Venezia 80: “Povere creature!” Leone d’oro, a Matteo Garrone il Leone d’argento
Per "Io capitano" premiato anche Seydou Sarr. Il pubblico che ha votato per la sezione "Orizzonti Extra" ha premiato "Felicità" di Micaela Ramazzotti
A Venezia 80 il Leone d’oro è stato assegnato a “Poor Things” (“Povere creauture!”) di Yorgos Lanthimos. Matteo Garrone, con “Io capitano”, ha vinto il Leone d’argento per la miglior regia. Sempre per il film di Garrone è stato anche premiato Seydou Sarr con il premio Marcello Mastroianni per l’attore emergente. La Coppa Volpi è andata a Peter Sarsgaard per “Memory” per la migliore interpretazione maschile, e a Cailee Spaeny, per “Priscilla”, per quella femminile.
“Venezia 80” si chiude così con buona parte dei pronostici rispettati e grande soddisfazione da parte delle opere italiane, che portano a casa diversi premi. Ad aprire la cerimonia di chiusura di questa 80esima edizione è stata come da tradizione la madrina, Caterina Murino. “Ci siamo, è arrivato il momento che tutti aspettavamo. Questi giorni veneziani sono stati come abbiamo promesso indimenticabili, come tutti i film della mostra – ha detto -. Storie bellissime che ci hanno incantato. Ed è bellissimo trovare un pubblico così presente in tutte le sale, dalla mattina alla notte”. “E proprio sotto le ali migliori di Venezia è arrivata la conferma di una cosa che le sale ci insegnano da sempre – ha proseguito -: tutti questi sogni hanno senso solo se continuiamo ad avere il coraggio di sognare tutti insieme, seduti fianco a fianco proprio come voi – ha aggiunto rivolgendosi al pubblico -. Allora grazie a tutti voi che continuate a farci sognare”. Murino ha concluso con i ringraziamenti di rito alla Biennale, con una menzione speciale “a Barbera per avermi voluta e sostenuta”.
E’ quindi arrivato il momento della consegna dei premi, iniziando dalla sezione Venice Immersive. “Empereur” di Marion Burger e Ilan Cohen ha vinto il Premio per la Realizzazione, a “Flow” di Adriaan Lokman è andato il Premio Speciale della Giuria, mentre “Songs for a Passerby” di Celine Daemen ha vinto il Gran Premio Venice Immersive.
La sezione “Venezia Classici” assegna il premio per il miglior film restaurato e per il miglior documentario sul cinema. Miglior restauro è stato giudicato quello del film “Moving” di Shinji Somai, mentre il miglior documentario è “Thank You Very Much” di Alex Braverman. Per il premio “Orizzonti Extra” degli spettatori va a “Felicità“, il film che ha visto Micaela Ramazzotti debuttare alla regia. La commozione le ha tolto inizialmente le parole, e poi è partita la lunga lista di ringraziamenti. “Dedico questo premio a tutte le persone che mi vogliono bene – ha detto -. Ci ho messo l’anima per arrivare al vostro cuore: se sono qui è grazie a tutti voi. Dedico questo premio a chi sta vivendo un momento difficile, delicato, di infelicità nella vita. L’infelicità può durare a lungo, ma bisogna lottare sempre per la felicità, cosa di cui tutti noi abbiamo bisogno”.
E’ quindi salita sul palco la giuria che ha assegnato il premio “Leone del futuro“, opera prima Luigi De Laurentiis. A consegnare i due assegni da 50mila dollari, al regista e al produttore del film vincitore, è stata Claudia Gerini. A vincere è “Love Is A Gun“, di Lee Hong-Chi.
Il primo premio della sezione “Orizzonti”, quello per il miglior cortometraggio, è stato assegnato a “A Short Trip” di Erenik Beqiri. Enrico Maria Artale, con “El Paraiso”, ha vinto il premio “Orizzonti” per la miglior sceneggiatura. Miglior attore è stato giudicato l’attore mongolo Tergel Bold-Erdene, protagonista del film “City of Wind”, mentre “El Paraiso” è stato premiato anche per la migliore attrice, Maria Rosa De Francisco. Il premio speciale della giuria è andato a “Una sterminata domenica“, di Alain Parroni. Mikka Gustafson, con “Paradise Is Burning”, ha vinto il premio per la regia. E infine il premio per il miglior film, assegnato a “Explanation For Everything“, di Gabor Reisz.
Con l’arrivo della giuria della sezione ufficiale di “Venezia 80” sul palco è arrivato il momento dei premi del concorso. Il primo è quello dedicato a Marcello Mastroianni assegnato a un attore emergente. E a vincerlo è Seydou Sarr, protagonista di “Io capitano” di Matteo Garrone. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile la porta a casa Peter Sarsgaard per “Memory”. Nel suo discorso di ringraziamento Sarsgaard ha ricordato la lotta degli attori di Hollywood e i pericoli derivanti dall’uso dell’intelligenza artificiale. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile l’ha invece vinta Cailee Spaeny per “Priscilla”. Guillermo Calderón e Pablo Larraín invece vinto il leone per la miglior sceneggiatura per il film “El Conde”.
Il premio speciale della giuria è andato a “Green Border” di Agnieszka Holland, mentre il film giapponese “Il male non esiste” di Ryusuke Hamaguchi ha vinto il gran premio della giuria. Matteo Garrone, per “Io capitano”, è stato premiato con il Leone d’argento per la miglior regia. “Povere Creature!” (“Poor Things“) del regista greco Yorgos Lanthimos è il vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia 2023. Il film in bianco e nero con protagonista Emma Stone e nel cast Mark Ruffalo e Willem Dafoe tra gli altri, uscirà in sala con Disney ed a Venezia è stato presentato dal solo Lanthimos avendo gli attori in sciopero. Il film, di produzione inglese, è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray incentrato su Bella Baxter, una specie di Frankenstein femminista ante litteram.