderito clandestinamente al Partito Comunista Italiano, di cui era diventato dirigente nel 1963. Dopo aver contribuito alla Svolta della Bolognina nel 1989, nel 1991 aveva aderito al Pds. Iniziò la sua carriera politica nel 1951 come deputato regionale siciliano del Partito comunista italiano. Membro della corrente riformista (o, come preferiva dire lui, migliorista) del partito, di cui faceva parte anche Giorgio Napolitano, nel 1960 entrà nella direzione del partito. Parlamentare nazionale per sette legislature, tra il 1963 e il 1992, fu anche direttore de “l’Unità” dal 1982 al 1986 e l’ultimo direttore de “Il Riformista” dal 2011 al 2012.

Nel dopoguerra Macaluso si era molto impegnato come sindacalista in Sicilia, avendo come avversari gli agrari legati a Cosa Nostra. “Queste esperienze – scrive il quotidiano romano – hanno rappresentato un deposito di conoscenze che hanno fatto di lui, in questi anni di crisi della politica, un vegliardo da interpellare spesso. […] Leggeva in continuazione. Perito minerario aveva avuto sempre un complesso d’inferiorità verso la cultura, un gap che aveva cercato di colmare divorando letteralmente tutti i classici. Per quelli della sua generazione la politica andava nutrita di studi, di libri. Fino all’ultimo ha girato per casa con un classico in mano”.

Emanuele Macaluso  come detto era nato a Caltanissetta il 21 marzo 1924. Ha iniziato la sua carriera politica nel 1951 come deputato regionale siciliano del Partito comunista italiano (Pci). Si definiva membro della corrente ‘migliorista’ – ovvero quella riformista di cui faceva parte anche Giorgio Napolitano. È stato  parlamentare  per sette legislature, per quasi trent’anni, dal 1963 al 1992. Dopo che il Pci si sciolse, entrò nel Pds. Macaluso è stato anche direttore de L’Unità dal 1982 al 1986. Per quindici anni, fino alla chiusura nel 2010, direttore del mensile Le ragioni del socialismo, ed editorialista de Il Riformista dal 2011 al 2012. Il giornalista, politico, scrittore e sindacalista è morto questa notte a Roma all’Ospedale Gemelli. Era ricoverato per problemi cardiaci aggravati dai postumi di una caduta.

Conte: “Grande protagonista del Paese” – Durante il suo intervento al Senato, il premier Giuseppe Conte ha detto: “Mi associo, a nome del governo, a questo ricordo del senatore Macaluso. Io credo che anche chi non ha condiviso le idee politiche possa condividere che è stato un grande protagonista della vita politica italiana”.

 

Zingaretti: “In eredità il suo impegno civile” – Il leader del Pd Nicola Zingaretti lo ha ricordato così su Facebook: “Provo un dolore immenso per la morte di Emanuele Macaluso. Al Pd, alla sinistra, all’Italia lascia in eredità il suo impegno civile e politico e il suo amore per la democrazia. Ora il miglior modo per onorare questo grande italiano è spendere ogni nostra energia per affermare un’idea nobile di politica, basata sul confronto libero tra le idee, battersi per i diritti delle persone, per la giustizia sociale e per la libertà. Ciao Emanuele”.

 

Fico: “Ci mancherà  il suo sguardo lucido e libero” – “Ho conosciuto Emanuele Macaluso alla presentazione di un documentario sui minatori siciliani a Montecitorio – ha detto il presidente della Camera Roberto Fico -. Il suo intervento su  lavoro e giustizia sociale fu intenso e appassionato. E’ stato un protagonista assoluto della politica. Ci mancherà il suo sguardo libero e lucido”.

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