Roberta Tondelli nasce a Torre del Greco. Fin da bambina scopre un amore profondo per la musica e per il canto. Sempre connessa alle sue nuove grandi passioni che contribuiscono ad alimentare i suoi nuovi progetti personali e professionali . Abbiamo fatto due chiacchiere con lei , per farci raccontare la sua vita non solo professionale per comprendere meglio questa brillante artista partenopea .
Tre cose nella tua vita a cui non puoi rinunciare?
“La mia a famiglia, la Musica , il tempo che dedico a me stessa “.
Come nasce la passione per la Musica ?
“Nasce con me! Non ricordo un momento in cui la musica non mi abbia accompagnata, fino a diventare il mio lavoro. O meglio, la mia più grande passione Sin da bambina adoravo asclotare grandi artisti come : Stevie Wonder , I Queen, Michael Jackson tutta la grande musica deglia nni ottanta-novanta . Poi immancabile seguire da sola nella mia cameretta il Festival di Sanremo , cercando con la spazzola di imitare i grandi artisti in gara ih ih (ride ndr). Poi nel 1997 grazie ad Andrea De Luca, che poi sarebbe divenuto mio marito, mi ha introdotto nel percorso musicale professionale. Partendo da un duo , poi un trio sino ad una band di cinque elementi . Poi finalmente nel 2016 sono riuscita ad impostare il discorso discografico, concretizzatosi nel 2019 . Devo dire un percorso di crescita che mi ha portato a livelli professionali importanti “.
Sei anche molto impegnata nel sociale. Ci parli di questa tua bella vocazione?
“Nasce sin da quando ero ragazza , non sapevo come approcciarmi a questo Mondo, così decisi di inviare un’ email ad un associazione , dopo qualche tempo sono stata finalmente contattata. Così ho partecipato ad un corso obbligatorio per capire se si è pronti ad entrare in corsia in prima linea. Devo dire che una botta emozionale pazzesca che non si dimentica facilmente una magia unica , ma quando finisci ti porti ricordi ma non lo trasferisci .
Sono volontaria di clownterapia con l’associazione Nazionale Teniamoci per mano Onlus. Il nostro impegno abbraccia i bambini ospedalizzati, gli anziani in case di cura, i ragazzi disabili, le case famiglia. Cerchiamo di portare un po’ di sollievo con i nostri potentissimi medicinali: sorriso e tempo”. Come ami trascorrere il tuo tempo libero ?
“Negli anni ho imparato a ritagliarmi degli spazi tutti miei. Cerco assolutamente di non mollare la palestra , considero importante tenermi informa . Poi adoro camminare in modo particolare nei luoghi di mare. Soprattutto mi piace camminare tra la gente ascoltando musica con le cuffie , meditando con i miei pensieri”.
C’è un ricordo particolare lavorativo che non dimentichi mai?
“Sicuramente la lavorazione discografico “CANTERO’ ” (per chi mi vuole ascoltare), un successo arrivato in età matura , a 36 anni, dove sapevo che cosa volevo far sentire , quello che volevo far ascoltare. Rimane per me una grande emozione , perchè era qualcosa di mio che emergeva e volevo far conoscere al pubblico”.
Quali sono i tuoi progetti futuri ?
“A novembre condurrò un programma radiofonico , poi spero di poter continuare nel mio percorso musicale , riuscendo a portare A Napoli in Campania e fuori da essa il mio concerto non è semplice ma ci provo, credo sia una bella sfida che mi attira molto “.
Se non avessi intrapreso chi saresti oggi ?
” Se non avessi avuto la famiglia e non avessi intrapreso questo percorso musicale, sicuramente mi sarei dedicata a fare volontariato nel continente africano”.