
“Signori, sono le 22:17 in Italia, sono le 15:17 a Houston, sono le 14:17 a New York; per la prima volta un veicolo pilotato dall’Uomo ha toccato un corpo celeste. Questo è frutto dell’intelligenza, della preparazione scientifica. È frutto della fede dell’Uomo”. Così Tito Stagno comunicava al popolo italiano uno degli annunci più importanti della storia.n passo, solo un passo ed cambiato il corso della storia.Perché l’uomo ha superato ogni confine conosciuto ed ha conquistato la Luna. È il 20 luglio del 1969, 50 anni fa Neil Armstrong scende la scaletta del modulo spaziale e lascia la sua impronta sul nostro satellite. L’emozione attraversa ogni angolo della Terra. L’Apollo 11 porta a termine la sua straordinaria missione, il traguardo è raggiunto.
La prima discesa e permanenza dell’uomo sulla Luna si protrasse solo 2 ore e mezza, durante le quali, oltre alla prima passeggiata lunare Armstrong ed Aldrin svolsero diligentemente il loro compito che consisteva nello scattare fotografie del paesaggio lunare e nel prelevare campioni geologici.
Sulla Terra milioni e milioni di persone sono incollati ai monitor delle Tv, nessuno vuole perdere l’appuntamento con il progresso. Da allora a oggi sono passati 45 anni, ma l’impronta impressa da Armstrong è ancora indelebile nella storia dell’umanità. Il viaggio verso la Luna è cominciato quattro giorni prima, il 16 luglio 1969, dalla base di lancio di Cape Canaveral, in Florida, quando il razzo Saturno V, alto 110 metri e pesante oltre 2.000 tonnellate, lascia la rampa 39A del Kennedy Space Center. E inizia la straordinaria avventura. Dopo Armstrong, dal Lem ‘Aquila’ anche Aldrin scende sulla Luna. Si guarda intorno e con la base Nasa commenta: «È una magnifica desolazione». Ora i due astronauti devono raccogliere campioni di roccia e scattare foto del nostro satellite. Per circa 2 ore e 30 non fanno altro.A Terra riportano più di 21 chili di pietre lunari. Raccontano che muoversi sulla Luna è più facile di quanto avevano immaginato. Sulla Luna lasciano una targa: «Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, a nome di tutta l’umanità». Per il resto dei loro giorni i tre astronauti americani sono degli eroi, non solo negli Stati Uniti e non solo per le insegne della Nasa. Il 26 agosto 2012 Neil Armstrong muore a 82 anni, a piangerlo, a ricordarlo è ogni media e ogni cittadino di ogni Paese.Nella capitale, infine, Washington Monument illuminato di sera per essere trasformato nel razzo Saturn V, simulando con un gioco di luci lo storico lancio. E in tutta l’America countdown nel momento esatto in cui la navicella atterro’ sulla luna (le 16.17 locali, le 22.17 in Italia) e Armstrong vi poso’ il piede (22.56 locali, le 4.56 in Italia).