ESCLUSIVE

RACCONTO LE GRANDI PASSIONI

La nostra intervista alla brillante Scrittice e Ghostwriter Cristiana Danila Formetta

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Cristiana Danila Formettagrande appassionata e brillante sctrittrice di letteratura erotica e valente Ghostwriter
Dal 2005 a oggi, ha pubblicato diversi libri di genere romantico ed erotico, tra cui La vita sessuale dei camaleonti (Coniglio Editore), il galateo erotico Sesso senza vie di mezzo (Pendragon), il romanzo Claudia sa ascoltare (Emma Books), e il nuovo Manuale di Tecniche e Strategie di Scrittura Erotica (Falco Editore). Ha curato inoltre l’antologia contro la violenza sulle donne Se l’è cercata (Teomedia Editore) e collabora con diverse agenzie di servizi editoriali, alternandosi nel ruolo di revisore testi e ghostwriter.  Nel 2018 Cristiana fonda “Lulu che fa storie” (www.luluchefastorie.it), collettivo artistico/letterario che mira a consolidare un’alleanza di scrittori indipendenti e sperimentare nuovi percorsi artistici. Lulu che fa storie si pone come alternativa all’editoria tradizionale e si impegna per un mondo in cui i libri e gli ebook siano destinati alla condivisione e all’uso illimitato, senza restrizioni da parte dei monopoli aziendali.  Abbiamo fatto due chiacchiere con lei  , per farci raccontare la sua vita di ogni giorno,  non solo professionale .
Come nasce la tua passione per la Scrittura?
“La mia passione per la scrittura ha radici profonde nella mia infanzia, un periodo in cui mi perdevo tra le pagine dei libri e fantasticavo su mondi lontani. Mi affascina ancora oggi il potere delle parole di evocare emozioni e di connettersi con i lettori in modo intimo e personale. Per quanto riguarda i romanzi erotici, ho sempre creduto che la sessualità sia una parte intrinseca dell’esperienza umana e attraverso la scrittura posso esplorare quella che io chiamo “la parte più irrazionale dell’anima” in tutte le sue sfumature”.
 
In modo particolare per i romanzi erotici?
“Certamente. Come ho già detto, ho scoperto che il genere erotico offre un’opportunità unica di esplorare la complessità delle relazioni umane attraverso il filtro della sensualità e del desiderio. Con i romanzi erotici, posso sfidare gli stereotipi e creare narrazioni che mettano in luce l’autenticità dei personaggi e la forza delle loro passioni”.
 
Adesso a quale progetto editoriale stai lavorando ?
“Attualmente sto dedicando il mio impegno a un nuovo romanzo di genere fantasy erotico della serie “Bloodletting”. Attraverso la protagonista, una vampira immortale, cerco di portare alla luce gli istinti più antichi che regolano le leggi della passione, concentrando l’attenzione sulla potenza dei desideri nascosti e delle tensioni emotive, ma senza rinunciare a quel tocco dark proprio del genere. In più, a novembre uscirà per Infinito Edizioni la nuova guida “Scrittura erotica: istruzioni per l’uso” scritta in collaborazione con Fulvio Mazza di Bottega Editoriale. Si tratta di un breve ma esaustivo excursus nel mondo della scrittura erotica e delle sue regole, un aiuto per gli autori che desiderano cimentarsi nella scrittura di un romanzo a tinte forti”.
 
Tre cose nella vita a cui non puoi rinunciare?
“Difficile rispondere a questa domanda, tante sono le cose a cui non potrei mai rinunciare. I miei libri innanzitutto. Leggere stimola la creatività, che è il motore della mia espressione artistica. E poi ci sono i miei amici. Il mito dello scrittore solitario è sopravvalutato, anzi la connessione con gli altri è una continua fonte di crescita personale. E poi ci sono i miei gatti. Tutti gli scrittori amano i gatti, e chi sono io per sottrarmi a questa convenzione?”.
 
A quale dei tuoi libri sei più legata?
“Senza dubbio, sono particolarmente legata al mio primo libro “La vita sessuale dei camaleonti. E nuovi tradimenti d’amore” pubblicato da Francesco Coniglio, scomparso di recente. Questo romanzo rappresenta un inizio importante nella mia carriera e ha aperto la strada per esplorare temi che mi stanno a cuore. La trama del libro, che attraversa Londra, Los Angeles e l’Italia, presenta tre personaggi complessi costretti a scegliere tra l’amore e il denaro. Questo romanzo mi ha permesso di indagare le relazioni interpersonali della nostra epoca, in equilibrio precario tra amicizia e tradimento fino al colpo di scena finale. È un pezzo della mia anima letteraria e continua a essere un punto di riferimento nella mia carriera di scrittrice”.
Ci spieghi bene il progetto editoriale “Lulu che fa le storie”?
“Lulù che fa storie” è un collettivo artistico/letterario che ho co-fondato nel 2018. Il nostro obiettivo è creare un’eco di voci indipendenti nell’ambito della scrittura e delle arti, sperimentando nuovi percorsi espressivi. Il collettivo è un membro attivo di OpenCollective Europe, la community di collettivi indipendenti in Europa. Sono orgogliosa di far parte di questa alleanza che incoraggia l’innovazione e la collaborazione tra artisti e scrittori”.
 
Invece altre tue passioni oltre la scrittura?
“Oltre alla scrittura, sono affascinata dalla fotografia, che considero una forma di narrazione visiva che cattura attimi di vita. Trovo anche pace e ispirazione nella meditazione e nello yoga, che mi aiutano a mantenere l’equilibrio mentale e creativo”.
 
Nel tuo percorso d’autore, c’è un punto di riferimento?
“Assolutamente. Erica Jong con il suo romanzo porno-femminista di rottura “Paura di volare” è stata una figura di riferimento nel mio percorso. La sua abilità nel combinare la sensualità con tematiche profonde ha ispirato il mio stile di scrittura e mi ha spinto a esplorare l’integrità emotiva dei personaggi”.
 
Progetti futuri da realizzare?
“Sto valutando l’opportunità di espandere ulteriormente il progetto “Lulù che fa storie”, coinvolgendo più giovani lettori e scrittori indipendenti. Vorrei anche esplorare generi letterari differenti e magari cimentarmi in nuove sfide creative per continuare a crescere come scrittrice. Perché come dice il proverbio, non si finisce mai d’imparare!”.
Se non avessi intrapreso questo percorso professionale, oggi chi saresti?
“Penso che sarei ugualmente coinvolta in un qualche settore creativo, come la pittura o il teatro. La mia passione per l’arte sarebbe comunque una parte fondamentale della mia vita”.

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