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Autunno, che tempo farà?

L'autunno è alle porte, che meteo si prospetta. Giornate più corte e il sole ci sarà? Pioverà ancora?

La parola a Vincenzo Capozzi, ricercatore all’Università di Napoli Parthenope in meteorologia e climatologia, componente dello staff Rai Meteo e presidente dell’Osservatorio Meteorologico di Montevergine – “MVOBSV – MountVergine Observatory”, uno delle strutture scientifiche di rilevazione meteo più antiche del Sud Italia.Autunno cadono le foglie. No ancora no. Almeno non subito, ma questa rovente estate ha lasciato il segno.Ne parliamo con un esperto del settore, ricercatore all’università, in un mondo in cui tutti si lanciano a dire la propria, chiediamo a chi di competenza come si prospetta la stagione color oro.

Presidente Capozzi come si prospetta l’autunno?
Abbiamo avuto una estate calda, tutti e tre i mesi estivi si sono fatti sentire, in particolare osservando i dati dell’Osservatorio possiamo dire che il mese di giugno per la provincia di Avellino è stato il più caldo, mentre il mese di agosto ha registrato una anomalia positiva in termini di pioggia.

Estate calda e piovosa?
Di sicuro per trovare una estate così piovosa dobbiamo tornare al 2006 oppure a metà degli anni ’90. Le temperature danno un segnale chiaro di crescita al di sopra delle medie stagionali.

Ma non è che queste medie sono retrodatate?
Le medie che utilizziamo fanno riferimento a un periodo di trenta anni, quindi si rivolgono al passato quando non si è verificato un aumento di questo tipo. Di sicuro nei prossimi decenni le medie saranno diverse.

Tendenza per l’autunno?
Parliamo di proiezioni, ovvero della tendenza, i principali centri di calcolo ci riportano nuovamente temperature al di sopra delle medie. Anche se ricordiamo che le proiezioni hanno un margine di incertezza.

Ritornando all’estate cosa ne pensa della bomba di acqua che ha colpito il comune di Monteforte.
Che il termine bomba d’acqua in meteorologia non esiste, parliamo di nubifragio. A Monteforte c’è stato ad inizio agosto un violento nubifragio, ma siamo lontani da definirlo un evento eccezionale. Attualmente non ci sono studi che possono raccontarci, con parametri scientifici, l’intensità dell’evento.

Cosa è stato quindi?
Un evento consistente, in termini di intensità, ovvero il rapporto tra la quantità di acqua caduta e il tempo trascorso.

Un esempio: possono venire giù 20 millimetri di pioggia in 3 ore, ma durante un temporale può accadere che ne cada la stessa quantità in 10 minuti.

A Monteforte in 34 minuti sono venuti giù 56 millimetri di pioggia, una quantità considerevole.

Ovviamente se ci sono situazioni di criticità sui territori la situazione di pericolo per le persone cambia.

Perché si verificano questi tipi di fenomeni così violenti?
Spesso parliamo di clima che cambia, di forti precipitazioni, mai dello stato antropico dei luoghi.

Come si stanno muovendo i governi per mitigare i cambiamenti del clima?
Si fanno molti incontri, ma i risultati concreti faticano ad arrivare. C’è una disomogeneità tra i paesi nella riduzioni delle emissioni.

Cosa possiamo fare singolarmente per fare la nostra parte?
Rinunciare all’auto e camminare a piedi  o prendere i mezzi pubblici, limitare l’uso dei condizionatori. Ridurne la potenza sarebbe già un risultato.

Altro aspetto importante e non abbandonare i rifiuti nell’ambiente, sembra scontato, ma continua ad accadere. Così si mettono a rischio gli ecosistemi.

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