Addio allo stilista Roberto Cavalli
Aveva 83 anni ed era malato da molto tempo Roberto Cavalli, lo stilista scomparso a Firenze. Lascia la compagna Sara e sei figli, di cui uno nato appena un anno fa.
(Firenze)-Il mondo della moda piange la morte di Roberto Cavalli. Lo stilista toscano aveva 83 anni ed era malato da tempo. Nato a Firenze il 15 novembre del 1940, lascia sei figli. Accanto a lui nelle ultime ore la compagna Sandra Bergman Nilsson, 38 anni, che poco più di un anno fa aveva reso Cavalli padre per la sesta volta. I funerali si terranno lunedì 15 aprile alle11, nella basilica di San Miniato al Monte a Firenze.
Una vita di successi, quella del couturier: aveva raggiunto l’apice tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila con la sua azienda, venduta nel 2014, dopo aver vissuto un periodo buio, funestato anche da pesanti tagli di personale.Cavalli aveva due figli, Tommaso e Cristiana, nati dal suo primo matrimonio con Silvanella Giannoni, terminato nel 1974, e Robert, Rachele e Daniele, avuti dalle seconde nozze con la modella austriaca Eva Duringer nel 1980, poi diventata anche sua collaboratrice nella casa di moda. Alla compagna attuale, mamma del suo ultimo figlio, nel 2015 aveva regalato l’isola di Stora Rullingen, non lontano da Stoccolma.
Il suo pret-a-porter, riconoscibile grazie a motivi iconici come l’animalier, è stato indossato dalle celebrities di tutto il mondo, da Jennifer Lopez a Naomi Campbell, da Katy Perry a Lady Gaga.Nato il 15 novembre 1940, Roberto Cavalli è sempre rimasto legatissimo a Firenze, città in cui si trasferì dalla provincia con la madre, ancora piccolo e sconvolto dalla perdita del padre, che fu sequestrato e fucilato il 4 luglio 1944 dai tedeschi in ritirata.
Dopo gli studi presso l’Istituto statale d’arte di Firenze, specializzazione nelle applicazioni tessili della pittura, brevetta un procedimento di stampa su pelle e comincia a creare patchwork di materiali e colori. Hermès e Pierre Cardin sono tra i primi a interessarsi ai suoi lavori. Nel 1970 presenta al Salon du Prêt-à-Porter di Parigi la prima collezione col proprio nome. Porta sulle passerelle della Sala Bianca di Palazzo Pitti, e poi su quelle di Milano Collezioni, le sue creazioni: jeans di denim stampato, fatti di intarsi di pelle, broccati e stampe ispirate alla natura.
Visionario, sognatore trasforma l’animalier in una stampa da indossare tutti i giorni: arrivano il ghepardo, lo zebrato, le fantasie a farfalla, leopardo, coccodrillo, lince, serpente, il simbolo della maison, e paillettes usate come squame di pesce.Il mondo della moda piange la morte di Roberto Cavalli. Lo stilista toscano aveva 83 anni ed era malato da tempo. Nato a Firenze il 15 novembre del 1940, lascia sei figli. Accanto a lui nelle ultime ore la compagna Sandra Bergman Nilsson, 38 anni, che poco più di un anno fa aveva reso Cavalli padre per la sesta volta. I funerali si terranno lunedì 15 aprile alle11, nella basilica di San Miniato al Monte a Firenze.
Una vita di successi, quella del couturier: aveva raggiunto l’apice tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila con la sua azienda, venduta nel 2014, dopo aver vissuto un periodo buio, funestato anche da pesanti tagli di personale.Cavalli aveva due figli, Tommaso e Cristiana, nati dal suo primo matrimonio con Silvanella Giannoni, terminato nel 1974, e Robert, Rachele e Daniele, avuti dalle seconde nozze con la modella austriaca Eva Duringer nel 1980, poi diventata anche sua collaboratrice nella casa di moda. Alla compagna attuale, mamma del suo ultimo figlio, nel 2015 aveva regalato l’isola di Stora Rullingen, non lontano da Stoccolma.
Il suo pret-a-porter, riconoscibile grazie a motivi iconici come l’animalier, è stato indossato dalle celebrities di tutto il mondo, da Jennifer Lopez a Naomi Campbell, da Katy Perry a Lady Gaga.”Non chiamatemi stilista. Il mio talento, piuttosto, è trovare ciò che rende speciale un tessuto, un abito, una donna, pensando sempre alla moda come fosse un sogno pret-à-portér, pronto per essere indossato”.
Nato il 15 novembre 1940, Roberto Cavalli è sempre rimasto legatissimo a Firenze, città in cui si trasferì dalla provincia con la madre, ancora piccolo e sconvolto dalla perdita del padre, che fu sequestrato e fucilato il 4 luglio 1944 dai tedeschi in ritirata.Dopo gli studi presso l’Istituto statale d’arte di Firenze, specializzazione nelle applicazioni tessili della pittura, brevetta un procedimento di stampa su pelle e comincia a creare patchwork di materiali e colori. Hermès e Pierre Cardin sono tra i primi a interessarsi ai suoi lavori.
Nel 1970 presenta al Salon du Prêt-à-Porter di Parigi la prima collezione col proprio nome. Porta sulle passerelle della Sala Bianca di Palazzo Pitti, e poi su quelle di Milano Collezioni, le sue creazioni: jeans di denim stampato, fatti di intarsi di pelle, broccati e stampe ispirate alla natura. Visionario, sognatore trasforma l’animalier in una stampa da indossare tutti i giorni: arrivano il ghepardo, lo zebrato, le fantasie a farfalla, leopardo, coccodrillo, lince, serpente, il simbolo della maison, e paillettes usate come squame di pesce.
All’inizio degli anni novanta, dopo un periodo dedicato alla famiglia, con la seconda moglie Eva Maria Duringe torna a occuparsi di moda. La prima sfilata ufficiale del nuovo corso si tiene a Milano nel 1994: Cavalli presenta jeans invecchiati con un trattamento a getto di sabbia. A fine anni novanta, il marchio è distribuito in 36 nazioni.Accanto alla collezione Roberto Cavalli, vengono creati i marchi RC Menswear, e poi la linea giovane Just Cavalli, lanciata nel 1998, che oggi include abbigliamento uomo e donna, accessori, occhiali da sole, orologi, profumi, biancheria intima e costumi da bagno.
Cavalli firma inoltre la linea di abiti per adolescenti Angels & Devils, la linea Class, due collezioni di underwear, scarpe, occhiali, orologi e profumi. A Milano apre poi il Just Cavalli Café di Torre Branca, e una boutique di via della Spiga. Nel 2007 Cavalli disegna una linea per H&M che viene messa in vendita l’8 novembre dello stesso anno. Sette anni più tardi, Roberto Cavalli ha aperto i suoi primi Flagship store a Parigi e Las Vegas, oltre ad aver aperto la prima showroom in Giappone.
Dal 2014 Roberto Cavalli ha lasciato la guida della maison, che è ora affidata alla direzione creativa di Fausto Puglisi. Oggi la griffe è di proprietà della società di investimento di Dubai Vision Investments, che fa capo a Hussain Sajwani.