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Camera, Sgarbi espulso dall’Aula

"Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce", gli ha detto la vicepresidente Mara Carfagna tra gli applausi unanimi.

(Roma)- Vittorio Sgarbi viene espulso dall’Aula di Montecitorio durante l’esame del decreto Giustizia.

“Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce”, gli ha detto la vicepresidente Mara Carfagna tra gli applausi unanimi.
Sgarbi non voleva abbandonare l”Emiciclo: ha dovuto essere portato via dai commessi. “Vergogna, Vergogna!”, hanno urlato diversi deputati mentre qualcuno gli diceva “pagliaccio” e Carfagna sottolineava che “ha trasformato quest’Aula in uno show”.

“Non è la prima volta che il deputato Sgarbi usa l’Aula di Montecitorio per le sue invettive disonorevoli. Le parole contro i magistrati sono inaccettabili, inevitabile e giusta la sua espulsione. Solidarietà alla presidente di turno, Mara Carfagna, e alla deputata Giusi Bartolozzi, entrambe oggetto di gravi offese”. Così Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia della Camera e deputata M5S. Poco prima del voto, Sgarbi ha detto che “quanto sta accadendo con le intercettazioni sul Csm è una nuova tangentopoli” e ha chiesto “una commissione parlamentare di inchiesta che indaghi su questa nuova tangentopoli, una ‘Palamaropoli'”. Dopodiché, Sgarbi ha citato Francesco Cossiga che “definì l’Anm come un’associazione a delinquere mafiosa”.

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