WALTER 100
Walter Chiari avrebbe 100 anni, talento e sregolatezza per il grande Mattatore della tv italiana
(Milano)- L’8 marzo del 1924 nasceva a Verona Walter Michele Armando Annicchiarico, a tutti noto come Walter Chiari.Straordinario attore comico dalla vena istrionica esplosiva, protagonista del nostro spettacolo dal teatro di rivista alla televisione passando per il cinema. Una vita da romanzo. Studente ribelle a Milano dove la famiglia si era trasferita, lascia presto gli studi dividendosi tra mille lavori (magazziniere, elettrotecnico, impiegato di banca, cronista, caricaturista) e una promettente carriera sportiva: era un buon pugile leggero, ma fu costretto a lasciare dopo il titolo di campione lombardo dei Pesi Piuma nel 1939, tennista, nuotatore, perfino campione di bocce. Ripresi gli studi, prese il diploma al liceo scientifico, ma fu costretto dalla guerra ad abbandonare l’università nel 1943.
Si arruola nella X Mas della Repubblica Sociale, viene chiamato dall’esercito tedesco finendo in Normandia e poi catturato dagli alleati che lo condussero a un campo di prigionia vicino a Scandicci. Con il 1946 tornò a essere un uomo libero. A teatro viene notato da Marisa Maresca, regina della rivista, che lo volle nel cast di Se ti bacia Lola. Si trasferisce a Roma per dedicarsi alla carriera dell’attor comico di rivista. Seduttore irresistibile ( Ava Gardner, Lucia Bosè, Alida Chelli, mamma del figlioSimone Annichiarico, è l’ unica che ha sposato, fino all’ultima compagna Patrizia Caselli), è l’artista che tra gli anni Cinquanta e Sessanta ha il mondo in mano. Bello, elegante, amato e finito nei guai per la cocaina (Simone è nato quando era in carcere), Chiari è morto a Milano per un infarto, a 67 anni, nel residence che lo ospitava, il 20 dicembre 1991.
Ma un personaggio “irregolare” (o geniale) come Walter Chiari che tipo di rapporto aveva con gli altri grandi del suo ambiente? “Credo che i legami più forti mio padre li avesse con la vecchia guardia – spiega Simone -. Lui è uscito a metà tra la generazione dei Totò, Macario, Gilberto Govi e quella di Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Vianello, ma mio padre già a 18/20 anni era capo comico e quindi girava il teatro di rivista ed era molto molto legato ai Macario, ai Totò, ai Dapporto. Forse per questo stava più volentieri con quelli un po’ più grandi di lui, ma solo perché lui negli anni 40 faceva la rivista, Sordi o Tognazzi no”.
Deve il suo successo soprattutto alla tv di cui divenne protagonista fisso fin dal 1958 quando apparve insieme a Carlo Campanini con il suo cavallo di battaglia, “Il Sarchiapone” che ogni volta riproponeva con aggiunte, modifiche, invenzioni in un flusso continuo di improvvisazione. Da allora e per oltre 10 anni fu un geniale mattatore e sperimentatore tra “Studio Uno” con Antonello Falqui regista, “Canzonissima” con Mina e Paolo Panelli, fino a “Speciale per voi”. Proprio in quello studio, nel 1970, fu raggiunto dalla polizia con l’accusa di detenzione e spaccio di droga, rimanendo poi in carcere per 98 giorni finché venne assolto dall’accusa di spaccio ed ebbe la condanna con la condizionale per uso di stupefacenti. Anni dopo ammise senza nascondersi di aver fatto uso di cocaina, raccontando che fin dal primo dopoguerra ne circolava molta in teatro (“i ballerini che dovevano reggere Wanda Osiris si aiutavano così tutte le sere”), ma che mai e poi mai ne era stato dipendente o spacciatore. Per dieci anni la Rai gli chiuse tutte le porte, mentre l’opinione pubblica sembrava non perdonargli una vita fuori dalle regole, mentre il cinema e le nascenti emittenti private non gli offrirono l’opportunità di tornare a cavalcare il successo di un tempo. Quando le cose sembrarono tornare a girare per il verso giusto, nel 1985, ancora una volta un pentito – lo stesso che accusava Enzo Tortora – lo rimandò davanti ai giudici accusandolo nuovamente di commerciare cocaina. Assolto già in istruttoria, Walter Chiari uscì comunque distrutto da quella vicenda e da allora cominciò un declino concluso, la notte dal 19 dicembre 1991, da un infarto. Venne ritrovato senza vita il mattino dopo nel suo residence milanese.
A Walter Chiari sarà dedicata la giornata del 14 marzo del “Sudestival” di Monopoli, giunto alla sua 24esima edizione. Oltre alla presentazione in anteprima al Sud di “100% Walter. Biografia di un genio irregolare”, con entrambi gli autori ospiti in sala, ci sarà anche la proiezione del doc “Meglio esser chiari” di Cecilia Formenti, con Simone Annichiarico, e del famoso “Walter e i suoi cugini” di Marino Girolami.