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UNA VITA MILLE VITE

Intervista a Sabina Negri giornalista, drammaturga, scrittrice, attrice teatrale.

Scrittrice, attrice di teatro, drammaturga, giornalista ed opinionista. Sabina Negri . Dotata di un carattere radioso e di un linguaggio ricco di verve, nei suoi lavori spazia dalle tematiche “leggere” alle questioni più delicate. Donna molto affascinante  e glamour, è ammirata per la sua geniale eleganza sui social.Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lei per farci raccontare la sua carriera professionale  e qualche momento importante della sua vita,vissuta sempre con il sorriso sulle labbra.

Da poco è mancato il Grande Carlo Delle piane, sappiamo che eri molto legata a lui cosa ci puoi raccontare di questo vostro sodalizio artistico ?

Pensa, a 19 anni  appena finito liceo ho iniziato a scrivere racconti, monologhi teatrali. Tutto in un cassetto. Poi ho incontrato l’uomo che ha cambiato la mia vita: Carlo Delle Piane. L’ho abbordato al ristorante. “Maestro, mi dia retta”. Fu gentilissimo. Dopo qualche mese recitò un mio monologo a Genova. E’ stato Carlo ad accompagnarmi all’altare quando mi sono sposata,  e con lui ho percorso un lunghissimo tratto del mio percorso professionale. Era un uomo molto generoso che metteva la sua esperienza al servizio degli altri. Mi manca già parlare con lui era sempre una fonte di grande ispirazione.

Adesso invece a quali progetti attuali stai lavorando?

Per prima cosa mi dedico sempre con grande passione ai laboratori teatrali della mia Associazione Culturale “BLU” che teniamo in carcere. Poi continuo il mio impegno a Mattino Cinque (Canale 5) e a Telelombardia . Posso dire che  torneremo presto  in scena con il mio spettacolo sul grande Gianni Brera  . Questo progetto teatrale   racconta una personalità complessa, ricca di sfaccettature,GIOANN BRERA l’inventore dei centravanti”, spettacolo dedicato al più grande giornalista sportivo italiano di sempre, colui che ha inventato un linguaggio per raccontare il calcio, il ciclismo, l’atletica come “epos”.a pièce, fra parole e musica, fa riemergere la personalità complessa di Brera. Grazie alla bravura di Bepo Storti che  impersonifica magnificamente il grande giornalista sportivo.  Credo che scelta migliore non si poteva fare, Bepo si è calato nella parte in modo incredibile, sembra di vedere veramente il  Gioann!

Un progetto futuro da realizzare?

Mi sono dedicata alla scrittura di  uno spettacolo su Angelo Fausto Coppi da Castellania  l’eroe contadino . Sto raccogliendo tutti i  documenti possibili su questo  personaggio stupendo . Raccontando Brera non avevo nessun  punto di riferimento visto la sua vita,invece qui qui c’è tutto . Trama incredibile:  Amore , epica, Leggenda, tragedia.  Punto centrale della vicenda , la mitica  Dama Bianca  (Giulia Occhini) fu protagonista di una relazione sentimentale extraconiugale  con il ciclista negli anni cinquanta.  All’epoca destò scandalo. Leggendo bene le carte e i documenti posso dire che fu una vera  propria persecuzione . Spero di poter portare presto in scena questa storia che racconta un grande campione e un epoca importante per della nostra Italia.
Invece qual è stata  la più grande emozione provata nella tua carriera ?
Di momenti  importanti ed emozionanti ne posso citare tanti . Ti racconto questa avevo appena visto al Nuovo di Milano il maestro Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer in Antonio e Cleopatra, lo spettacolo che decise della mia vocazione.  Poi ho avuto la fortuna Trovarmeli davanti accanto a Ferzetti e a Gino Paoli fu per me un vero e proprio choc. Davvero a quei giganti del gran teatro era piaciuta la piccola prova di una piccola autrice che si reggeva malferma sulle gambe come un pulcino appena uscito dall’uovo? Non riuscivo a crederci. Però devo dire che di questa vita tutta emozionante , la cosa più appassionate è stata la nascita di mia figlia Bianca Maria perchè ha cambiato  la mia vita  in meglio.
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A proposito di figli, puoi raccontarci che mamma sei?
Sono una mamma presente. In ogni momento che posso  sono con mia figlia. Ormai non faccio più vita mondana,  vado a letto  presto alle nove  di sera ,  sono mamma 100 %  . In tutte queste cose che faccio, cerco sempre di   ritagliarmi del tempo per stare con con lei.
Se non avessi intrapareso questo percorso artistico oggi chi saresti?
Bella domanda. Vengo da una  famiglia di medici ,  loro curano il  corpo io  invece lo spirito  delle persone . Nella mia scrittura  tento sempre di tenere un tono brillante. Io credo che  bisogna saper ridere , la gente ha bisogno di momenti di svago e leggerezza .
Ci racconti un aneddoto simpatico  ?
Sono tanti, ti posso dire che quando mii divertivo a scrivere al femminile per le donne , adesso scrivo solo cose maschili . Adesso parlare delle le donne  è molto più  difficili ,  ma sono felice di avere figlia donna .
Nella mia carriera professionale ho fatto tante battute che di ogni tema dal matrimonio sino allo sport.  Adoro quando le persone  prendono le cose che non devono prendere seriamente per cose importanti e viceversa.
Da grande amante di Milano come ti sembra cambiata la città oggi?
Io amo milano , oggi vuole essere una città europea metropolitana e in parte  ci sta riuscendo .  Mi anche che  i milanesi vogliono bene alla loro città’,  la curano bene  e aiutata dai milanesi . Invece  quello che non mi piace e la milanesità stupida del tipo: ” Faccio tutto io – Ghe pensi mi “. Quando sono in tetro uso molto  il dialetto milanese perchè  adoro la mia lingua che trovo stupenda in alcuni suoi passaggi.
La tua passione calcistica non pende per le squadre di Milano vero?
Si sono una super tifosa della mitica Sampdoria. Pensa il grande Brera era del Gonoa anche qui una piccola similitudine . Che ricordi per me la grande squadra blucerchiata targata Mantovani-Boskov con grandi campioni come Vialli e Mancini . Momenti emozionanti indelebili  che non potremo mai dimenticare noi tifosi . Poi con il tempo mi è capitata una cosa incredibile , mi sono spostata nella villa di Gianluca Vialli . Da sampdoriana  Doc il massimo (ahah ride ndr).
Photo Credit: PH Gianni Ansaldi

 

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