Spettacolo

IL CAPITONE NELLA RETE

Intervista esclusiva con Mimmo Pesce noto volto di telelombardia

Di Antonio Vistocco
Mimmo Pesce inizia la sua carriera artistica nel 1983 partecipando ai corsi del C.T.A. di Milano, Centro Teatro Attivo, facendo parte del cast nelle rassegne teatrali organizzate dallo stesso C.T.A. Lavorando con tante compagnie teatrali matura molta esperienza di palcoscenico; cabaret e conduzione di serate diventano la vera palestra: eventi di piazza, palazzetti, locali e laboratori di comicità lo portano in giro per l’Italia. Alle fine degli anni ‘80, quasi per scommessa, inizia la sua esperienza televisiva. Televerbano, Antenna 3 Lombardia, 7 Gold, Telelombardia da autore a caratterista dalle televendite alla conduzione. Presentatore ed animatore eclettico, fa dell’ironia la sua peculiarità. Opinionista fra i più riconosciuti e riconoscibili per le sue acclamate telecronache “colorate” della squadra del Napoli Calcio.

Ci racconta come nasce il suo percorso artistico?
“Avevo quindici anni quando ho incominciato ad avvicinarmi al teatro con una compagnia amatoriale oratoriana con la quale ho iniziato a calcare il palco inizialmente con piccoli ruoli e poi man mano la passione ha preso il sopravvento. questa passione ha fatto sì che iniziasse il mio cammino portandomi, nel tempo, a condurre trasmissioni televisive, televendite e serate.”
Per il grande pubblico lei è conosciuto come il Tifosissimo del Napoli. Come nasce questa sua passione per la squadra partenopea?
Sono nato a Boscotrecase, in provincia di Napoli. All’età di tre anni mi sono trasferito, con la famiglia, a Milano. Eravamo degli emigranti alla ricerca di un futuro migliore. L’immagine canonica della valigia di cartone forse è troppo eccessiva, ma credimi non è molto lontana dalla realtà (il primo anno a Milano abitammo in un sottoscala). Come per tutti i napoletani, la città di origine lontana ti porta ad amarla in modo viscerale e di conseguenza il Napoli calcio diventa la sua massima espressione. Il sugo con le braciole e la bandiera del Napoli era la costante delle domeniche.

Come è iniziata la sua avvenuta televisiva da tifoso azzurro?
Conducevo sul circuito televisivo 7 Gold una trasmissione di cabaret ed il passaggio allo sport, nel momento in cui la proprietà ha scoperto la mia passione nei riguardi del Napoli, è stato quasi “naturale”.
[g1_quote author_description_format=”%link%” align=”left” size=”s” style=”solid” template=”01″] Attualmente è uno dei volti di punta dell’emittente televisiva TeleLombardia, protagonista delle trasmissioni sportive Top Calcio 24 e la mitica “Qui Studio a Voi Stadio” condotta da Fabio Ravezzani.
[/g1_quote] Ci racconta un episodio bizzarro capitatogli in carriera?
Di bizzarro? Non posso entrare in una pescheria che mi chiedono di fare una foto con un capitone in mano.
Cosa si prova ad essere tifoso del Napoli in terra lombarda?
Ha un sapore particolare. Vivi una realtà diversa, rispetto ad esserlo a Napoli, il senso di appartenenza si sviluppa in modo spropositato; se entri in un bar e ti trovi a discutere di calcio, spesso il solo tifoso del Napoli sei solo tu ! devo dire però che il Napoli, soprattutto il Napoli di questi ultimi anni, ispira simpatia anche tra i tifosi di altre squadre.
Un sogno futuro che vorrebbe realizzare?
HChe il Napoli possa vincere lo scudetto. E, finalmente, dare sfogo alla promessa che ho fatto, chi mi segue attualmente su Topcalcio24 e Telelombardia ne è a conoscenza. La promessa che, se questo avvenga, di spogliarmi (nudo) in diretta televisiva. Qualche tifoso mi ha già detto che anche secondi sarebbe un bel risultato.

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