Economia

Btp Italia parte a razzo, domanda 700 milioni

Consob sospende divieto vendite allo scoperto

(Milano)- Le Borse europee aprono la settimana in deciso rialzo mentre in molti paesi si allentano le maglie del lockdown per il Covid. I mercati del Vecchio Continente guardano poi ad oltreoceano con i futures su Wall Street decisamente positivi mentre il presidente della banca centrale statunitense Jerome Powell ha indicato che la Fed non pensa a tassi di interesse negativi. L’indice d’area Stoxx 600 che sale dell’1,8% con tutti i i settori in forte rialzo ed in particolare l’energia. Lo slancio arriva anche dal greggio con il wti tornato sopra i 30 dollari al barile, ai massimi da 2 mesi sulla scia della ripresa graduale delle attività produttive. Tra i singoli mercati Londra guadagna il 2,14%, Parigi l’1,94%, Francoforte il 2,37%. Milano allunga all’1,42%. Sul fronte dei cambi l’euro resta in lieve rialzo sul dollaro in avvio di settimana La moneta unica passa di mano a 1,081 sul biglietto verde. Lo spread tra btp e bund lima a 233 punti base.

STOCCARDA 03/11/2009 – AVVIO NEGATIVO PER LE BORSE EUROPEE. A LONDRA L’INDICE FRSE 100 CEDE LO 0,89% A 5.059 PUNTI. A MILANO IL FTSE MIB PERDE LO 0,88% A 22.101 PUNTI. A FRANCOFORTE IL DAX CALA DELL’1,19% A 5.366 PUNTI E A PARIGI IL CAC 40 SCENDE DELL’1,08% A 3.600 PUNTI.NELLA FOTO LA BORSA DI STOCCARDA.
FOTO SASCHA SCHUERMANN/DDP/INFOPHOTO
Parte a razzo la nuova emissione del Btp Italia destinato a contribuire alle spese dello Stato per il coronavirus. Il titolo di Stato a scadenza 5 anni in poco più di un’ora e un quarto dall’avvio del collocamento ha già registrato una domanda che si avvicina ai 700 milioni dal retail, cui è destinata la prima la giornata del collocamento, così come lo saranno la seconda e la terza. Nell’ultima giornata, giovedì, l’offerta sarà invece dedicata agli investitori istituzionali.

Avvio di settimana in rialzo per le quotazioni del petrolio con il greggio wti che torna sopra i 30 dollari al barile, ai massimi da 2 mesi sulla scia della ripresa graduale delle attività produttive. Il brent tocca quota 33,57 dollari al barile.
Alla luce della progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato, la Consob ha deciso di sospendere il divieto temporaneo all’assunzione di nuove posizioni nette corte e all’incremento delle posizioni nette corte esistenti. La Consob continuerà a monitorare attentamente l’andamento generale dei mercati finanziari.
Lo stop alle vendite allo scoperto, in seguito alla decisione di Consob di sospendere il divieto, terminerà alle 23.59 di oggi. Lo si legge nel comunicato dell’Autorità nel quale, si spiega, “dall’implementazione del divieto, la Consob ha osservato una progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato, a cui tuttavia si è associata una riduzione della liquidità. Alla luce di queste circostanze, la Commissione, in consultazione con l’Esma e con le autorità di Austria, Belgio, Francia, Grecia e Spagna, che hanno adottato misure analoghe, ha deciso di sospendere il divieto alle posizioni nette corte”.
Considerando che la pandemia causata dalla diffusione del Covid-19 e le incertezze legate al suo impatto sull’economia costituissero una seria minaccia alla fiducia degli investitori, il 17 marzo 2020 la Consob – ricorda la Commissione – ha annunciato la decisione di vietare l’assunzione di nuove posizioni nette corte e l’incremento delle posizioni nette corte esistenti per un periodo di 3 mesi.
Alla luce della flessione uniforme dei mercati finanziari e delle significative incertezze sul loro andamento futuro, la Commissione adottando questa misura eccezionale, ha voluto impedire che un incremento delle posizioni nette corte potesse avere un effetto pro-ciclico. La Consob continuerà a monitorare attentamente le condizioni generali di mercato e rimarrà in stretto contatto con le altre autorità. Nel caso le condizioni di mercato lo richiedessero, la Consob si farà portatrice di un’istanza per un’azione coordinata a livello europeo. Rimane, invece, in vigore la decisione dell’Esma che impone un obbligo di notifica delle nuove posizioni nette corte che raggiungono la soglia dello 0,1% del capitale sociale.

Le Borse asiatiche chiudono in terreno positivo, seguendo il tentativo di recupero degli indici azionari statunitensi. Sui mercati torna l’ottimismo con i dati migliori del previsto del Pil giapponese nel primo trimestre. Sullo sfondo restano le preoccupazioni per i danni dall’economia provocati dal covid-19. Tokyo (+0,48%) termina la seduta in rialzo. Sul fronte valutario lo yen si stabilizza sul dollaro a 107,20, e sull’euro a un livello di poco superiore a 116. A mercati ancora aperti sono in positivo Hong Kong (+0,32%), Shanghai (+0,45%) e Seul (+0,51%). In forte calo Mumbai (-3%) mentre è piatta Shenzhen (+0,01%). Sul versante macroeconomico in arrivo i prezzi delle abitazioni nel Regno Unito e l’indice del mercato immobiliare degli Stati Uniti.

L’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia del coronavirus penalizza ulteriormente l’economia giapponese, che entra ufficialmente in recessione, facendo segnare la seconda contrazione trimestrale consecutiva. L’entità del calo è tuttavia inferiore alle previsioni. Nel periodo tra gennaio e marzo il Pil segna una flessione dello 0,9% rispetto alle stime di un meno 1,1%. Su base annualizzata il declino é del 3,4%, con una diminuzione dei consumi nel primo trimestre dello 0,7%.

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