ISLANDA: SI APRE UNA NUOVA BOCCA NEL VULCANO
Gas e lava sono sgorgati lunedì da una nuova fessura nel vulcano islandese provocando l'evacuazione di centinaia di escursionisti che come ogni giorno
(Valle di Geldinga)- La nuova fessura, individuata da un elicottero da turismo, è lunga circa 500 metri di lunghezza, a circa un chilometro dal luogo dell’eruzione nella valle di Geldinga. Il Dipartimento islandese per la gestione delle emergenze ha annunciato un’immediata evacuazione della zona sebbene non ci fosse un imminente pericolo a causa della distanza del sito dai sentieri escursionistici più battuti. L’ufficio meteorologico islandese ha dichiarato che la nuova attività vulcanica non dovrebbe influenzare il traffico al vicino aeroporto di Keflavik.
Il vulcano da tempo dormiente sulla penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell’Islanda, si è risvegliato il 20 marzo scorso dopo che decine di migliaia di terremoti erano stati registrati nella zona nelle tre settimane precedenti. È stata la prima eruzione vulcanica della zona in quasi 800 anni. La vicinanza del vulcano alla capitale dell’Islanda, Reykjavík, a circa 32 chilometri di distanza, ha portato un flusso costante di turisti nella zona, Nonostante il Paese sia in isolamento parziale per combattere la diffusione del coronavirus.
Migliaia di curiosi si sono riversati nel fine settimana sotto il vulcano in eruzione in Islanda per ammirare lo spettacolo ipnotico dei fiumi di lava rossa incandescente. Alcuni scienziati presenti per studiare il fenomeno hanno grigliato hot dog e marshmallow sulle braci ardenti della lava in raffreddamento per gli escursionisti. L’eruzione di una fessura vicino al monte Fagradalsfjall, iniziata venerdì scorso in tarda serata, è stata la prima in questo sistema vulcanico da circa 900 anni. Il vulcano si trova a soli 40 chilometri dalla capitale Reykjavík ed è raggiungibile dopo una passeggiata di 90 minuti dalla strada più vicina.
Circa 30.000 persone hanno visitato la zona dall’inizio dell’eruzione, secondo l’Ente del turismo islandese. Filmati in diretta dalla zona hanno mostrato piccole fuoriuscite di lava provenienti dalla nuova fessura. Il geofisico Magnus Gudmundsson ha detto che l’eruzione vulcanica potrebbe muoversi verso nord dalla sua posizione originale: “Ora vediamo meno lava proveniente dai due crateri originali”, ha dichiarato a Associated Press, “Questo potrebbe essere l’inizio della seconda fase”.
L’Islanda, situata sopra un ‘hot spot’ vulcanico nell’Atlantico del Nord, ha in media una eruzione vulcanica ogni quattro o cinque anni. L’ultima è stata quella di Holuhraun nel 2014, quando un’eruzione ha sparso lava delle dimensioni di Manhattan sull’altopiano della regione interna. Nel 2010, la cenere del vulcano islandese Eyjafjallajokull ha bloccato gran parte del traffico aereo internazionale per diversi giorni.
È assolutamente mozzafiato”, dice Ulvar Kari Johannsson, un ingegnere di 21 anni che ha trascorso la domenica visitando il luogo. “ha un odore piuttosto sgradevole. Ma la cosa più sorprendente sono sono stati i colori della lava: molto, molto più intensi di quello che ci si aspetterebbe”. Sul sito viene costantemente controllato il livello di inquinamento, in particolare di diossido di zolfo che può essere letale. Con livelli troppo alti, l’accesso viene bloccato, come è avvenuto lunedì mattina.
La lava incandescente ribolle e sgorga da un piccolo cono nella valle di Geldingadalur, accumulandosi nel bacino e diventando lentamente un piccolo lago nero e denso man mano che si raffredda. Finora, secondo gli esperti, circa 300.000 metri cubi di lava si sono riversati dal terreno, per una eruzione che è considerata relativamente piccola e controllata. L’accesso al sito era stato inizialmente bloccato ma già da sabato pomeriggio era stato consentito ai visitatori di avvicinarsi, sebbene seguendo regole rigide. Domenica sera le condizioni meteo sono peggiorate e i soccorritori hanno dovuto aiutare decine di persone infreddolite che al buio non riuscivano a tornare alle proprie auto.