È morto Sandro Petrone, storico conduttore del Tg2
A 66 anni è morto Sandro Petrone, volto storico del Tg2 e inviato di guerra negli scenari più pericolosi. Da anni combatteva contro un tumore aggressivo ai polmoni

(Roma)- E’ morto questa notte il giornalista Sandro Petrone, aveva 66 anni. Da circa cinque anni combatteva con una microcitoma che aveva colpito i suoi polmoni e contro il quale aveva combattuto con grande forza, sottoponendosi anche a cure sperimentali.
Inviato speciale del Tg2, ha seguito gli avvenimenti più importanti degli ultimi decenni: dall’attentato a Giovanni Paolo II alla guerra nel Golfo, dalla caduta del Muro di Berlino agli attacchi alle Torri Gemelle, dagli attentati a Madrid a quelli di Oslo, fino alla ‘primavera araba’ in Tunisia e Libia.
Dal 1996 ha trascorso lunghi periodi negli Stati Uniti seguendo le elezioni presidenziali. Risale al 1979 l’inizio della collaborazione con la Rai, nel 1987 ha lavorato a Telemontecarlo, per poi tornare definitivamente in Rai. Nel suo percorso professionale anche il lavoro di cronista al Quotidiano di Taranto, Brindisi e Lecce.
Sandro Petrone è stato un pioniere del giornalismo d’assalto in tempo di guerra. Con la sua telecamera è stato il primo giornalista a dare copertura ai grandi eventi della storia contemporanea. Ha raccontato la Guerra del Golfo e quella in Jugoslavia, è stato il primo giornalista italiano a trasmettere dal Kuwait liberato. Ha dato voce agli eventi bellici in Kosovo, Iraq e Libano ma ha raccontato anche la grande stagione degli attentati terroristici fin dall’11 settembre 2001, passando per gli attacchi di Madrid e Londra. Negli anni si era specializzato nella politica USA ed era uno dei massimi esperti di elezioni americane della Rai, tanto da garantire la copertura delle presidenziali fin dal 1992, con lunghissimi mesi di permanenza nella redazione di corrispondenza di New York. Ha vissuto anche a Parigi, Londra e Mosca, da dove lavorava come corrispondente Rai, realizzando spesso interessanti reportage. Per oltre un decennio, dal 1997 al 2012, è stato un volto ancor più familiare per gli italiani, perché era stato incaricato di condurre l’edizione delle 13 del Tg2.
Negli ultimi anni ha insegnato alla facoltà di Scienze della Comunicazione a La Sapienza, al Master dello Iulm e nella Scuola di Giornalismo di Perugia. In particolare in quest’ultima istituzione che ha proprio la Rai come socio fondatore, Petrone si è dedicato con abnegazione e umanità agli studenti, trasmettendo loro tutte le sue conoscenze sul mondo televisivo e la sua passione per le news.
“Era orgoglioso e appassionato del suo lavoro. Sempre gentile. Pronto a partire. Un professionista che amava la tv, amava la Rai, credeva nel Servizio Pubblico”, scrive oggi l’esecutivo Usigrai per ricordare il collega Sandro Petrone, volto amato da tutti in azienda: “Sandro Petrone è stato un volto, è stato una firma. Ed è stato anche un docente per decine di giovani professionisti alla Scuola di Giornalismo di Perugia.” Parole di vicinanza e commozione anche per Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2: “Petrone esempio per tutti, grave perdita per il giornalismo.”