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AUTOTRAPIANTO CAPELLI: FUNZIONA DAVVERO ?

L’autotrapianto è un’operazione chirurgica volta a impiantare i capelli nelle zone del cuoio capelluto soggette a calvizie. È un rimedio definitivo? Funziona? A quale età è consigliato sottoporsi all’intervento?

La calvizie per alcuni è considerata un vero problema, per altri è motivo di vanto. Non è corretto definirlo un problema, ma più una caratteristica propria in molti uomini, i quali superati i 25 – 30 anni iniziano inesorabilmente a perdere i capelli. 

Il fenomeno riguarda soprattutto gli uomini e sembra colpire in particolar modo gli europei. Come evidenziato nello studio Psychological Effect, Pathophysiology, and Management of Androgenetic Alopecia in Men (Mayo Clin Proc 2005) l’etnia gioca un ruolo fondamentale. 

Ad esempio, in Giappone o in Cina la percentuale di uomini calvi è molto bassa, mentre in Repubblica Ceca o in Spagna la perdita di capelli è un fenomeno frequente che colpisce fino al 40% della popolazione maschile. 

Ebbene, dato che la chirurgia non ha quasi più alcun limite e considerato che si può agilmente ottenere un naso nuovo (http://twikie.it/tendenze/quanto-costa-rifarsi-il-naso/95452/) o rifarsi il seno (http://twikie.it/life-style/quanto-costa-rifarsi-il-seno/95530/), lo stesso vale per i capelli. 

Oggi il trapianto o l’autotrapianto di capelli è un comune intervento svolto da numerose cliniche in Italia e nel mondo.  Non c’è un’età minima per l’intervento. È possibile sottoporsi all’operazione già a partire dai 22 – 25 anni. 

Autotrapianto capelli: come funziona

L’autotrapianto di capelli è un’operazione chirurgica che prevede di trasferire i bulbi piliferi da una folta zona del corpo verso la zona interessata da calvizie. 

I capelli vengono presi dalla così chiamata “zona donatrice”. Quest’ultima nella quasi totalità dei casi è la nuca. Talvolta e a seconda dei casi il chirurgo può, altresì, prelevare i capelli dalla barba o addirittura dalle gambe. 

L’intervento utilizza necessariamente i capelli del paziente. L’autotrapianto quindi non vi porterà ad avere i capelli di un’altra persona. Ciò si verifica perché, in caso contrario, il corpo rigetterebbe i capelli (o i peli) appartenenti ad un altro individuo. 

Decidere di intervenire chirurgicamente è ad oggi considerato uno dei pochi metodi che realmente permettono di ottenere risultati soddisfacenti. È possibile, infatti, contrastare la caduta di capelli con integratori o farmaci, tuttavia è impossibile arrestarne la caduta se non si interviene chirurgicamente. 

L’autotrapianto dei capelli, a detta dei medici, è un rimedio definitivo. I bulbi trapiantati, in genere dopo due o tre mesi, inizieranno a crescere in maniera naturale. 

L’evoluzione della scienza in ambito di chirurgia estetica ha fatto sì che oggi la maggior parte degli interventi utilizzi la tecnica: FUE (Follicular Unit Extraction). 

L’operazione è poco invasiva, non lascia cicatrici e i risultati sono oltremodo soddisfacenti. 

È bene precisare che quando il soggetto si sottopone all’autotrapianto, questo interverrà nella zona interessata, pertanto se con il passare del tempo altre zone del cuoio dovessero iniziare a diradarsi, allora sarà necessario sottoporsi ad un successivo intervento.

Il trapianto FUE risultati 

Rivolgersi ad una clinica specializzata in trapianti FUE, garantisce risultati soddisfacenti così come riportato dai medici e dai pazienti che si sono sottoposti all’intervento.

È necessario attendere un po’ di tempo prima di poter apprezzare la ricrescita dei capelli. Questi ultimi, infatti, sono innestati molto corti in genere non più di 2 millimetri. 

Considerando che la crescita di un normale capello è di circa 1 centimetro al mese, in maniera graduale si assisterà alla ricrescita in quelle zone del cuoio capelluto interessate dall’intervento. 

