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IBM, lascia il ceo Virginia Ginni Rometty. Al suo posto Arvind Krishna

IBM, svolta ai vertici: Rometty lascia dopo 40 anni, Krishna nuovo ceo da aprile

(Armonk, Newyork) – Cambio ai vertici di Ibm che ha annunciato le dimissioni di Virginia Ginni Rometty dalle cariche di presidente e amministratore delegato del gruppo. Al suo posto come Ceo è stato nominato Arvind Krishna che sarà operativo dal prossimo 6 aprile.

Rometty, 62 anni, approdata sulla poltrona più alta di Ibm nel 2012, ha lavorato nel gruppo per quasi 40 anni. Ha iniziato come sistemista nel 1981 e in seguito ha diretto i settori delle vendite globali, marketing e strategia. Ma anche Krishna, 57 anni, lavora da tanti anni in Ibm, è entrato nel 1990 ed ora gestisce il business del cloud computing dell’azienda. Il nome di Rometty è legato alla crescita del gigante della tecnologia, e della sua evoluzione in nuovi business. Si tratta di un passaggio epocale per IBM: il cambio alla guida della società avverrà il 6 aprile dopo un paio di mesi di transizione. In una dichiarazione Ginni Rometty ha definito Arvind Krishna l’uomo giusto per quello che c’è da fare.

“Attraverso le sue molteplici esperienze nella gestione di attività commerciali in IBM, Arvind ha raggiunto una serie di successi eccezionali, di trasformazioni audaci e risultati commerciali di grande importanza, è un leader autentico e guidato dai valori forti. Ha tutte le carte per guidare IBM e i suoi clienti nel cloud e nell’era cognitiva”, ha affermato Rometty.  La manager ha riscosso sempre grandi apprezzamenti e consensi: anche il ceo di Apple Tim Cook ha espresso parole di grande stima definendola “una pioniera”. Ieri sera, nel trading after-hour dopo che IBM ha annunciato l’imminente cambio della guardia, le sue azioni sono salite del 4,7% a 143,30 dollari, segnalando che gli investitori approvano la scelta di IBM.

Il 57enne Arvind Krishna è attualmente vice presidente senior del segmento Cloud and Cognitive Software di Ibm ed è entrato a far parte del colosso tecnologico a partire dagli anni novanta. Il nuovo ceo è stato il principale artefice dell’acquisto del pioniere del software open-source, Red Hat, nel 2019. Operazione che ha avuto un ruolo chiave nel ridisegnare la geografia dei vertici di Ibm, se si pensa che James Whitehurst, vice presidente senior e Ceo di Red Hat, è stato eletto al board nel ruolo di presidente di Ibm, a partire dal 6 aprile.

Rometty continuerà come presidente esecutivo del consiglio di amministrazione di Ibm fino alla fine del 2020 dopodiché lascerà l’azienda in cui ha lavorato per quasi 4 decenni. Durante i suoi otto anni al timone, la Big Blue ha completato 65 acquisizioni, culminando nell’affare da 34 miliardi di dollari per Red Hat l’anno scorso – il più grande acquisto nella sua storia di 108 anni.

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