Spettacolo

Carolina Pucci

Fiorentina Doc, giornalista sportiva, ama molto la sua città. Adora il calcio che rappresenta il suo lavoro, la sua vita. Dopo aver passato 4 anni in tv e radio seguendo il calcio a livello professionistico, la passione si è sposata dallo “sgabello” televisivo al rettangolo verde vero e proprio per intraprendere l ‘attività di addetto stampa; un ruolo che le sta regalando molte soddisfazioni. Una passione che coltiva fin da piccola e come tutti i bambini e non solo, nutre tanti sogni perché si sa i sogni sono desideri di felicità.

Se diciamo Calcio a cosa pensi?
Penso alla mia passione che coltivo ogni giorno, fin da piccola, alla bellezza di un gioco semplice ma al tempo stesso affascinante, capace di regalarti emozioni forti.
Assistere ad una partita, vedere quelle maglie che si gonfiano dopo una rete, meglio se per la tua squadra, mi fa star bene ed è come se quel pallone che si infila dentro la porta fosse un sogno che piano piano si realizza perchè è la tua carriera, la tua vita, i tuoi sacrifici che vengono ripagati, le urla della gente che ti vuole bene, dei tuoi compagni, della tua società, insomma un ciclone di emozioni di cui non riesco a fare a meno anche se non sono l’ interprete principale all’interno del rettangolo verde ma mi piace rivivere negli occhi di chi dà tutto per questo sport. A volte si dice che il calcio è una fabbrica di illusioni, può darsi, ma io, inguaribile romantica quale sono, credo che non sia tempo per non avere speranza e vedere realizzati i tuoi obiettivi, l’importante è non avere rimpianti nella vita e sopratutto affrontare tutto con il sorriso, il miglior accessorio che mai nessuno potrà toglierti.
Come ti sei avvicinata a questo mondo?
In casa mia ho sempre e dico sempre parlato di calcio, mio nonno materno era Presidente di una società dilettantistica in provincia di Siena, mio padre ex arbitro di calcio (CAN A-B), mio zio calciatore e allenatore a livelli professionistici, quindi non potevo che ereditare questo bagaglio calcistico. Sono felice di averlo fatto e credo che per una donna sia costruttivo e al tempo stesso fondamentale, è una bella sfida e potersi cimentare con uomini che inizialmente ti guardano con un po’ di sospetto ma poi sono i primi ad apprezzarti per quella che sei, con i tuoi limiti, i tuoi pregi. Mi piace citare una frase che secondo me calza a pennello: “Dove trovi la forza? Siamo donne, tesoro, è la forza che trova noi”…
[g1_quote author_description_format=”%link%” align=”left” size=”s” style=”solid” template=”01″] A volte si dice che il calcio è una fabbrica di illusioni, può darsi, ma io, inguaribile romantica quale sono, credo che non sia tempo per non avere speranza e vedere realizzati i tuoi obiettivi.
[/g1_quote] Ci racconti come svolgi il tuo ruolo in una societa professionista come il Tuttocuoio?
Il ruolo di ufficio stampa all’interno del Tuttocuoio è semplice ma al contempo devi darti un gran da fare per organizzare tutto al meglio, siamo nei professionisti e come tali non devi e non puoi mai abbassare la guardia. Come giornalista sportiva ho pensato di trasformare la passione per il calcio in professionalità e a Ponte a Egola tutto questo è possibile. Il Tuttocuoio è per me una grande famiglia dal magazziniere al presidente, voglio e mi vogliono tutti bene e questo mi spinge a dare sempre il massimo, sono tutte persone fantastiche. Comunicati, conferenze stampa, interviste sono gli ingredienti giornalieri per fare in modo che la ciambella venga con il buco come si suol dire. L’avventura di ufficio stampa è un esperienza straordinaria.
Chi è invece Carolina, oltre la sua professione?
Carolina è una ragazza semplice, solare e positiva, eterna sognatrice ma con i piedi per terra, cattolica praticante, impegnata nel sociale verso i malati e i bambini, mi piace nel mio piccolo poter essere utile, poter regalare un sorriso, perchè chi dona senza aspettarsi di essere ricambiato ha sempre tra le mani il fiore della gioia.

[g1_quote author_description_format=”%link%” align=”left” size=”s” style=”solid” template=”01″] “Dove trovi la forza? Siamo donne, tesoro, è la forza che trova noi”…
[/g1_quote] In futuro quali obiettivi vorresti realizzare?
Il mio sogno è quello di proseguire nel mondo del pallone, magari crescendo professionalmente, con un pizzico di ambizione e fortuna vorrei poter vedere gonfiare anche la mia rete. Se fossi stato un calciatore avrei voluto indossare la maglia numero 10…..un regista in campo come nella vita.
Oggi quante difficoltà trovano anocora le donne a lavorare nell’ ambito calcistico?
Credo molto poco, almeno per quanto mi riguarda, so di lavorare in un ambiente prevalentemente maschile ma non ho mai avuto problemi. Tutti mi rispettano, ho la massima collaborazione e fiducia di tutto l’ambiente che ruota attorno, mi impongo e so dire no quando è necessario. Forse qualche pregiudizio c’è ancora ma penso che i fatti parlino più di tante parole e quindi continuo la mia strada guardando l’orizzonte che si tinge sempre più di rosa…..

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio