(Roma)- Quarta giornata a Roma degli Stati generali dell’economia, ‘Progettiamo il rilancio’. Dopo i sindacati e l’allarme lanciato dalle piccole imprese sarà la volta oggi di Confindustria.
Con la Confindustria di Carlo Bonomi “non è una sfida”. Il confronto di oggi agli Stati generali “è un modo per prendersi insieme la responsabilità di scegliere la direzione migliore e farlo con le risorse che sono in campo”, ha detto la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, commentando ai microfoni di Radio Anch’io le recenti dichiarazioni del leader degli industriali. Il governo punta ad una “programmazione su più anni per un Paese che deve ripartire e può farlo solo se si accorda, come fosse uno strumento musicale, e cammina insieme”.
“Avevamo già lavorato in questa direzione di riduzione dell’Iva per dare una spinta ai consumi, la Germania lo sta già facendo. Per qualche anno si può fare insieme a quella strategia già messa in campo dal presidente del consiglio a favore dei pagamenti elettronici”, ha spiegato Castelli, senza specificare quanti punti. Ha però sottolineato che si tratterebbe di un “bell’elastico per i consumi”. “E’ un ragionamento che facemmo allora e secondo me si può riprendere da lì, insieme a una riduzione dell’Irpef e la fiscalità di vantaggio per le imprese”. Parlando inoltre del Mes e della richiesta arrivata dal mondo delle imprese, Confindustria compresa, di utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dall’Europa, la viceministra ha sottolineanto: ‘Dobbiamo parlare del cosa e una delle cose di cui dobbiamo parlare è perché ci siano tanti fondi per investimenti, penso all’edilizia sanitaria o scolastica, fermi e non utilizzati. Che senso ha indebitarsi, a tassi di interesse più o meno vantaggiosi, quando in casa si hanno soldi bloccati che non si riescono a spendere?”. “L’aiuto deve essere quello di scrivere insieme lo sblocco di molte risorse e poi programmare gli investimenti”, ha aggiunto.