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#LEPIÙBELLEFRASIDIOSHO, LA SATIRA AL TEMPO DEL WEB E… DELLA QUARANTENA!

Intervista a Federico Palmaroli, diventato celebre prima con le vignette sul maestro spirituale indiano, poi con quelle sulla politica e attualità.

Nato a Roma nel 1973 e cresciuto prima nel quartiere Monteverde e poi a Balduina, Federico Palmaroli è quello che ha portato Osho – al secolo Osho Rajneesh, il mistico e maestro spirituale indiano – a Roma, come scrive sui suoi canali social. Tre libri all’attivo, che ha dovuto ritirare dal mercato, vincitore del Premio Satira Politica nel 2017. E poi una collaborazione con il quotidiano Il Tempo, il Corriere della Sera, la sua presenza a Porta a Porta, spettacoli live, e, ovviamente, le vignette che impazzano sul web.
Io ho avuto il piacere di parlargli più volte e di “incontrarlo” virtualmente, chiacchierando con lui durante una diretta live sulla piattaforma Instagram e posso rivelare che Federico mi ha piacevolmente sorpreso per i suoi modi garbati e per il suo spessore, soprattutto umano. E tra una risata e una considerazione seria, l’ho anche intervistato eh…


Federico, tu sei l’autore di satira politica più forte del momento. Le vignette targate #lepiùbeĺlefrasidiosho sono, infatti, diventate virali oltre ad essere protagoniste di molte trasmissioni televisive e testate giornalistiche nazionali.
Tuttavia nella vita tu fai un lavoro normale : sei un impiegato in una grande azienda.
Ti senti un poco come Clark kent che, di giorno, era giornalista e all’occorrenza Superman??

E certo, come no!
Che poi, il perché Clark quando si toglieva gli occhiali, metteva la tutina e nessuno lo riconosceva, resterà sempre un mistero per me… boh!

Sarà per via della tutina suppongo! Ad ogni modo Federì… mi dici se e in cosa siete diversi tu e il tuo Alter ego??
Beh, sui social e con le vignette io devo essere pungente e sarcastico ma, e mi pare ovvio, la persona che c’è dietro tutto questo, ha mille altre sfaccettature.
Sai, mi incazzo da morire quando, nel mio profilo Facebook personale, esprimo un parere qualunque e arrivano i soliti idioti che mi additano come “quello delle vignette”, quasi non fossi autorizzato a scrivere un’opinione.
Vai a far capire che va bene le vignette, ma poi sono anche adulto strutturato, con un bagaglio di esperienze, cultura e altro…

Mi racconti l’inizio della tua avventura di vignettista: dalla scoperta del sito di Osho fino alle minacce di querele arrivate dalla setta del Santone??
La verità è che io per tre anni ho preso questi scatti di Osho e li pubblicavo associando frasi e luoghi comuni al Santone, nulla di offensivo sia chiaro…
Solo che poi il fenomeno è diventato virale e la Fondazione che fa capo a Osho negli Stati Uniti mi ha rotto le palle, obbligandomi a cancellare tutto e velocemente dall’account Facebook e persino imtimantomi di ritirare dal mercato i tre libri che, nel frattempo, avevo pubblicato. Mi è spiaciuto ma devo ammettere che, grazie alla questione, la mia notorietà è aumentata. Quindi dovrei ringraziarli.

E infatti da quel momento tu cambi registro e inizi a fare sarcasmo su politica e attualità accompagnando le foto con brevi dialoghi in romanesco. Ma è vero che hai modificato un poco lo slang affinché fosse comprensibile da Nord a Sud?
Eh si… se le battute devono essere lette e comprese da tutti, non posso scriverle esattamente come andrebbe fatto. Cerco di non fare inceppare il lettore rendendole fluibili. Ovviamente arriva sempre il personaggio di turno che mi commenta ” Ah ma in romanesco non si scrive così “. E grazie…

Ma solitamente è la foto che ti ispira oppure ti viene prima la battuta??
Può succedere l’una o l’altra cosa in realtà.
Certe foto te la chiamano proprio la battuta eh… poi sarò bravo io a far sì che risulti geniale. Anzi sicuramente è così ( ride).

A proposito di genialità, tu hai un profilo Facebook con oltre un milione di seguaci e per muovere tanta gente sui social ne occorre di genio, oltre a dovere avere una personalità aggregante. Ma tipo, mamma tua no, che appartiene ad un’altra generazione, come spiegherebbe alla comare che va a prendere il caffè da lei, cosa fa il figlio?
Credo che mia madre descriverebbe questa cosa come un’evoluzione del vignettismo classico.
Sai, lei è la mia più grande sostenitrice: compra tutte le riviste o giornali su cui ci sono interviste o vignette.

Eh ma non le legge solo mamma le tue vignette, anzi.
Pare lo facciano tutti i politici e pure il Santo Padre??
Ma chi si arrabbia di più: sinistra, destra, centro… nord, sud, ovest, est??

Vero tutto. Mi leggono i politici e spesso mi scrivono pure divertiti. Ad incazzarsi di più sono i loro sostenitori : i più agguerriti col sottoscritto sono quelli dei Cinque Stelle.
Che poi, io prendo di mira tutti eh… da Salvini alla Meloni che è pure amica mia, a Renzi e Conte che, al momento, è il bersaglio preferito ma solo a causa della Pandemia, per dire.
Poi le mie idee politiche sono note ma non influenzano certo la mia satira, anzi.
Il Papa? So che mi legge e si diverte pure, chissà se un giorno lo conoscerò.

Federì… io sono campana e non mi hai nominato il nostro governatore De Luca. Come mai? Non ti ispira?
La verità è che con De Luca è difficile. Lui ha dei tempi comici a attoriali straordinari.
Fa già tutto da solo : sarebbe fare satira sulla satira!

Le tue vignette le vediamo a Porta a Porta, lette da attori importanti come Favino, pubblicate su Il Tempo, su Il Corriere della sera e protagoniste di altre note trasmissioni televisive. Ecco, come vivi questa notorietà?? Saltelli felice, chiami mamma soddisfatto, ti vanti con gli amici o… cosa??
Vuoi sapere la verità??
Io ho una sorta di estraneità con tutto ciò che accade.
È come se lo osservassi da fuori, come se non fossi io il protagonista.
In realtà lo vivo attraverso le reazioni altrui, di chi mi circonda e mi dice ” Aho… ma sei stato da Vespa? Ti rendi conto??”.
Ed io no, mica mi rendo conto.

Tu nasci grazie ai Social: cosa demonizzi e cosa salvi dei vari Facebook, Instagram e Twitter??
Credo che spesso i social sfuggano di mano, tutti si sentono autorizzati a scrivere tutto, a partire dai nostri politici. Odio i commenti senza senso, ignoranti e quelli violenti.
Salvo il fatto che le notizie corrano velocemente, che tutti abbiano la possibilità di comunicare e tenersi informati.

Federico, come stai vivendo questa quarantena obbligata causata dalla diffusione del covid19??
Sono in smart working, poi vedo tanti film: mi mancano solo i primi esperimenti del Fratelli Lumière e poi li ho visti tutti.
La sera faccio belle passeggiate in corridoio col golfino sulle spalle per evitare escursioni termiche, poi accendo l’aria condizionata illudendomi sia tramontana… cose semplici insomma !(ride)

Dove si vede Federico Palmaroli tra cinque anni??
Mi vedo ancora qua a casa.
In quarantena!! ( ride)

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