Locali aperti di notte, accolto ricorso di De Luca contro de Magistris
Il Tar della Campania ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalla Regione contro il Comune di Napoli in relazione all’ordinanza del sindaco Luigi de Magistris che estendeva l’orario di apertura dei bar fino alle 3,30 nel weekend
(Napoli)- Il Tar sospende l’ordinanza sulla movida del Comune di Napoli: “è in contrasto con l’ordinanza della Regione Campania e può aggravare la situazione sanitaria”. Nel braccio di ferro sugli orari dei baretti, vince il governatore Vincenzo De Luca. Il tribunale amministrativo della Campania, infatti, ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dagli avvocati di Palazzo Santa Lucia.
I giudici amministrativi hanno infatti sospeso l’ordinanza del sindaco Luigi de Magistris che consentiva l’apertura dei locali fino alle 3,30 del mattino. Per il Tar, che ha emesso un decreto di sospensiva firmato dal presidente del Tribunale Salvatore Veneziano, i due provvedimenti di tenore opposto creavano confusione tra i cittadini e dunque va privilegiata la linea dura della Regione. I giudici hanno ritenuto che sussista il rischio “dell’aggravamento del rischio sanitario anche in ambito ultracomunale, atteso il prevedibile afflusso dai comuni limitrofi, se non da tutta la provincia, sul territorio del comune Napoli in ragione dei più ampi orari previsti dall’ordinanza sindacale e delle eventuali attività ludiche dalla stessa consentite”. Oltretutto, per il Tar, la doppia ordinanza causerebbe una situazione “di incertezza” tale da ingenerare “dubbi sulla liceità dei comportamenti da tenere, da parte degli operatori economici e degli avventori» con «potenziali rischi di ordine pubblico”.
Il decreto di sospensione è stato firmato direttamente dal presidente del Tar della Campania, Salvatore Venenziano. Si tratta di una procedura d’urgenza che ha disposto l’immediato congelamento dell’ordinanza Sindacale del Comune di Napoli numero 248, firmata dal sindaco Luigi de Magistris venerdì scorso, 29 maggio. L’ordinanza di de Magistris, infatti, confliggeva con quella emanata la mattina di venerdì dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che aveva disposto la chiusura dei baretti all’una di notte, con divieto di vendita da asporto degli alcolici dalle 22. Mentre il dispositivo di de Magistris prevede per Napoli apertura fino alle 3,30 dal giovedì al sabato e fino alle 2,30 gli altri giorni. Una misura giudicata dal Tar “in senso difforme, ed ampliativo, rispetto a quanto al riguardo previsto dalla ordinanza del Presidente della Regione Campania numero 53, consentendo altresì l’eventuale svolgimento di attività ludiche”.