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Coppa America, Luna Rossa trionfa in Prada Cup

Per la terza volta nella storia, a distanza di 21 anni, il trofeo torna in Italia. L'imbarcazione azzurra chiude la serie sul 7-1. La grande gioia a bordo

(Auckland)-   Trionfo italiano nella Prada Cup ad Auckland, in Nuova Zelanda. Questa notte Luna Rossa ha battuto per due volte di fila i britannici di Ineos chiudendo la serie di sfide sul 7-1 e conquistando così il diritti di sfidare Team New Zeland  per la conquista della Coppa America. Una superiorità netta dimostrata nel corso di tutte le regate per un successo che, prima di ora, era stato centrato da barche italiane soltanto due volte: nel ’92 con il Moro di Venezia e nel 2000 con la stessa Luna Rossa.

Senza storia la prima delle due sfide di questa notte. Luna Rossa è partita un po’ in sordina ma, grazie alle scelte dei suoi leader, si è subito rimessa in carreggiata prendendo un buon margine di vantaggio sui britannici. Margine aumentato progressivamente fino al termine della sfida vinta con quasi due minuti di vantaggio su Ineos. Più combattuta l’ottava e ultima regata del confronto Italia-Regno Unito. Almeno fino a metà gara quando gli azzurri hanno preso decisamente il comando chiudendo ancora una volta con quasi un minuto di vantaggio.

Sirena: “Ce la giocheremo fino alla fine”

“Sono contento per i ragazzi, per tutti i nostri sponsor, per tutte le persone che hanno lavorato per noi in questo progetto. Non era così scontato e banale vincere perché anche se eravamo pochi team, eravamo tre team super competitivi. Sono felice per il team perché è stata una coppa non facile finora ed è giusto che oggi si godano la giornata e poi da domani pensiamo a Team New Zealand” le parole di Max Sirena, skipper & team director di Luna Rossa Prada. “Abbiamo un sacco di cose nuove da provare e non possiamo rilassarci più di tanto. Ci alleneremo in modo da non abbassare la guardia e tenere alto il ritmo e poi vedremo. Andremo lì a testa bassa e ce la giocheremo fino alla fine”. “E’ un grande giorno per Luna Rossa e per l’Italia – il commento del timoniere Francesco Bruni, uno degli artefici del trionfo azzurro – adesso possiamo cominciare a pensare a New Zealand. Oggi siamo stati perfetti ma sappiamo che, se vogliamo battere i padroni di casa, dobbiamo migliorare ancora di più”.

La sfida con Team New Zealand

Dimenticate le polemiche inglesi – gli inglesi avevano chiesto l’intervento della giuria su un presunto atteggiamento illecito di Luna Rossa, ma il ricorso non è stato accolto – è stato finalmente il momento di gioire per gli azzurri. Che, adesso, possono ambire a mettere in grossa difficoltà persino i padroni di casa di New Zealand nella serie di sfide che assegneranno l’America’s Cup. L’assalto alla trentaseiesima edizione partirà il 6 marzo prossimo sempre nelle acque del Golfo neozelandese di Hauraki.

Inoltre lo skipper di Emirates Team New Zealand è convinto che Te Rehutai compirà dei notevoli passi avanti anche durante la stessa Coppa America: “Sarà un mucchio più veloce. Ogni giorno esci in mare e guadagni qualcosa. Pensi di essere alla fine, invece ci sono sempre dei piccoli passi avanti da fare, sia in certe aree sia guardando le altre squadre. Impariamo ed analizziamo le loro scoperte e le proviamo sulla nostra barca“.

Il giudizio di Peter Burling nei confronti di  Luna Rossa  è stato decisamente asciutto: “Luna Rossa è migliorata un pochino, sarà sicuramente una bella battaglia. Alla fine hai bisogno di una barca decente (per vincere, ndr) e noi siamo entusiasti del nostro pacchetto (riferendosi a Te Rehutai, ndr)“.

Dulcis in fundo, il nativo di Tauranga non perderà di certo il sonno nemmeno per la conclamata competitività del Team Prada Pirelli in condizioni di vento leggero: “Abbiamo lavorato per avere un pacchetto che sia buono in ogni condizione e siamo molto contenti di questo”.

 

 

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