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MACRON: “TUTTA LA FRANCIA ZONA ROSSA”

Il presidente estende le regole di "allerta rafforzata" a tutto il Paese,compresa la chiusura dei negozi non essenziali e il coprifuoco dalle 19

(Parigi)- La Francia passa tutta in zona rossa. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron, in un discorso alla nazione trasmesso su tutte le tv. Le regole di “allerta rafforzata” disposte per Parigi e altri 18 territori “saranno estese a tutto il Paese”, compresa la chiusura dei negozi non essenziali e il coprifuoco dalle 19. Le scuole resteranno chiuse per tre settimane: durante la prima ci sarà la didattica a distanza, mentre le altre due saranno di vacanza.

Era il punto più atteso del discorso del capo di Stato. Da maggio scorso la Francia non ha più richiuso le scuole, mantenendo il normale calendario scolastico. Macron ne ha fatto un simbolo. Nel suo discorso ha ricordato i danni sociali, economici, psicologici e sanitari dell’allontanamento dei più giovani dal sistema dell’istruzione. “È quello che finora ci ha davvero distinto da molti paesi vicini” osservano all’Eliseo. Ma dopo aver tentato molto, chiuso praticamente tutto – bar, ristoranti, negozi – non restava altra arma nella guerra contro il virus.

E così Macron ha annunciato che i bambini resteranno a casa per quasi tutto aprile. Nel caso di licei e medie si tratta di quattro settimane a partire dal 6 aprile fino al 3 maggio, due di vacanza già previste ed due in dad. Per materne ed elementari, per cui non è prevista dad, è stata aggiunta solo una settimana di chiusura alle vacanze di primavera, fissate per tutti dal 10 al 26 aprile. Nelle università l’attuale giorno di presenza ogni settimana, in vigore attualmente, è stato confermato.

“Vogliamo dare fiducia ai cittadini”. Macron insiste sullo spirito di responsabilità e per questo ha deciso di non riproporre l’autocertificazione per gli spostamenti. I movimenti sono liberi entro dieci chilometri dal domicilio. Il leader francese ha però annunciato un rafforzamento dei controlli, senza mai usare la parola “confinement”, lockdown. Anzi, ha riproposto lo slogan “frenare senza chiudere”, contestato da alcuni esperti per la sua ambiguità. Macron non aveva voluto fare un lockdown già a gennaio quando l’aveva deciso la Germania. Il presidente difende quella decisione. “Abbiamo preservato insegnamento in presenza per i nostri figli e lavoro per tante persone” risponde il capo di Stato. Che non vuole sentir parlare di “scommessa” o azzardo come sostengono i suoi avversari politici. “Non si scommette con la salute della gente” dicono all’Eliseo.

 

Il leader francese insiste su questo mese di passaggio, in cui la terza ondata dovrebe superare il suo picco mentre la campagna di vaccinazione potrà finalmente diventare di massa. Ci sono stati ritardi, ammette Macron. Che non fa mea culpa ma aggiunge: “Abbiamo tenuto, abbiamo imparato e ogni volta ci siamo migliorati”. Il ritmo delle consegne da parte delle case farmaceutiche sta finalmente accelerando: con 3 milioni di dosi in arrivo ogni settimana. Dal 16 aprile la vaccinazione sarà allargata a tutti gli over 60, poi dal 15 maggio a tutti gli over 50. Da metà giugno toccherà a chi ha meno di 50 anni ed “entro la fine dell’estate – ha sottolineato il presidente – tutti i francesi maggiorenni che vorranno potranno essere vaccinati”. Macron ha cominciato a parlare di prime “riaperture graduali” a partire da metà maggio, ad esempio all’esterno di bar e ristoranti e di alcuni luoghi culturali. In Francia, a differenza dell’Italia, non hanno mai riaperto dal secondo lockdown, cioè da fine ottobre.

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