Life Style

100 ANNI DI GIANNI AGNELLI

La figura simbolo del capitalismo italiano, presidente di Fiat e Juventus, vera è propria icona di stile

(Torino)- Cento anni fa, il 12 marzo 1921, nasceva Gianni Agnelli, presidente della Fiat e della Juventus, uomo simbolo del capitalismo italiano. Non saranno organizzati eventi perché il Covid non lo consente, ma la figura dell’Avvocato sarà ricordata su tutti i mezzi di comunicazione: quotidiani, tv e social media.

Di Gianni Agnelli è stato detto e scritto tutto. Su di lui si sono espressi molti ben più autorevoli di me e non pretendo di aggiungere nulla se non qualche testimonianza personale di giornalista dell’automobile, ruolo che non consentiva in linea di massima alcuna vicinanza o frequentazione diretta, a parte le oceaniche conferenze stampa annuali dominate dai colleghi dell’economia. Non tanto per scelta personale dell’Avvocato quanto del “sistema” Fiat che per molti anni fu abbastanza feudale.

Per Agnelli non c’era solo la Fiat e delle sue passioni si è pure detto tutto. Quella per la vela, ad esempio, era molto forte anche se non quanto quella del calcio e della Juventus, ed ebbi modo di viverla personalmente. Sognava un’Italia sfidante alla Coppa America e nell’81, sollecitato da Cino Ricci e Andrea Vallicelli mise in moto l’avventura di “Azzurra” (coinvolgendo il suo amico Aga Khan), di cui per tre mesi feci l’ufficio stampa sotto la guida di Montezemolo che del Consorzio fu il capo della comunicazione. Una delle missioni primarie per me era spiegare che in quel caso la Fiat non metteva un centesimo (a parte una Ritmo di servizio che usavo a Porto Cervo). Gli sponsor, 18 in tutto se ricordo bene, li trovò tutti lui personalmente dalla Barilla all’Alitalia. Anche se non gli fu molto difficile. Da allora gli italiani si sono appassionati a una competizione fino a quel momento del tutto ignota con grande gioia dell’Avvocato ma anche del pubblico, a quanto si è visto.

Giovanni Agnelli, per tutti Gianni, è nato a Torino il 12 marzo 1921 sotto il segno dei Pesci. Non è stata una gioventù semplice per il giovane rampollo della famiglia vista la perdita del padre quando aveva solo 15 anni e della madre quando ne aveva 25. Dopo la scomparsa del papà Edoardo, Gianni è stato preso sotto l’ala protettiva del nonno che durante la Seconda Guerra Mondiale lo ha fatto rientrare dalla Campagna di Tunisia.

La fine del conflitto per lui ha segnato un punto importante per la sua vita. Infatti nel 1945 inizia la sua lunga carriera politica che lo ha visto sindaco di Villar Perosa per quasi trent’anni. Contemporaneamente ha deciso di scendere in campo anche nel calcio diventando presidente della Juventus dal 1947 al 1954. Diventerà uomo-simbolo del club, punto di riferimento assoluto per tutti.

Le sue qualità imprenditoriali non sono passate inosservate. Basti pensare che è diventato presidente della FIAT a soli 45 anni. Carica ricoperta fino ai primi anni del 2000.Gli ultimi anni della vita di Gianni Agnelli sono stati segnati da un carcinoma alla prostata. Proprio il tumore ha ridotto in maniera significativa le ultime uscite pubbliche dell’Avvocato nei primi anni 2000. La morte è avvenuta il 24 gennaio 2003 nella residenza di Villa Frescot all’età di 81 anni .Gianni Agnelli, in grado di costruire un Impero, da sempre è stato considerato uno degli uomini più ricchi d’Italia e non solo. Alla sua morte il patrimonio si aggirava intorno ai 305 milioni di euro tra depositi bancari e titoli di varia natura.

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