I nuovi capelli non richiedono attenzioni particolari e possono essere trattati al pari degli altri. È possibile quindi utilizzare lo stesso tipo di shampoo e pettinarli.

I risultati dell’autotrapianto in definitiva sono duraturi, questo perché i follicoli vengono prelevati da zone che non hanno subito l’alopecia androgenetica (la principale causa delle calvizie). 

Coloro che sono intenzionati a sottoporsi ad un intervento di autotrapianto, come in ogni intervento chirurgico, è consigliato che si rivolgano esclusivamente a cliniche specializzate e referenziate. 

L’intervento non è da sottovalutare. Qualora non fosse eseguito alla perfezione, il paziente rischia la comparsa di cicatrici permanenti. Inoltre, risulta indispensabile l’esperienza di uno specialista nell’individuare correttamente la zona dalla quale verranno prelevati i bulbi. 

Un tipico intervento di autotrapianto prevede: 

  • anestesia; 
  • prelievo dei bulbi; 
  • innesto dei bulbi; 
  • medicazione. 

Successivamente all’intervento si formano alcune piccole croste nella zona soggetta all’intervento. Un po’ di rossore coinvolge invece la parte dove è stato prelevato il capello. In genere, dopo tre settimane scompaiono i segni dell’operazione. 

I medici, successivamente all’intervento, consigliano di fare attenzione ai lavaggi per un periodo di tempo che va da alcune settimane ad alcuni mesi. 

Molto dipende dall’area interessata e dal soggetto. Per il primo periodo viene altresì sconsigliata l’esposizione ai raggi diretti del sole e la pratica sportiva. 

L’intervento non prevede alcun periodo di convalescenza. Il paziente, una volta terminato l’intervento può fare ritorno nella propria abitazione.

Autotrapianto capelli: Costi 

Quanto costa l’autotrapianto dei capelli? La risposta è: dipende. Sono molti i fattori da considerare. 

Ciò che influisce maggiormente sui costi è la dimensione dell’area da rinfoltire. Più è ampia più il prezzo tende a salire. 

Si precisa che, in caso di interventi localizzati su aree molto ampie, potrebbero essere necessarie più sedute.

Inoltre, la tecnica utilizzata e la reputazione dello studio chirurgico hanno il loro peso sull’importo finale. 

Un trapianto di capelli in generale non è un intervento economico. I prezzi sono variabili e compresi tra i 3.000 e i 5.000 euro. 

Anche in questo caso, come per ogni intervento di natura estetica, molte persone preferiscono recarsi all’estero praticando il così detto: turismo medico. 

Come risaputo in alcune zone, principalmente: Balcani ed Europa dell’Est, alcuni interventi chirurgici hanno prezzi inferiori rispetto all’Italia. 

Per quanto riguarda il trapianto di capelli, la zona più ambita è la Turchia. Il paese è riconosciuto come pioniere e tra i leader mondiali negli interventi di autotrapianto. 

Basta dare uno sguardo sul web per rendersi conto dell’elevato numero di cliniche turche che propongono pacchetti all-inclusive (viaggio, soggiorno e operazione) al costo di circa 3.000 euro.

L’autotrapianto dei capelli non è una cura ma è un rimedio 

In conclusione, è bene precisare che sottoporsi ad un trapianto di capelli non equivale a risolvere il problema dell’alopecia. 

I soggetti che si sono sottoposti ad intervento continueranno a perdere i capelli in quelle zone dove non si è intervenuto chirurgicamente e ciò porta al rischio di doversi sottoporre ad ulteriori interventi con il passare degli anni.  

Per tali motivi, coloro che soffrono di calvizie sempre più preferiscono affrontare il problema con più azioni mirate. 

L’evoluzione della medicina suggerisce che, prima di sottoporsi all’intervento, è indicato fare alcune cure specifiche volte a irrobustire sia le parti “sane” del cuoio capelluto sia a rinforzare quelle parti che in futuro ospiteranno i capelli. 

Prendersi cura della calvizie rivolgendosi prima a medici specializzati e solo successivamente al chirurgo permette di ottenere risultati migliori, evitando che si crei disarmonia tra i nuovi capelli trapiantati e gli altri.

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