Alida Pantone
Quando sono stata contattata dalla redazione di Twikie per questa intervista, ho iniziato a buttar giù una lista di film e spettacoli teatrali in cui ho lavorato, quelli più significativi e quelli in produzione. Ed ho cercato le foto dei servizi fotografici migliori. Avrei potuto scrivere di quanto è stato interessante lavorare ad un dramma storico con Pippo Franco o delle pubblicità e film girati qui a Londra, dell’esperienza al Festival di Cannes. Ma ho cambiato idea perché il mio curriculum lo potete leggere un po’ ovunque sul web. Fare l’attrice a Londra è un’esperienza interessantissima e non posso raccontarvela solo mostrandovi la punta dell’iceberg. Quindi ho deciso di portarvi con me “dietro le quinte”.
Cerco di alzarmi la mattina presto, così posso fare colazione guardando l’alba che si riflette sui grattacieli di Londra, che non solo è uno spettacolo per la vista ma mi ricorda dove sono arrivata e quanto sono fortunata. Se i miei coinquilini non stanno dormendo, faccio gli esercizi per la voce insieme al “risveglio muscolare” (esercizi leggeri per sciogliere la tensione del corpo, che in genere gli attori fanno sempre prima di andare in scena).
Durante la settimana devo essere operativa dalle 10am come Agente principale della cooperativa di attori che ho fondato (PAL Pro-Actors London). Il mio lavoro consiste nell’essere reperibile per Casting Directors ed Attori almeno fino alle 6pm. Quindi controllo i casting su Spotlight (il sito di riferimento per Casting Directors ed attori Professionisti) e suggerisco gli attori PAL per i ruoli appropriati. Ovviamente questo non basta per essere chiamati per i provini, quindi utilizzo la mia esperienza in giornalismo e social media per promuovere gli attori della coop (me compresa) con comunicati stampa da mandare a diversi siti web e una mirata campagna di promozione sui principali social media (Facebook, Twitter, Instagram).
Programmo circa 10 post al giorno per far sapere ai nostri followers in cosa siamo impegnati al momento (spettacoli teatrali, provini andati a buon fine, apparizioni in programmi tv o al cinema…) ma anche citazioni ispirazionali e motivazionali. Di solito programmo la maggior parte dei post la notte, mentre gli altri dormono, così sono tranquilla di non essere disturbata e soprattutto nessuno mi corre dietro. E così il giorno dopo è tutto pronto e se sono impegnata sul set, devo solo affidare il “PAL telefono” all’attore più libero.
Le cooperative di attori sono una realtà in crescita, almeno qui a Londra. Anche i Casting Directors tendono a preferirle rispetto agli Agenti. Per gli attori significa avere un maggior controllo e consapevolezza dei casting disponibili, ma anche un impegno diretto e tangibile nella costruzione della propria carriera.
Un’altra cosa che ho imparato qui a Londra è saper puntare sui nostri punti di forza. L’essere un’attrice Italiana all’estero, con il suo particolare accento, è uno di questi. Da quando ho abbracciato questo status, un nuovo mondo di opportunità mi si è aperto. E mi sono unita al N.I.A.L. (Native Italian Actors in London), gruppo nato proprio dall’esigenza di rendere facilmente reperibili ai Casting Directors attori italiani in grado di parlare fluentemente entrambe le lingue.
Essere un Attore non è facile. E’ un costante mettersi in gioco, promuoversi, essere giudicati. E’ una infinita ricerca di lavoro, con il tasso più alto di rifiuti. Ci vuole una pelle molto dura ed una forte forza di volontà per non cadere in depressione. Molti attori che conosco ne soffrono a diversi livelli.
Per ogni casting a cui mando il mio cv, ci sono circa altre 10mila attrici con le mie stesse caratteristiche adatte a quel ruolo. Generalmente, circa 25 vengono chiamate per il provino, poi 5 per la seconda chiamata e solo 1 sarà scelta per il ruolo. Quindi già il provino rappresenta una vittoria! :)
Quindi è importante tenersi occupati tra un lavoro e l’altro! Io tendo a non avere un attimo libero (forse esagero). Quando non sono sul set, mentre lavoro per i Pro-Actors, organizzo anche un piccolo Film Festival quadrimestrale (London Rolling Film Festival), grazie al quale ho la possibilità di vedere tantissimi film internazionali, conoscere nuovi registi ed organizzare una serata con altri professionisti con cui creare nuove collaborazioni.
Come nasce questa tua grande passione per la recitazione?
Credo sia colpa del fruttivendolo della mia città natale, dove da piccola andavo a fare la spesa con mia nonna. Quando mi vedeva mi salutava sempre chiamandomi “Alida Valli”. Non solo lui, anche altri mi chiamavano spesso come la famosa attrice. Per colpa loro sono cresciuta con la convinzione di poter essere anche io una grande attrice. I laboratori, la passione ed il diploma in recitazione cinematografica sono venuti dopo. :)
A quale progetto stai lavorando adesso?
Ho la fortuna di essere coinvolta in diversi progetti molto interessanti.
E’ al momento ancora in fase di riprese il film “The Rapture”, di William Steel (con Jaime Murray, Danny Dyer, Billy Murray) nel quale interpreto “Isabella” e di cui purtroppo non sono ancora autorizzata a dire di più.
