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Coronavirus, Borrelli: calano i morti e le terapie intensive | In Lombardia obbligatorio uscire con una protezione

Consiglio Superiore di Sanità: "Bene i numeri ma la fase critica non è stata superata". Morto un poliziotto della scorta di Conte. Sono 80 i medici e 25 gli infermieri deceduti

(Roma)- Sono 88.274 i casi positivi di coronavirus (+2.886 rispetto a ieri). Lo afferma il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, spiegando che sono diminuiti di 74 unità i ricoveri in terapia intensiva. Calano anche i morti: 681 i nuovi decessi (in totale 15.362). Venerdì l’aumento era stato di 766. In Lombardia da domenica “quando si esce bisogna usare una protezione su bocca e naso”, lo annuncia Fontana. Il Consiglio Superiore di Sanità: “Bene i numeri ma la fase critica non è stata superata”.

La data di inizio della ripresa “dopo Pasqua solo se calano i contagi” ma “bisognerà convivere con il virus e con il distanziamento sociale fino al vaccino”. Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, all’appuntamento del sabato su Facebook e You Tube dell’Associazione Luca Coscioni.

“Dovremo investire in educazione, abituarci all’uso delle mascherine, che sono in arrivo. Ne serviranno milioni”, dice Sileri. Finché non sarà disponibile un vaccino, conclude, “è ipotizzabile il verificarsi di nuovi focolai, ma sicuramente saranno più controllabili”.

Altri due medici sono deceduti per l’epidemia di Covid-19. Sono, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Paolo Peroni (medico chirurgo specialista in Oftalmologia) e Giandomenico Iannucci (medico di famiglia). Il totale dei decessi sale a 80.

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