Morto Quincy Jones, il super produttore
Nella sua lunghissima carriera durata più di 70 anni ha vinto 28 Grammy Awards
(Los Angeles)- Quincy Jones. Il compositore e produttore discografico tra i più premiati di sempre, è scomparso a Los Angeles a 91 anni. Ha prodotto, tra gli altri, Frank Sinatra, Aretha, Franklin e Donna Summer e ben tre album di Michael Jackson (compreso “Thriller”, album record da 130 milioni di copie vendute) e vanta la bellezza di 28 Grammy Awards nella propria bacheca personale.
La notizia della morte
Era sopravvissuto a un aneurisma cerebrale e a un ictus che venne raccontato in diretta nel documentario sulla sua vita: il suo amico Herbie Hancock, suo pianista preferito, lo rimproverava per il suo stile di vita poco adatto a un novantenne. A dare notizia della morte di Quincy Jones è stato l’addetto stampa Arnold Robinson, l’artista è deceduto domenica sera nella sua casa nel quartiere di Bel Air a Los Angeles, circondato dalla sua famiglia: “Stasera, con il cuore pieno ma spezzato, dobbiamo condividere la notizia della morte di nostro padre e fratello Quincy Jones. E anche se questa è una perdita incredibile per la nostra famiglia, celebriamo la grande vita che ha vissuto e sappiamo che non ce ne sarà mai un altro come lui”.
Dai primi passi al successo
Voleva fare il trombettista Quincy Jones quando mosse i primi passi nella musica e da Chicago si trasferì a Seattle dove incontrò un coetaneo, un pianista cieco che allora imitava Nat King Cole destinato a diventare “The Genius”: era Ray Charles che sarebbe rimasto per tutta la vita uno dei suoi migliori amici. Il primo ingaggio importante gli fece capire che il suo futuro non sarebbe stato quello del trombettista: nell’orchestra di Lionel Hampton vicino a lui c’era Art Farmer e con il suo fiuto si rese subito conto che non sarebbe mai stato all’altezza.
Il grande talento
Il suo talento formidabile era nello scrivere partiture e arrangiamenti: se ne accorsero i grandi dopo un disco che è una perla dei jazzofili più raffinati, quello di Hellen Merril con Clifford Brown: vennero così gli ingaggi con Count Basie, Sarah Vaughan, Dinah Washington, Dizzy Gillespie. Ma la differenza la fa la decisione di andare a Parigi a studiare composizione con Nadine Boulanger che tra i suoi allievi aveva avuto Leonard Bernstein, Aaron Copland e Astor Piazzolla. Quando torna in America la strada è pronta per il mito di ‘Q’: lavora con tutti i grandi, scrive gli arrangiamenti dei dischi memorabili di Frank Sinatra e Count Basie (stupendo il suo ricordo di Sinatra che guardando la sua partitura gli disse: “troppe note”), a Miles Davis, da Barbra Streisand a Tony Bennet tutti chiedono il suo magic touch. Lavora tantissimo per il cinema e per le serie tv, cogliendo sempre lo spirito del tempo, muovendosi con disinvoltura tra Blaxploitation e cinema d’autore come “Il colore viola” di Spielberg.
I premi alla carriera
Quella di Quincy Jones è stata una carriera lunghissima, durata più di 70 anni, in cui ha ottenuto 80 nomination ai Grammy Award (Jones è terzo solo a Beyoncé e Jay-Z per avere il maggior numero di nomination ai Grammy di tutti i tempi, 80 contro 88 ciascuno) e ne ha vinti 28. Nel 1992 gli è stato assegnato il Grammy Legend Award.