In fase di riprese è anche il music video del nuovo singolo degli HeavenBlast “Alice in Psychowonderland”, in cui interpreto una interessante versione di Alice nel Paese delle Meraviglie. E’ un progetto che mi sta particolarmente a cuore non solo perché mi riporta al mio passato di “metallara” ma anche perché Donatello Menna (frontman del gruppo) è un caro amico.
Altro progetto, al momento in giro nei festival di tutto il mondo, è il cortometraggio “My Baby Shot Me Down”, diretto da Daniella Daemy. Un gruppo di “super-eroine” ha la sua rivincita sugli uomini che hanno abusato di loro. Un modo molto originale di affrontare il tema della violenza domestica. Il film conta già diverse nominations e 2 premi come best short film all’Open World Toronto Film Festival ed al Festival Internazionale del Film di Southampton.
Il 17 Dicembre ci sarà invece qui a Londra la proiezione riservata al cast e la troupe di un altro meraviglioso cortometraggio a cui ho lavorato recentemente: “The Lift”, scritto da Mark Clementson e diretto da Luisa Pretolani, in cui interpreto Katie al fianco dell’attore italiano di fama internazionale Ivano Marescotti (Ed, mio padre). Katie è una giovane donna che sta morendo di cancro. Le sfide a cui questo personaggio mi ha messo di fronte sono state molteplici e tutte molto costruttive. Sono molto grata per aver avuto questa opportunità e vorrei cogliere l’occasione per ringraziare la casting director Evelynne Ralph-Larner ed ovviamente Luisa Pretolani per avermi dato fiducia. Lavorare con un team di grandi professionisti internazionali è stato un vero onore oltre che piacere. Inoltre, e con questo chiudo, vorrei citare un nome su tutti nel team di produzione: Massimiliano “Valli”. Tutto torna (vedi risposta alla prima domanda)! ;)
Mi sono trasferita a Londra circa 3 anni fa’. Ho avuto la fortuna di incontrare subito altri attori molto disponibili che mi hanno aiutata passo passo a completare i passaggi principali per poter lavorare come Attrice qui. Ho quindi investito in foto professionali (headshots), iscrizione a Spotlight (il sito di riferimento per i casting directors inglesi) ed EQUITY (il sindacato degli attori inglesi). Ho iniziato subito a partecipare a workshops organizzati dalle principali scuole di recitazione di Londra e così a lavorare per piccole produzioni indipendenti per poter mettere insieme uno showreel.
Il mestiere dell’attore è uno dei più difficili. Costantemente alla ricerca di nuovi lavori in uno degli ambienti più competitivi e quindi col più alto tasso di rifiuti. Cercare di lavorare a tempo pieno in questo settore è quasi impossibile. Una città come Londra offre molte possibilità, non solo di trovare lavoro ma anche di lavorare per delle grandi produzioni internazionali e tutto ciò che comportano (grossi budget, visibilità, qualità). Non avevo grosse aspettative quando mi sono trasferita, ma ho subito notato le straordinarie opportunità che questo Paese poteva darmi (e mi sta dando).
Oltre a lavorare professionalmente come Attrice, ho fondato una cooperativa di Attori (PAL Pro-Actors London) ed il “London Rolling Film Festival”, di cui sono anche Direttrice Artistica. Entrambi i progetti mi stanno dando grandi soddisfazioni, crescendo velocemente sia in reputazione che in numero di presenze.
Cosa ti manca della nostra bella Italia?
Sicuramente il clima, anche se devo ammettere che mi sto “acclimatando” alle temperature Londinesi. Ed il cibo. Ci sono diverse pizzerie molto buone qui a Londra, ma il cappuccino e la bomba alla crema ancora non sono riusciti ad esportarli!
Come ami trascorrere il tempo libero?
A dire la verità ultimamente non ho molto tempo libero. Devo scrivere note nel mio calendario anche per ricordarmi di bere e mangiare! Cerco di mantenere una vita sociale molto attiva, partecipo ad almeno 2 eventi a settimana dove so di poter incontrare altri attori, registi e professionisti del mondo dello spettacolo. Sempre più spesso vengo invitata all’inaugurazione di nuovi locali, mostre, anteprime di amici. Il mio tempo libero è comunque dedicato al mio lavoro, un lavoro che amo e che mi sta dando davvero tante soddisfazioni. Ho ancora tanta strada da fare ma posso davvero dire di starmi godendo il viaggio.
Quando ho meno impegni, se il tempo è bello, faccio lunghe passeggiate sul lungofiume fino al cinema (dove vado comunque circa 3 volte a settimana). Se il tempo è davvero brutto o sono particolarmente stanca, preparo una porzione gigante di popcorn e guardo serie tv su Netflix.
Ci dici un progetto che vorresti realizzare?
I progetti che vorrei realizzare sono tutti in corso d’opera. Il cassetto dei sogni è stato aperto ed i sogni stanno diventando realtà concrete. Ma se avessi una bacchetta magica farei apparire immediatamente i contratti in cui sono scritturata per lavorare con (in ordine casuale) Baz Luhrmann, P.J.Hogan e Joe Wright. :)